giovedì 19 dicembre 2013

Torino, si impicca al balcone di casa: lo avevano sfrattato ieri


Aveva ricevuto lo sfratto e lui, disperato, si è tolto la vita impiccandosi al balcone di casa sua.   Tutto è accaduto a Torino, in via Borsi, zona Parella. L'uomo, 50 anni, aveva ricevuto lo sfratto ieri. La polizia gli ha trovato in tasca l'ingiunzione che gli era stata notificata con l'obbligo di lasciare l'appartamento in cui viveva entro 30 giorni.  È possibile che l'uomo, che viveva solo, si sia impiccato già ieri sera, poche ore dopo la notifica dell'ingiunzione di sfratto. Il suo cadavere è stato scoperto stamattina da un vicino di casa, che ha dato l'allarme. L'uomo era un operaio che per tutta la vita aveva lavorato per aziende del settore metalmeccanico, ma soltanto con contratti precari.  Da molti mesi, a causa della crisi, aveva perso anche l'ultimo lavoro a tempo determinato e, a quel punto, non era più riuscito a pagare l'affitto. Si era rivolto anche a banche e finanziarie per ottenere credito, ma aveva sempre ricevuto risposte negative.
Poi l'ingiunzione di sfratto da quel monolocale in cui viveva da due anni.

Anna, uccisa e chiusa in un sacco nel milanese. Il genero ha confessato: "Sono stato io"

 
Svolta nelle indagini sull'omicidio di Anna Concetta Immacolata De Santis: gli inquirenti hanno fermato due persone.
La donna, pensionata di 77 anni originaria di Brindisi ma residente a Milano, è stata uccisa e il cadavere è stato trovato l'11 dicembre scorso in un sacco davanti a un cantiere edile a Cesano Boscone (Milano).  LA CONFESSIONE «L'uomo ha già confessato, la sua compagna, invece, non è stata ancora sentita ma ci sono intercettazioni ed elementi molto pesanti».
A parlare è il pm Alberto Nobili nel corso della conferenza stampa organizzata per il fermo dei due presunti assassini di Anna Concetta Immacolata De Santis, la pensionata di 77 anni originaria di Brindisi ma residente a Milano il cui cadavere era stato trovato l'11 dicembre scorso davanti a un cantiere edile a Cesano Boscone (Milano).
A ucciderla sarebbero stati Daniela Angela Albano, di 39 anni, la figlia della vittima, e il convivente, 'genero' di fatto, Gianni D'Agostino, di 44.  «Il movente dell'omicidio sarebbero i problemi economici della coppia, entrambi licenziati di recente e con il vizio del gioco», spiegano i carabinieri. «Non si è trattato di un raptus - ha precisato poi Nobili - ma di un progetto premeditato, ben studiato. L'hanno soffocata in casa utilizzando dei guanti in modo da non lasciare impronte, l'hanno infilata in un sacco e infine l'hanno trasportata in auto davanti al cantiere di Cesano, precisamente tra via Kolbe e via Trento».
A incastrarli, nonostante i loro tentativi di depistaggio, sono state le intercettazioni.

giovedì 5 dicembre 2013

Balotelli-Fico, primo scontro in tribunale: "Se Pia è mia figlia, contento di fare il padre"



Balo-Fico, primo round in tribunale. “Se Pia dovesse essere mia figlia, sarò pronto a fare il mio dovere”. Mario Balotelli attraverso le parole dei suoi legali Cristian Azzolini, Vittorio Rigo e Alessandra Capuano, fa sapere di esser pronto ad assumersi le sue responsabilità di padre, se gli esami del Dna verificheranno che Pia Fico è sua figlia. Questo l'esito della prima udienza civile a Brescia per stabilire la paternità della bambina di Raffaella Fico. Dopo tanto chiacchierare e tante pagine di gossip la vicenda di Raffaella Fico e Mario Balotelli è approdata in un'aula di Tribunale. Tra accuse reciproche e dichiarazioni forti, spetterà a un giudice mettere la parole fine alla questione e stabilire se Pia è figlia di SuperMario o no. Intanto i due ex non si sono presentati a Brescia, ma si sono fatti rappresentare dai loro avvocati. Pia è nata esattamente un anno fa.  Qualche giorno fa la showgirl ha raccontato a Pomeriggio Cinque che “Anche se il test del dna non c'è ancora stato, lui è il padre di mia figlia. Può dire tutto quello che vuole ma la verità è questa. Io sto subendo tante cose cattive da parte del padre di mia figlia. Se lui la vuole conoscere, io sono pronta anche a venire su a Milano, se lui non trova il tempo...” Insomma la questione pare ancora tutta aperta. Intanto mentre oggi si festeggia il compleanno della bambina, bisognerà aspettare il 2014 per la prossima udienza.

Truffare 92 mensilità all'Inps? A una pensionata palermitana è costato 450 euro di multa


Ci ha provato, e alla fine dei conti, non le è andata poi così male.   Giustizia velocissima e conveniente per una finta pensionata palermitana, la signora Rosalia C., condannata lo scorso tre aprile dalla Cassazione a un anno e nove mesi e 550 euro di multa per truffa aggravata e continuata per aver incamerato 92 rate di pensione che non le spettavano.  Su ricorso dell'imputata, infatti, la stessa Suprema Corte - con la sentenza 49079 depositata oggi e relativa all'udienza bis svoltasi nemmeno un mese fa, il 22 novembre - si è accorta di aver fatto male i calcoli e ha ridotto la condanna di Rosalia a 14 mesi di reclusione (che non sconterà in quanto incensurata) e 450 euro di multa.  Nel ricorso straordinario alla Cassazione, la finta pensionata ha protestato, affermando che gli ermellini ad aprile avevano sbagliato perchè non avevano esaminato il motivo con il quale lei contestava l'aumento di pena di nove mesi inflittole, sia dal Tribunale che dalla Corte di Appello di Palermo nel 2012, per la continuazione del reato che partiva da una pena base di 14 mesi.  «O si trattava di un unico reato consumato con l'ultima riscossione, e quindi andava esclusa la porzione di pena relativa alla ritenuta continuazione del primo grado, oppure - ha sostenuto la signora, tramite il suo difensore - si trattava di truffa continuata, in tal caso dovendo dichiararsi la prescrizione degli episodi precedenti l'ultimo, con conseguente rimodulazione della pena».  Guardando meglio le carte, per la seconda volta, gli ermellini si sono accorti che Rosalia C. aveva ragione. «Se il reato si è consumato con l'ultima erogazione - scrive il verdetto bis della Cassazione -, non sussiste la contestata e ritenuta continuazione e va eliminata la porzione di pena che era stata quantificata e deliberata come aumento per la continuazione».

Greta, morta a 16 anni per peritonite: "Chirurgo condannato a un anno"



Una sentenza che ha lasciato l'amaro in bocca ai familiari di Greta Pavarini, la studentessa 16enne di Novellara (Reggio Emilia), deceduta a seguito di un'operazione per peritonite.   È stato condannato a un anno Mario Franzini, l'ex primario di Chirurgia dell'ospedale di Guastalla (Reggio Emilia) accusato di aver provocato la morte di Greta.  Assolti per non aver commesso il fatto gli altri cinque medici imputati, Antonio Lucchini, Colombano De Cesare, Rosario Faraci, Maura Bianchi e Maria Elena Manferdini, difesi dagli avvocati Franco Mazza, Giuseppe Coliva e Paolo Veneziani.  La famiglia, che si è costituita parte civile con l'avvocato Vera Sala, avrà diritto a un risarcimento del danno da quantificarsi in sede civile. Secondo l'accusa la morte della ragazzina sarebbe stata provocata non tanto dall'operazione chirurgica ritardata - motivo dell'assoluzione degli altri medici - quando da un mancato controllo del posizionamento della punta di un catetere che avrebbe permesso di evitare le lesioni fatali all'atrio del cuore. Controllo che sarebbe spettato all'ex primario.

Yuanyuan, 2 anni, lasciato in ascensore. Ucciso a calci e lanciato dal 25° piano da bimba di 10


La mamma stava portando la sua bicicletta fuori dall'ascensore di un palazzo di Chongqing, in Cina, quando Yuanyuan, un bimbo di due anni, è rimasto chiuso all'interno dell'ascensore. Questione di istanti e anche una bambina di dieci anni è riuscita a infilarsi all'interno, lo ha riempito di botte e poi lo ha lanciato dal 25esimo piano dell'edificio. Inspiegabile, al momento, la motivazione.  La ragazzina ha preso prima in braccio il piccolo, poi lo ha sbattuto a terra e ripetutamente preso a calci ogni qualvolta Yuanyuan ha provato a rialzarsi. Dopo le percosse, la bambina sarebbe uscita dall'ascensore al 25esimo piano con il piccolino in braccio. Qui lo avrebbe gettato da una finestra.  Il bambino è stato ritrovato nel cortile del palazzo in fin di vita, una volta in ospedale è morto per le gravissime ferite riportate.
A tradire la ragazzina, le sue contraddizioni nel raccontare alla mamma di Yaunyuan cosa era successo al piccolo: prima ha detto che lo aveva portato via un ragazzo, poi una ragazza. A incastrarla definitivamente, un terribile filmato delle telecamere di sicurezza che ha ripreso tutta la scena dei maltrattamenti in ascensore.



sabato 30 novembre 2013

Yara, l'appello della madre: "Chi sa parli. Temiamo che quanto accaduto possa ripetersi"



A tre anni dalla scomparsa di Yara Gambirasio, la madre Maura Panadese rompe il suo doloroso silenzio per lanciare un appello dai microfoni di SkyTg24. «Chi sa parli, vogliamo giustizia, lo dobbiamo agli altri nostri figli. Io e mio marito viviamo sospesi nella paura che ciò che è successo a Yara possa ripetersi per mezzo della stessa mano».

Lucia, 22 anni, investita mentre scendeva dall'auto: ridotta in fin di vita il giorno della laurea



Il giorno più bello si è trasformato in tragedia, è bastato un attimo. Lucia Ferigutti aveva festeggiato la sua laurea triennale in Lettere, stava scendendo dall'auto per gustare il meritato riposo quando un'auto l'ha investita. Un impatto tremendo che l'ha ridotta in fin di vita. Lucia ha solo 22 anni.  Tutto è accaduto giovedì scorso, 28 novembre, sulla strada regionale tra Palmanova e Sevegliano. La ragazza, originaria di Castions delle Mura, era stata accompagnata nella sua casa di studentessa a Udine dal fratello Carlo, erano circa le 20.30. La portiera che si apre, un saluto, il tempo di voltarsi e poi il violento impatto con una Mercedes guidata da un 53enne. L'auto si è fermata, il conducente era sconvolto: non si era accorto di quella ragazza sulla strada, proprio non l'aveva vista. Saranno ora gli uomini della polizia stradale a chiarire le dinamiche dell'incidente.  Le condizioni di Lucia sono subito apparse gravissime. La ragazza è stata portata d'urgenza in ospedale a Udine, ora si trova nel reparto di terapia intensiva. La sua vita è appesa a un filo, ma Lucia non è sola: la sua famiglia, gli amici, i compagni di Università e quelli della Corale del paese dove lei e i genitori cantano sono con il fiato sospeso, uniti nella speranza che la loro ragazza ce la faccia.

Glasgow, elicottero della polizia cade su un pub. "8 le vittime, feriti sotto le macerie"

 
Lamiere contorte, incendi, urla, le sirene delle ambulanze. Notte di terrore a Glasgow, principale città come numero di abitanti della Scozia. Il bilancio dei morti dell'impatto è salito a otto, ma rimane ancora provvisorio. A comunicarlo e la Bbc online su Twitter citando fonti di polizia.
Viene poi precisato che tre delle vittime si trovavano a bordo del velivolo mentre altre cinque erano avventori del locale. Altre 14 persone sono state ricoverate in diversi ospedali della città per ferite definite «molto gravi».  «I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime», ha detto il capo della polizia scozzese, Stephen House, specificando che «stiamo lavorando al fianco dei nostri colleghi dei servizi di soccorso» per far fronte alla situazione. Quindi, ha «elogiato» la popolazione di Glasgow che ha dato «una aiuto nelle primissime fasi dopo l'incidente».  LE TESTIMONIANZE «È» letteralmente caduto dal cielo«. Così testimoni descrivono la drammatica scena cui hanno assistito quando l'elicottero della polizia si è schiantato contro un pub affollato nel centro di Glasgow. Lo riferiscono media locali, che precisano intanto come sia stata avviata una »rigorosa e vasta« inchiesta, confermando che i soccorsi sono ancora sul posto, impegnati in una »operazione delicata« che non deve lasciare nulla di intentato, nel timore che tra le macerie possano ancora esserci vittime.  DINAMICA. Un elicottero, della polizia scozzese, si e' schiantato sul tetto del pub 'The Clutha', un locale abbastanza frequentato che si trova in una zona residenziale di Glasgow, non lontano dalla centro commerciale della citta' e nei pressi del fiume Clyde. Sul posto sono giunti 15 mezzi dei vigili del fuoco insieme con ambulanze e mezzi della polizia. Restano al momento sconosciuti i motivi all'origine di quanto accaduto, sono tuttavia numerose le testimonianze di chi ha visto chiaramente il velivolo precipitare e la situazione sul posto e' stata descritta come "orribile".  Le 32 persone sono state condotte negli ospedali di Glasgow dopo lo schianto di un elicottero della polizia su un pub affollato.
Da Londra sono giunti messaggi di solidarieta' e vicinanza ai coinvolti dal primo ministro britannico David Cameron e dal leader dell'opposizione, il laburista Ed Miliband.

giovedì 28 novembre 2013

Sara Tommasi in abito bianco su Facebook, matrimonio in vista o carnevale in anticipo?



Il lupo perde il pelo ma non il vizio e Sara Tommasi ha dato di nuovo show posando semi nuda in un camerino, ma forse si tratta solo di pensieri maliziosi visto che la bella Sara sembra intenzionata a mettere la testa a posto.
Una defaillance quella dello streap, o forse un semplice gioco, qualunque cosa fosse la Tommasi mostra le sue buone intenzioni vestendo di bianco.  Una foto postata sul suo profilo Facebook mostra Saretta in un vaporoso abito bianco da sposa mentre tiene in mano un bouquet e sfoggia uno splendido sorriso. Matrimonio in vista? Stando alle foto sul suo profilo sembra che la sua relazione vada a gonfie vele, ma allo scatto non viene affiancata nessuna didascalia.
Prove di matrimonio o prove costume, non è dato saperlo per adesso, ma se sono rose sicuramente si "socializzeranno".

mercoledì 27 novembre 2013

Roberta Ragusa, dubbi sullo chef che la vide a Cannes: "Non attendibile, ha detto due date"



Il nuovo supertestimone del caso Roberta Ragusa è attendibile? Secondo Chi l'ha visto, ci sono molti dubbi. L'uomo, un cuoco di nome Pasquale che vive e lavora a Cannes, ha infatti dichiarato in più occasioni di aver contattato anche la redazione della trasmissione, al tempo dell'avvistamento, ma di essere stato ignorato. La conduttrice Federica Sciarelli ha quindi fatto ascoltare in diretta la sua chiamata, datata 1 ottobre, in cui segnalava di aver avvistato la donna il 27 settembre, in compagnia di un altro uomo. Una dichiarazione in contrasto però con quanto detto in questi giorni dal cuoco nelle trasmissioni televisivi di cui è stato ospite, dove il giorno dell'avvistamento è diventato invece il 17 maggio, una data ribadita anche in una telefonata recente con la redazione. Una discrepanza che mette fortemente in dubbio l'attendibilità dell'uomo che, alla redattrice che lo ammonisce sui danni che un eventuale testimonianza superficiale può portare alle indagini, ha risposto di aver voluto portare "un messaggio di speranza".

Jacqueline, scomparsa da una settimana. L'ultimo sms:"Sono persa in un labirinto"



"Sono in aeroporto, persa in un labirinto senza uscita". Il testo dell'ultimo sms inviato a un'amica da Jacqueline Caridad rende il mistero della sua sparizione ancora più surreale. Il 21 novembre scorso, la donna era a Fiumicino per imbarcarsi su un arereo per Cuba. Per problemi tecnici, il volo viene però soppresso e Jacqueline viene ospitata dalla compagnia aerea in un albergo fino al giorno dopo, per prendere un altro aereo. Al momento di salire a bordo, la donna si è però bloccata in preda a una crisi di panico. Soccorsa dal personale sanitario, è poi tornata in aeroporto da dove ha inviato, prima di sparire nel nulla, l'ultimo, drammatico messaggio.

Olivia, la 16enne che ha commosso il web cantando 'Roar' di Katy Perry è morta



Una triste storia, la cui fine era purtroppo annunciata. È morta a 16 anni Olivia Wise, la ragazza canadese, malata terminale, che aveva commosso tutti cantando la sua versione del brano 'Roar' di Katy Perry. La sua voce aveva fatto il giro del mondo in settembre, quando la giovane, ormai ridotta su una sedia a rotelle, registra insieme al produttore Jon Levine, la cover di Roar, 'ruggendo' dentro quel microfono tutta la sua voglia di vivere. Per Olivia, che amava la musica ed in particolare il canto, riesce così a vivere l'esperienza di incidere in un vero studio di registrazione a Toronto. Levine, produttore tra i tanti di Bono Vox e Nelly Furtado, voleva incidere un album con Olivia, ma le sue condizioni di salute non l'hanno reso possibile.  LA COVER DI OLIVIA -VIDEO  Il brano commuove il web, tanto che la stessa cantante decide di rispondere con un video messaggio: "Continua a ruggire fino all'ultimo, come nel testo della mia canzone". Katy Perry ha anche devoluto una somma di denaro nella ricerca contro i tumori al cervello. Già, quell'orrendo male che affligeva la piccola Olivia da due anni e che lei sapeva di non poter sconfiggere. Nonostante i medici avessero già espresso il loro verdetto: "tumore non operabile", la ragazza ha sembre nutrito la speranza di guarire. Ieri sera, da quanto ha comunicato la famiglia Wise, "la 16enne si è spenta in pace, circondata dall'affetto dei suoi familiari".

martedì 26 novembre 2013

Meredith, chiesti 30 anni per Amanda e Sollecito: "Fu omicidio volontario"



Trent'anni per Amanda Knox e 26 per Raffaele Sollecito: sono le condanne richieste dal sostituto pg di Firenze Alessandro Crini per i due ragazzi avccusati dell'omicidio di Meredith Kercher. Le richieste sono state formulate durante l'udienza di oggi del processo d'appello bis in corso a Firenze.  Il procuratore generale ha chiesto 26 anni di reclusione per entrambi gli imputati per l'accusa di omicidio volontario. Per Amanda a questa pena si devono aggiungere altri 4 anni di reclusione chiesti per la calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. In primo grado a Perugia Amanda venne condannata a 26 anni di reclusione e Raffaele a 25.  ABUSO SESSUALE MARGINALE Nel movente dell'omicidio, l'abuso sessuale «è marginale» rispetto alla violenza «soverchiante» che subì Meredith Kercher. Lo ha detto il pg durante la sua requisitoria, spiegando che dopo l'urlo di Meredith «la reazione è liberarsi di chi va azzittita, di chi ormai è diventata una persona offesa di fatti gravi». Meredith era stata «bloccata alla gola e alla bocca, immobilizzata come fosse un animale». Dopo che riuscì a urlare, ci fu «una progressione comprensibile dal punto di vista criminologico» che «si sostanzia nella volontà di togliere di mezzo la persona offesa». Tutto iniziò dopo che Rudy Guede, non sobrio, utilizzò il bagno lasciandoci le 'traccè. «È facilmente immaginabile che Meredith - ha detto Crini - abbia un atteggiamento reattivo naturale, abbinandovi coloro» Sollecito e Amanda, «che, avendo fatto uso di droghe, possono dare un sostegno a questo comportamento» di Guede. Già in passato, ha ricordato Crini, fra le coinquiline di Amanda c'erano stati contrasti legati alle pulizie di casa.

Schettino in aula: "Abbandono nave? Ebbi dati contraddittori"



Schettino ebbe a disposizione dati contraddittori per dare l'abbandono della nave Costa Concordia. «La dilatazione dei tempi, come è emerso finora nel processo, nel dare l'abbandono nave, credo che sia imputabile all'uso di una terminologia tecnica approssimata e spesso contradditoria nel riportare i dati necessari». Lo ha detto Francesco Schettino, in una pausa del processo sulla Costa Concordia, commentando con l'ANSA le ultime udienze.  SCHETTINO: "ABBANDONO NAVE?EBBI DATI CONTRADDITTORI" «Dati - ha continuato - sulla scorta dei quali sono state prese le decisioni più opportune, tutto in relazione al contesto dell'emergenza». Logicamente i dubbi inerenti la comunicazione - ha detto ancora Schettino in relazione a testimonianze delle ultime udienze - sarebbero stati oggetto di ulteriori richieste di informazione che dovevano essere fatte con la dovuta calma. E quindi ecco il perchè del conseguente ritardo nel prendere decisioni che in quel caso erano irrevocabili».

"Aids iniettato per avere il sussidio di disoccupazione". Bufera sull'Oms

 

Dichiarazioni choc quelle dell'Oms, che aprono un giallo: "Aids iniettato per avere il sussidio
di disoccupazione".
OMS POI SMENTISCE Non è vero che in Grecia metà dei nuovi casi di Hiv è autoinflitta per accedere al sussidio di disoccupazione. L'Organizzazione mondiale della sanità, che lo aveva scritto in uno dei suoi rapporti, fa marcia indietro, come riporta il New York Times, dopo che i social media avevano iniziato a far rimbalzare la notizia in tutto il mondo.  Il rapporto era stato presentato lo scorso 30 ottobre, e in una delle pagine interne era presente la frase «in Grecia metà dei nuovi casi di Hiv sono autoinflitti per ottenere il sussidio di 700 euro».  La notizia, dapprima ignorata, è poi 'montata' sui social media da ieri, fino alla precisazione di stamattina da parte dell'agenzia Onu. «La frase è il risultato di un errore di editing - afferma Martin Donoghoe, un portavoce dell'agenzia - non ci sono evidenze che nè in Grecia nè in alcun altro paese europeo le persone si stiano infettando deliberatamente».  Il documento cita uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, secondo cui però metà delle nuove infezioni è dovuta alle siringhe, e solo alcune sono autoinflitte. La rapida ascesa delle infezioni da Hiv è effettivamente iniziata in Grecia dopo la crisi, al punto che è stata aperta ad Atene la prima 'stanza del bucò, ma secondo un rapporto del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) la causa è il taglio dei fondi ai servizi di prevenzione.

Anna Marchesini, malata e dimagrita, commuove da Fazio: "Amo tanto la vita che parlo di morte"



Ironica anche nel dolore, l'attrice Anna Marchesini non perde il sorriso nemmeno nella malattia e regala un grande show agli spettatori di "Che tempo che fa".
La comica, ex componente del noto trio con Solenghi e Lopez, soffre da anni di una grave forma di artrite reumatoide.
Seduta davanti alle telecamere la Marchesini non ha perso il sorriso che tutti ricordavano ma è molto dimagrita, il volto è scavato dalla malattia che la sta piano piano spegnendo. La voce tremante, che un tempo squillava nel volto dei tanti personaggi che l'hanno resa famosa, ha intenerito tutto il pubblico in studio e a casa.
«Sono obesa di vita, ne sono così interessata» ha detto durante la trasmissione di Fazio, «che mi interessa anche la morte».
L'attrice ha parlato del suo ultimo libro, "Moscerine" (la scrittura è felicità", in cui parla della sua lotta contro la malattia e dell'importanza di reagire.

Molfetta, 14enne violentata dal branco per colpa di un falso profilo su Facebook

 
È nato tutto da uno scherzo su Facebook. Poche righe inserite su un falso profilo creato da una ragazzina che ha pubblicato il numero di cellulare di una quattordicenne e l'inequivocabile frase che diceva più o meno così: «Disponibile a tutto». Dopo questo messaggio la giovane è stata tormentata da decine di telefonate di ragazzi, tutti più grandi di lei, che non le hanno dato scampo fino a quando l'hanno violentata in gruppo in un anfiteatro all'aperto nella villa del parco di Ponente, a Molfetta, a circa 30 chilometri a nord di Bari. Per questi fatti, e per una successiva violenza sessuale compiuta da un solo giovane, quattro ragazzi tra i 18 e 24 anni sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre tre minorenni di 16 e 17 anni sono indagati a piede libero.  LA STORIA CHOC I fatti risalgono alla primavera del 2012. È sera. Il branco degli stupratori, dopo aver avvicinato la ragazzina, la invita a fare un giro in scooter. È una trappola: la ragazzina si ritrova poco dopo nell'anfiteatro alla periferia della città. Qui viene violentata a turno da cinque giovani mentre gli altri complici la bloccano e altri ancora assistono divertiti allo stupro. Passano i giorni e il gruppo ricomincia a perseguitare la ragazza. Lei resiste fino a quando accetta di uscire con un altro ragazzo che, carpendo la buona fede della giovanissima, la violenta al termine di un giro in moto.  La ragazza non denuncia subito le violenze. È terrorizzata, distrugge la sim del suo cellulare e, per un pò, pensa che ciò sia sufficiente per poter andare avanti. Alla fine decide di confidarsi con un parente e con qualche amica. Qualcuno l'aiuta a denunciare le violenze ai carabinieri. Ai militari la giovane racconta di essere stata violentata da dieci giovani. Spiega che in cinque hanno abusato a turno di lei mentre gli altri la bloccavano e altri ancora ridevano. Parla anche della violenza subita dall'altro giovane e di altri palpeggiamenti e tentativi di stupro.  I carabinieri riescono ad identificare solo sette ragazzi, quattro dei quali sono stati posti oggi agli arresti domiciliari. Gli indagati appartengono tutti a famiglie normali, così come la vittima. Sono quasi tutti studenti e solo i nomi di alcuni di loro sono inseriti nelle banche dati delle forze di polizia per piccoli reati.  «I ragazzi - ha spiegato il procuratore aggiunto di Trani, Francesco Giannella - non si rendono conto della portata delle conseguenze di un cattivo uso di certi strumenti» come i social network. «Questa è una vicenda squallida e penosa - ha aggiunto - e che l'esito arrivi oggi, nella giornata contro la violenza sulle donne, è del tutto casuale».  «Mesi prima delle violenze - hanno sottolineato Giannella e il pm inquirente Mirella Conticelli - qualcuno ha creato un profilo falso della ragazzina, che la descriveva molto disponibile. E se è vero che non c'è un rapporto di causa-effetto fra quel profilo e quanto accaduto, è vero pure che i ragazzi non si rendono conto della portata delle conseguenze di un cattivo uso di certi strumenti». La giovane che ha creato il falso profilo è stata identificata ma non è coinvolta nell'indagine.

Madre fa prostituire la figlia tredicenne: arrestati lei e l'amico-cliente, choc a Salerno

 
 Ancora un caso di baby prostituzione minorile. Ancora una madre che costringeva la propria figlia, appena 13enne.   In cambio di denaro ed altri regalini induceva la figlia di 13 anni a prostituirsi con un amico di famiglia di circa 60 anni. L'uomo e la madre della ragazzina sono stati arrestati dai carabinieri di Salerno e rinchiusi nel carcere di Fuorni (Salerno). La scoperta degli investigatori al termine di un mese di indagini.  La donna è accusata di aver favorito gli incontri sessuali della figlia, l'uomo invece di atti sessuali su minorenni al di sotto dei 14 anni.  I carabinieri hanno fermato l'uomo nei pressi della propria abitazione mentre era in compagnia della ragazzina che è stata subito presa in consegna da una psicologa e trasferita successivamente in una casa famiglia del Salernitano.  Stando alle prime notizie, la ragazzina non avrebbe avuto rapporti con altre persone al di fuori dell'uomo che è stato arrestato.

Mamma e figlia scomparse nel fiume Sarno, ritrovata l'auto con il corpo di Anna

 
 È stata estratta, dal fiume Sarno, la Fiat Panda con dentro le due donne, mamma e figlia di Pompei , finite in acqua giovedì scorso, dopo un incidente. Un palombaro dopo una ispezione sul fondale con l'assistenza dei vigili del fuoco, ha imbracato l'autovettura e poi ha dato l'ok per issarla dall'acqua.  A bordo del veicolo si trovavano mamma e figlia: Nunzia Cascone, 51 anni e Anna Ruggirello, di 20.
Secondo quanto si apprende sarebbe stato recuperato, al momento, solo il corpo della giovane che era nei veicolo.  L'autovettura è stata sollevata appena a pelo dell'acqua e trascinata su un argine del fiume.  L'auto appare molto danneggiata in più punti e le operazioni di recupero si stanno compiendo dietro della vegetazione. Dalla strada si sono avvicinati un centinaio di cittadini di Pompei che in questi quattro giorni non hanno mai abbandonato il luogo dell'incidente, seguendo da vicino le operazioni di ricerca.  I vigili del fuoco avevano individuato la vettura mediante il sonar subacqueo dopo quattro giorni di ricerche. Nella serata di ieri avevano localizzato un voluminoso quantitativo di ferro nel luogo in cui era stata vista inabissarsi l'utilitaria.  Alcuni, dalle campagne, hanno tentato di guadagnare una migliore visuale, impedita dalle forze dell'ordine con cui ci sono stati momenti di tensione. Il luogo è presidiato da polizia, carabinieri, guardia di finanza, capitaneria di porto, polizia municipale, protezione civile e personale dell'Asl locale.

Sarah, il fratello Claudio: "I media hanno distrutto l'immagine della nostra famiglia"

 
Ha parlato il fratello di Sarah Scazzi, Claudio e ha analizzato il difficile momento della sua famiglia dopo l'omicidio di sua sorella. «Già solo una decina di giorni dopo che Sarah è scomparsa tanti hanno buttato fango su mia sorella e la mia famiglia, mettendo nero su bianco dicerie e chiacchiere da bar solo perchè faceva effetto. Quando a ottobre si è cominciato a capire quello che era successo le cose si sono un pò calmate, ma anche oggi su internet c'è una certa tendenza a parlare di mia sorella solo perchè fa titolo».  Lo dice Claudio Scazzi, fratello della ragazza uccisa ad Avetrana e autore del libro 'Per Sarah', parlando di lei in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Questo, ha aggiunto Claudio Scazzi, «porta via tante forze» e «lascia sbigottiti che nonostante le nostre denunce non abbiamo ricevuto una rettifica». «L'immagine di Sarah - ha detto ad un convegno organizzato dall'Aics (associazione italiana cultura sport) a Palazzo San Macuto - si può restituire facendola conoscere come una ragazzina di 15 anni come tante altre, che faceva quello che fanno le ragazze della sua età, e non ha avuto la possibilità di avere un futuro». Per lui e la sua famiglia «i primi 6-7 mesi sono stati davvero stressanti, il dolore per la morte di tua sorella, poi era stata arrestata della gente (la famiglia Misseri, ndr). Mia mamma per diversi mesi è stata malissimo, e non è stata più lei. Io ho avuto problemi anche a livello lavorativo. È stato - ha concluso - come se ti passasse addosso un uragano».

lunedì 25 novembre 2013

Bimba cade dal balcone di casa e muore a tre anni. Tragedia nel milanese

 
Tragedia nel milanese dove una bimba di 3 anni ha perso la vita dopo essere sfuggita al controllo della mamma. Ha perso l'equilibrio ed è volata giù dal balcone di casa, è stata subito soccorsa ma non ce l'ha fatta.  È accadutolo scorso sabato pomeriggio a San Giuliano Milanese, ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Erano circa le sedici quando la bimba, sfuggita al controllo della sua mamma, è uscita sul balcone dell'appartamento al secondo piano di una palazzina e si è arrampicata su una cassettiera.
La piccola ha perso l'equilibrio cadendo nel vuoto. Immediatamente soccorsa, è stata trasportata in eliambulanza in ospedale. Ma il suo cuore non ha retto e intorno alle 22 ha cessato di vivere. I suoi genitori sono ora sotto le cure dei sanitari per lo shock riportato.
I carabinieri stanno indagando sull'accaduto per accertare la dinamica dell'incidente.

Balzaretti: "Gay nel calcio? Credo di sì. Ma i meno intelligenti non lo accetterebbero"

 

Intervista doppia con le Iene per Federico Balzaretti e sua moglie Eleonora Abbagnato, ballerina dell'Opèra di Parigi. Il difensore della Roma ha parlato anche dell'omosessualità nel mondo del calcio.
«Se esiste? Credo di sì», ha dichiarato Balzaretti, che poi ha aggiunto: «Se un calciatore in Italia dovesse fare outing, le persone più intelligenti lo accetterebbero, quelle meno intelligenti no».  Balzaretti si augura di poter andare ai Mondiali e di poter arrivare al titolo: «la Roma vince lo scudetto». E chi vincerà i Mondiali? «Credo l'Italia».

"Amanda e Raffaele sul luogo del delitto. Lei raccontò delle urla e della violenza"

 

Sette ore di requisitoria non gli sono bastate per arrivare alle conclusioni, ma sono state più che sufficienti per fargli illustrare, punto su punto, le accuse ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito. Al processo d'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher, oggi è stata la giornata del sostituto pg Alessandro Crini. Il suo intervento finirà domattina. Salvo improvvisi cambi di rotta, le considerazioni che ha fatto finora lasciano supporre che chiederà alla Corte fiorentina di condannare i due imputati. In fondo, lo suggerisce pure la Cassazione, che ha annullato le assoluzioni dell'appello perugino. Anche Sollecito non pare aspettarsi nulla di diverso: «Le accuse che mi sono state rivolte - ha detto commentando la requisitoria - sono approssimative e incerte». La direzione imboccata da Crini, chiara fin dalle prime parole, è apparsa palese in chiusura di questa prima giornata di requisitoria. Il magistrato ha ricordato che dopo aver calunniato Patrick Lumumba, Amanda confidò alla madre che lui non c'era: «Cosa ti dà questa certezza se non il fatto di essere stata presente?», ha chiesto Crini. Quella notte Amanda c'era - ha quindi concluso - e «la presenza della Knox è difficilmente sganciabile dalla presenza di Sollecito sul luogo del delitto». In primo grado Amanda venne condannata a 26 anni di reclusione, Sollecito a 25. Sulle richieste che farà Crini un' indicazione la dà una considerazione sulla pena a 16 anni inflitta a Rudy Guede: «Non mi è sembrata centratissima», ha detto il pg lasciando intendere di ritenerla troppo bassa. Il magistrato ha chiesto ai giudici fiorentini di «non compiere l'errore» della Corte d'assise d'appello di Perugia, che ha assolto Amanda e Raffaele «atomizzando gli elementi» di accusa e perdendo, così, la visione di insieme. Quella sentenza, ha ricordato, è stata «rasa al suolo» dalla Cassazione. Questa la premessa. A seguire, colpi alla ricostruzione di Sollecito: sostenne di aver passato la serata davanti al pc, ma i consulenti dicono che non è dimostrato che interagì con il computer. Questo, secondo Crini, «costituisce un primo elemento per caratterizzare la cosiddetta falsità dell'alibi». Idem per Amanda. «La madre delle perplessità», ha detto Crini, nasce dal suo racconto: disse di aver dormito da Sollecito, la notte del delitto, e di essere tornata a casa al mattino, per fare la doccia, ma di non aver visto il caos provocato dal furto che sarebbe stato compiuto nella camera della sua coinquilina. Per Crini, l'accusa è rafforzata dalle tracce miste di Amanda e Meredith trovate nel bagno e dalle testimonianze «attendibili» del clochard, che la sera del delitto vide Sollecito e la Knox davanti alla casa di via della Pergola, e del commerciante, che sostiene di aver visto Amanda nel suo negozio, la mattina successiva. L'elemento cruciale, però, pare essere la calunnia a Lumumba: Amanda Knox inserì «l'urlo e la violenza», ha detto il pg, cioè «elementi di verità: da dove derivano questi dati se non dall'essersi confrontata direttamente con questa vicenda?».

Matteo, morto a 14 anni sul campo da calcio. Gli amici lasciano fiori sul suo banco di scuola



Una tragedia, lo strazio. Quando le parole sono inutili, davanti a simili drammi.   Un mazzo di fiori sul banco che occupava Matteo Roghi, il 14enne morto sul campo ad Abbadia San Salvatore al termine di una partita di calcio tra la sua squadra (le giovanili del Foiano) e l'Amiata. All'Istituto professionale «Guido Marcelli» di Foiano della Chiana (Arezzo) la scuola che Matteo frequentava, oggi è stato il giorno del dolore.  I suoi compagni di classe, 16 maschi e cinque femmine, hanno messo i fiori sul banco e composto, insieme a tutti gli studenti dell'Istituto 120 ragazzi, pensieri e poesie da consegnare alla famiglia. Gli studenti, insieme a quelli delle scuole medie comprese nell'Istituto e ai loro insegnanti, si sono riuniti nell'aula magna della scuola ed hanno ricordato Matteo. Particolarmente commosso l'insegnante di lettere il professor Sauro Tavernesi.  «Era un ragazzo solare, buono con tutti, le ragazzine era tutte innamorate di lui, gli lasciavano bigliettini e frasi su Facebook. Io l'ho avuto nei tre anni delle medie e mi accingevo ad averlo qui alle superiori dove ora insegno, sono distrutto». Commossa anche la preside Anna Bernardini che ha fortemente voluto la commemorazione nell'aula magna. La preside ha annunciato che saranno scritte anche in futuro poesie e ricordi da consegnare alla famiglia. Il dolore è forte in tutto il paese.  Il presidente del Foiano Calcio Danilo Vannuccini si è detto senza parole. «Siamo profondamente rammaricati dall'accaduto, vogliamo essere vicini alla famiglia senza esitazioni. Forse ci daranno partita persa - ha detto riferendosi alla decisione della prima squadra di non giocare la partita di ieri a Albinia appresa la tragedia di Abbadia San Salvatore - ma la decisione di non giocare è stata totalmente unanime e dunque siamo sereni».

Rubygate, Barbara D'Urso replica: "Non ero alle cene di Berlusconi"



Completamente estranea al caso Ruby, ancora una volta Barbara D'Urso ha respinto con sdegno ogni accostamento del proprio nome con le vicende legate al Rubygate e diffida sin d'ora tutti gli organi di stampa dal ripubblicare notizie già documentalmente confutate e volutamente riproposte tramite una sapiente quanto maliziosa estrapolazione di stralci della motivazione che il Tribunale, a soli fini di ricostruzione storica delle contraddizioni della El Mahroug, ha riproposto in motivazionè. Lo afferma in una nota la conduttrice televisiva «Il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato delegato dal pm Boccassini, aveva escluso sin dal marzo 2011 la presenza di Barbara d'Urso nelle circostanze di tempo e di luogo riferite da Karima El Mahroug - continua la nota - Ciò è avvenuto a seguito di indagini intese a verificare l'attendibilità della giovane marocchina, che riguardo alla persona di Barbara d'Urso ha evidentemente detto il falso».  Barbara D'Urso ha inoltre preannunciato che 'in relazione a tutte le notizie recentemente ripubblicate, Barbara d'Urso intraprenderà ulteriori iniziative legali intese alla tutela della propria reputazione e al risarcimento del grave danno subitò. Secondo la D'Urso è 'strumentalmente diffamatoria l'estrapolazione dalle motivazioni della sentenza del c.d. processo Ruby di uno stralcio di verbale, reso dalla El Marhoug, del quale era già nota da tempo la falsita«. La conduttrice televisiva ricorda infine che rispetto al suo coinvolgimento nel Rubygate, già il Tribunale di Varese (nello scorso mese di agosto) aveva emesso sentenza di condanna al risarcimento del danno, rilevando che sin dal 14 marzo 2011 le investigazioni della polizia avevano smentito le dichiarazioni di Ruby.

Gioca in streaming con la Ps4, si ubriaca e mostra la moglie nuda agli utenti online



Primo incidente 'hard' per la PlayStation 4, che introduceva lo streaming in diretta dei propri gameplay tramite Twitch, e si è ritrovata ora a gestire un vero e proprio caso.   Se nelle prime settimane dopo il lancio, infatti, alcuni utenti avevano lanciato degli usi molto particolari del servizio, come talk show o vere e proprie maratone, un altro utente, Darckobra, è andato a dir poco oltre.  Dopo aver iniziato a giocare alla Ps4 con accanto sua moglie sul divano, si è prima ubriacato insieme a lei, poi, quando lei si è addormentata, l'ha spogliata, mostrando per oltre 15 minuti il suo seno nudo ad una quantità imprecisata di utenti collegati sul web.  Twitch ha ovviamente subito bannato Darckobra, ma ora la Sony dovrà trovare un modo per evitare che ciò succeda ancora in futuro: altrimenti una console di videogiochi potrebbe trasformarsi, in men che non si dica, in una chat porno.

Mistero a Torino, uomo di 42 anni lasciato in coma davanti all'ingresso dell'ospedale


 Giallo a Torino, dove nel pomeriggio di lunedì è stato ritrovato un italiano di 42 ani con un politrauma, forse dovuto a uno schiacciamento, davanti all'ingresso dell'ospedale Cto.   L'uomo si trova in coma nel reparto di rianimazione dell'ospedale e rischia di rimanere paralizzato. Non si sa chi lo abbia portato in ospedale, nè che cosa gli sia accaduto. In serata sono arrivati in ospedale i suoi famigliari. Anche per loro, al momento, le ferite non trovano spiegazione.

Pausini da Fiorello: «Amo il Papa, facciamo un concerto della Madonna...»


 

Una Laura Pausini scatenata protagonista dell'Edicola Fiore. La cantante di Solarolo è arrivata all'appuntamento, tenuto semi-segreto fino all'ultimo, alle 6.40, alle prime luci dell'alba. E si è subito prestata a fare autografi e foto per i fan in delirio e con lo staff di Davide Vannoni, a Roma per il sit-in pro stamina. «Ma ridi come la Carrà!», esclama Fiorello, sconvolto dall'amica cantante, che intona a sorpresa 'Servo per amore', un classico della musica parrocchiale, seguita dal coro dei presenti. Laura dichiara il suo amore per Papa Francesco e si propone per un concerto per lui: «Perché non facciamo un concerto della Madonna...rock». Parte poi 'Limpidò, che nel disco è duettata con Kylie Minogue, con una inedita Pausini armata di tamburello, e poi, in inglese, 'In assenza di te', mentre Fiorello 'suona' il tavolino del bar con le spazzole. In un break tra l'anteprima e l'Edicola, Laura chiama la mamma per dirle di sintonizzarsi su Radio2 per ascoltarla. Poi Fiore le fa sentire dal suo smartphone il duetto inciso con Mina 'Baby, it's cold outside' e, dopo la tigre di Cremona, anche Laura si complimenta per le sue doti da cantante. «Mina è stata brava - dice - a scegliere te e anche a scegliere questa canzone».

domenica 24 novembre 2013

Otto intossicati nella casa maledetta dove fu uccisa Meredith Kercher

 
Sembra una vera e propria dannazione quella della casa dove fu uccisa la giovane studentessa inglese Meredith Kercher. Nella stessa villetta di Perugia, al centro delle indagini su Amanda Knox e Raffaele Sollecito, questa mattina infatti otto persone sono rimaste intossicate per le esalazioni di monossido di carbonio. Per tutti loro, tra cui tre donne e due bambini, è stato necessario il ricovero ospedaliero anche se nessuno è in gravi condizioni. Tra gli intossicati ci sono una bimba di un anno e la cuginetta di appena un mese che stavano dormendo insieme ai genitori nello stesso appartamento dove la notte del primo novembre 2007 è stata uccisa Meredith Kercher. Inizialmente si era pensato ad una caldaia difettosa, ma secondo una prima ricostruzione effettuata dai vigili del fuoco, giunti sul posto all'alba di domenica insieme alla polizia e alle ambulanze del 118, il monossido di carbonio si sarebbe sprigionato da un braciere. Come ha confermato uno degli intossicati, in effetti la famiglia sabato sera aveva acceso un braciere per arrostire della carne che poi non è stato spento durante la notte. In mattinata poi gli abitanti della casa avrebbero iniziato ad accusare problemi come vertigini e difficoltà respiratorie.

Twilight, tra Robert e Kristen è vero amore... ma per i loro due cani Bear e Bernie




E’ vero amore. Quello che Robert Pattinson e Kristen Stewart provano è vero amore. Ma non l’uno per l’altra: a unire la coppia resa universalmente famosa dalla serie Twilight è l’amore per i loro due cani, Bear e Bernie.  Se la coppia si è incontrata di nuovo, se lei ha trascorso ore nella casa di lui a Los Angeles, se insieme hanno fatto passeggiate lungo il mare, si deve al fatto che quando erano una coppia Robert e Kristen avevano adottato due cani, che poi sono rimasti separati dopo che loro stessi si sono lasciati. Bear e Bernie sono tristi, abituati come sono a essere sempre insieme, e i giovani attori cercano di regalare loro quale bella giornata di gioco insieme. Sull’amore per questi cani, i due sono sempre stati d’accordo: dopo aver adottato Bernie, un bastardino trovato in un canile pubblico, avevano deciso che dovevano mettergli accanto un compagno, e così hanno preso anche il cucciolo Bear, che Kristen ha sempre sostenuto di aver “tirato su come con un bambino”.  Nelle foto che li mostrano insieme nelle scorse settimane si nota che quasi sempre i due attori hanno accanto Bear e Bernie. Da qui, forse, l’ipotesi che il riavvicinamento sia stato dettato dal senso di responsabilità e dall’affetto per i loro compagni a quattro zampe. Questa per lo meno è l’ultima teoria circa la complicata e interminabile vicenda dei due attori, che si sono presi e lasciati già varie volte. Gli amici di lui vedono Kristen come il fumo negli occhi e l’hanno crudelmente soprannominata “trampire”, dalla fusione della parola “tramp”, “puttanella”, e la parola “vampire”. Gli amici sostengono che Robert ha avuto solo sofferenza e problemi da Kristen, che l’ha tradito con il regista Rupert Sanders e ha un carattere inaffidabile e isterico. Nessuno sembra invece voler difendere l’attrice, nonostante lei abbia chiesto scusa dopo il tradimento e abbia dimostrato di essere ancora innamorata del suo costar.  Comunque, da quando si sono lasciati lui non si è certo chiuso in clausura, ma ha avuto una serie di relazioni, con la cantante Kate Perry, con l’attrice Michelle Rodriguez, e la modella Camille Rowe. E di recente si vede spesso al fianco della figlia di San Penn e Robin Wright, la bellissima modella Dylan Penn.




Maltempo, arriva l'Inverno: da domani freddo gelido e prime nevicate

 
Basta piogge, tornerà a splendere il sole, ma accompagnato da un freddo polare e dalla neve. È quello che ci aspetta la prossima settimana, a cominciare da domani lunedì, secondo le previsioni degli esperti. «Ancora maltempo al Centrosud, poi arriva la prima seria ondata di freddo della stagione - conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara - .Il ciclone sul Tirreno si porterà verso il Sud rinnovando rovesci e temporali sulle regioni meridionali e sulle adriatiche, con neve mediamente fin verso i 1200-1600m. Residue piogge anche al Nord e centrali tirreniche, ma con graduale miglioramento delle condizioni meteo».  IL METEO  Insomma, ecco finalmente il vero inverno, che finora è stato latitante: «arrivano venti gelidi dai Balcani che entro martedì faranno battere i denti a tutta l'Italia», avverte l'esperto. Il tracollo termico sarà notevole, anche di 10-12 C soprattutto sui versanti adriatici. Proprio dalle Marche alla Puglia arriveranno anche rovesci di neve fino a quote di bassa collina, ma a tratti mista a pioggia pure sulle coste marchigiane e abruzzesi, specie tra martedì e mercoledì, il tutto accompagnato da gelidi venti di grecale con raffiche di oltre 70km/h. Fiocchi bianchi potranno dunque comparire in città come Ascoli, Macerata, Teramo, Sulmona, Campobasso, ma non sono esclusi anche a Pescara e Foggia. Neve pure sulle Murge e sul Gargano, a quote collinari sulla Basilicata con fiocchi a Potenza ma non vengono esclusi a Matera, infine sotto i 1000m tra Calabria e Sicilia.  INVERNO «Sarà invece bel tempo prevalente al Nord e centrali tirreniche - concludono da 3bmeteo.com - ma con gelo in montagna e freddo pungente anche in pianura, dove nelle ore notturne si potrà scendere abbondantemente sottozero con punte di -4 C su Valpadana e Toscana, fino a -8/-10 C a 1000m. La sensazione di freddo potrà inoltre essere accentuata da forti venti da Nordest». Sarà la prossima quindi una settimana di freddo e neve, cui seguirà, almeno secondo «Meteo.it»,« una breve pausa, poi sono previsti due rapidi passaggi perturbati, uno nel prossimo weekend, l'altro a metà della prima settimana di dicembre. Successivamente sembra molto probabile che trascorreremo il periodo dell'Immacolata in compagnia dell'anticiclone che consentirà fra le altre cose un piacevole inizio della stagione sciistica in montagna».

Catanzaro, 70mila persone senz'acqua dopo l'alluvione. Il tweet di Fiorello: "Diffondete la notizia"



Il maltempo che si è abbattuto sulla Calabria ha creato forti disagi nella città di Catanzaro, dove gli abitanti hanno denunciato la mancanza di acqua a causa della rottura della conduttura idrica in più punti. "Siamo 70mila persone senza un filo d'acqua" si legge in un appello firmato dai cittadini di Catanzaro. A porre in risalto la questione calabrese ci ha pensato Fiorello, che dal suo profilo twitter ha condiviso il grido d'aiuto dei catanzaresi.  "Non andiamo in bagno da quattro giorni, non possiamo lavarci neanche la faccia", si legge nell'appelo. L'invito è quello di diffondere il più possibile la notizia dell'emergenza per sottoporla all'attenzione della Protezione Civile e del governo.

Malore nel sonno, Massimo muore misteriosamente a 26 anni


 

Un malore improvviso, l'altra notte, ha stroncato la vita di un 26enne di Mareno di Piave. La vittima è Massimo Nardin, ingegnere della Mareno Ali Group.
La notizia ha gettato nello sconforto parenti e amici del giovane. Mistero sulle cause della morte, sarà l'autopsia a dare le prime risposte.  Appassionato di calcio e tifoso della Juventus, Massimo era amato e ben voluto. Amici, serate in compagnia, le partite a calcetto, le vacanze al mare, una vita normale, questo racconta il suo profilo su Facebook. Una giovane vita finita tragicamente l'altra notte, una morte ancora senza un perché.

Noemi, la bimba con la Sma, ricoverata d'urgenza. Il papà: "Mi stava morendo tra le braccia"



 Noemi, la bimba di 18 mesi affetta da Sma 1 per cui ha pregato Papa Francesco e di cui si è occupata la trasmissione Le Iene, è stata ricoverata d'urgenza all'ospedale di Chieti.  «Mi stava morendo tra le braccia - ha detto disperato il papà Andrea Sciarretta - dopo tutta la lotta che sto facendo per mia figlia». Recentemente la bimba e la sua famiglia hanno vissuto una giornata nella residenza privata di Papa Francesco a Roma. Andrea è in prima linea per l'accesso alla cura con il metodo Stamina. L'Ospedale di Chieti ha confermato il ricovero in pediatria della bimba, le cui condizioni sarebbero al momento sotto controllo.

Uomo accoltellato nel milanese è in fin di vita, giallo sull'aggressione


 Sono gravi le condizioni du un uomo accoltellato nella notte nel milanese. La vittima è stata soccorsa poco prima di mezzanotte a Trezzano sul Naviglio, l'uomo è stato soccorso dal 118, in via Boccaccio. Il 118 lo ha trasportato in codice rosso all'ospedale S.Paolo di Milano.  Secondo quanto riferito dai carabinieri, potrebbe essere un immigrato dell'Est. Quando è stato trovato era gravemente ferito e quindi la ricostruzione dell'accaduto non appare semplice. Attualmente l'uomo si trova ricoverato in prognosi riservata. Del caso si occupano i carabinieri della compagnia di Corsico (Milano).


Milan, la rabbia dei tifosi. Kakà parla con gli ultrà. La Champions decide il futuro di Allegri


Esplode la contestazione dei tifosi del Milan che dopo il pareggio col Genoa hanno perso la pazienza definitivamente. Prima, durante e alla fine della partita pareggiata 1-1 col Genoa fischi e striscioni. Poi al triplice fischio la protesta si è spostata fuori dallo stadio. Con circa 400 ultras ad aspettare l'uscita della squadra. Fortunatamente dopo il colloquio con Kakà il clima si è rasserenato, ma la contestazione forse ancora più pesante pare solo rimandata, mentre il Milan sempre più in crisi è atteso martedì dalla trasferta in Champions. 
 
 KAKA E ULTRÀ
“Ci vediamo alla prossima partita in casa...”. Così si è concluso il colloquio tra Kakà e Abbiati e i circa 400 ultrà che li aspettavano. I tifosi si sono riversati fuori dallo stadio intonando cori insultanti: “Vergogna”, “Siete una squadra di m....”, “ci avete rotto i c...”. Gli ultrà della Curva Sud hanno chiesto un confronto con i giocatori. Kakà è stato l’unico applaudito al grido di “Sei l’unico a salvarsi in questa m...”. Anche balotelli voleva uscire ma la polizia lo ha sconsigliando. Al momento Kakà sembra l'unico ad essere rispettato dai tifosi. 

LE MINACCE “Rossi come il fuoco, neri come l’incazzatura: se non sputate sangue iniziate ad aver paura”. Ecco lo striscione con il quale San Siro aveva accolto i giocatori prima del fischio d’inizio. 
 
ALLEGRI RESTA È un anno che le cose vanno storte ma credo che si possa ancora rimediare - ha spiegato Galliani a Milan Channel -. Se andrà male l'anno venturo si ripartirà da 0-0. L'Inter è reduce dal nono posto ma i tifosi vanno allo stadio, hanno più abbonati di noi«. »Abbiamo subito un tiro in porta, un rigore. La chiave è stata il rigore sbagliato da Balotelli: se avesse e segnato avremmo vinto la partita - è stata l'analisi di Galliani - Non è che hanno capito come tira Balotelli, è che calcia i rigori peggio di prima«. Alla fine Allegri ostenta tranquillità. "Ho parlato con il presidente ed era soddisfatto per la prestazione. Questa volta non era semplice giocare e nonostante questo lo abbiamo fatto con grande coraggio, anche in 11 contro 11 - ha notato -. C'è grande amarezza per la vittoria che manca da più di un mese, ma non dobbiamo abbatterci, dobbiamo riflettere sugli errori e migliorare, anche se sul piano del gioco la squadra ha fatto meglio"

Simona, scomparsa nel 1992. Chi l'ha visto torna sul caso: c'è la confessione di un amico



A più di vent'anni dalla prima volta, Chi l'ha visto torna a occuparsi di Simona Floridia, la 17enne sparita nel nulla nel settembre del 1992 a Caltagirone, in Sicilia. Dopo aver battuto invano diverse piste, compresa quella del satanismo, e aver ascoltato molte segnalazioni anonime, anche lasciate alla segreteria del programma ma ritenute addirittura depistaggi,la procura di Caltagirone aveva chiuso il caso. Dal fascicolo è ora spuntato fuori il verbale dattiloscritto di un'intercettazione importante e inspiegabilmente trascurata, che potrebbe portare a una svolta nelle indagini. Si tratta di una conversazione fra Mario, l'ex fidanzatino di Simona, e la sua nuova ragazza, in cui il racconta di aver raccolto una sorta di confessione da parte di Andrea, un amico suo e di Simona, rilasciata in un momento di debolezza in ospedale, mentre credeva di essere rimasto paralizzato dopo un incidente stradale. Gli inquirenti cercheranno ora i resti della ragazza in una zona deserta in cui si sospetta che il corpo potrebbe essere stato nascosto dall'assassino.


Gabriela, suicida a 22 anni per amore. Su Fb: "Tutto è finito, addio amore mio"



Disperata per la fine di una love story virtuale si toglie la vita e lo annuncia su Facebook.
Gabriela Hernández Guerra, 22 anni, aveva una relazione con un ragazzo che viveva in Equador, la distanza e le difficoltà a vedersi avevano spinto il giovane a lasciare la ragazza che straziata dal dolore ha deciso di porre fine alla sua vita.  «Oggi è finito tutto ed è solo colpa mia. Ti amo, perdonami amore mio ADDIO». Queste le sue parole in uno dei post.
Prima di questo Gabriele aveva pubblicato una serie di foto con lei intenta ad uccidersi.
Il vuoto lasciato dalla perdita di questo amore era incolmabile, secondo la ragazza, e in un post in cui si scusa anche con i genitori, spiega i motivi del suo gesto.  Il suicidio di Gabriela ha avuto una grande risonanza sui social network al punto che in rete è nato un un hashtag su Twitter #Me MatoComoGabriela (Mi uccido come Gabriela), che deride la morte di Gabriela per un amore virtuale.

Auto contro il guard rail nel padovano, Francesca muore nell'impatto a 31 anni


Gravissimo incidente nella notte in corso Australia, a Padova: un'auto, una peugeot 307, è finita contro la cuspide all’uscita su via Chiesanuova. Nell'impatto ha perso la vita una 31enne di Saonara, Francesca Callegaro.  La dinamica. L'incidente è avvenuto alle 02.30 della notte tra sabato e domenica in corso Australia. La peugeot 307, proveniente dal lato di Padova ovest e diretta verso Padova sud nel percorrere la curva sinistra antecedente la bretella d'uscita su via Chiesanuova direzione Vicenza, ha perso il controllo urtando con la fiancata sinistra la cuspide del guard-rail che divide corso Australia dalla bretella. Dopo l'urto, il veicolo ha terminato la corsa sulla destra della bretella.  sul posto è intervenuta la polizia municipale con due squadre, il 118 e i vigili del fuoco che per liberare i feriti hanno dovuto tagliare le lamiere dell'auto. Per concludere le operazioni di soccorso sono state necessarie alcune ore.  Nello scontro ha perso la vita una giovane di 31 anni, Francesca Callegaro, di Saonara, la donna era seduta sul sedile posteriore dietro al conducente. Alla guida c'era un 28enne, M.S., di Sant'Angelo di Piove di Sacco: il giovane è ferito gravemente. La passeggera B.A. di anni 27 di Noventa Padovana, lato conducente, è ferita ma non in pericolo.

Antonella Clerici infuriata su Twitter: "Noi a casa per lutto e su Rai1 si cucina. Sono inc..."



In vista del Lutto Nazionale per quanto accaduto in Sardegna, la Rai aveva cambiato palinsesto e sospeso per un giorno "La prova del cuoco" (ed altri programmi come L’Eredità e Affari Tuoi), sostituita da Massimiliano Ossini ed Elisa Isoardi a Uno Mattina Verde. Il programma si è occupato di cronaca, ma non si è fatto mancare il lato culinario. La cosa non è stata gradita alla Clerici che da Twitter ha comunicato "Sono senza parole... La cucina su Rai1. noi prova del cuoco a casa per lutto nazionale", per poi aggiungere un "sono incazz...". Il teet ha provocoato qualkche polemica e la conduttrice ha spiegato: " non c'entra il programma sospeso... C'è tanto altro... Mi scuso se è stato interpretato così".

Investe 4 giovani e viene linciato dalla folla: i carabinieri lo arrestano e lo salvano


Un gesto disonesto che poteva anche costargli la vita. In fuga su un'automobile rubata investe quattro giovani in fila all'esterno di una cornetteria, tenta la fuga a piedi ma viene aggredito e picchiato da una ventina di persone che si allontanano all'arrivo dei carabinieri e della polizia municipale. È accaduto la notte scorsa nel quartiere Secondigliano a Napoli.   L'uomo è stato arrestato dai militari del Nucleo radiomobile. Protagonista della vicenda è Emilio Pucillo, di 53 anni, di San Giorgio del Sannio (Benevento), fermato per furto e per lesioni personali aggravate, già noto alle forze dell'ordine per furto, rapina e ricettazione, estorsione e droga, tentativo di omicidio.  Alle 3.30, secondo la ricostruzione dei carabinieri, Pucillo ha rubato la Nissan Micra di un 40enne lasciata parcheggiata in via del Cassano, a Secondigliano, nei pressi di un bar e si è velocemente allontanato con il veicolo perchè scoperto dal proprietario. A causa del fondo stradale reso viscido dalla pioggia il 53enne ha perso il controllo dell'autovettura andando a sbattere contro due automobili parcheggiate in via Giovanni Diacono; ha travolto poi quattro giovani che erano, in piedi, davanti a una cornetteria in attesa del loro turno.  I quattro sono stati portati negli ospedali Cardarelli e Loreto Nuovo. Due 19enni sono in prognosi riservata. Un giovane di 18 anni ed una ragazza di 23 hanno riportato contusioni guaribili dagli 8 ai 15 giorni. Subito dopo l'investimento Pucillo ha abbandonato l'automezzo tentando di fuggire ma è stato inseguito e bloccato da alcuni clienti dell'esercizio commerciale; è stato aggredito da una ventina di persone che si sono allontanate quando sul posto è arrivata una pattuglia di carabinieri e personale della polizia municipale.  I carabinieri hanno arrestato Pucillo mentre la polizia municipale ha effettuato i rilievi sequestrando le 3 auto coinvolte. L'arrestato, che ha riportato lievi contusioni in varie parti del corpo guaribili in pochi giorni, è in attesa di rito direttissimo.

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