sabato 8 agosto 2020

Manuela Arcuri, mamma sexy in Sardegna con la famiglia

Manuela Arcuri si gode le vacanze in Sardegna, a Porto Cervo, con la mamma Nella e il figlio Mattia. Tra poco tornerà sul set cinematografico e dovrà rimandare i progetti di matrimonio con il compagno Giovanni Di Gianfrancesco.


Bellissima e sensuale, pronta a riappropriarsi del suo posto nello showbiz, Manuela sfoggia un semi topless in barca con la famiglia e poi bikini bombastici e parei sexy per le sue giornate sotto il sole. “Felicità” scrive postando uno scatto intrigante senza reggiseno. E ancora “solo noi” per la fotografia a due con il piccolo Mattia. Pubblica anche un’immagine con Giovanni: belli e affascinanti stesi sul kayak in costume con la scritta “Sempre così” accompagnata da un cuoricino…

Mara Venier, racconto choc : «Una profonda depressione, mi avevano rottamata. Ho passato l'inferno»

Mara Venier in tv è una conduttrice di successo, ma in passato ha vissuto un momento di profonda depressione. Sorridete sul piccolo schermo nel suo “Domenica In”, Mara Venier ha confessato di aver passato un periodo terribile, “un inferno”.


Ai passati problemi nel mondo del lavoro (“Mi avevano rottamata, detto che ero vecchia. Non bisogna mollare, la rivincita arriva sempre. Ma io ho passato l’inferno”), si è aggiunta la scomparsa della mamma, che l’ha gettata nello sconforto: “La morte di mia madre – ha fatto sapere in un’intervista a “Oggi” - è stato un dolore immenso per me, solo con Claudietto il tempo ha ricominciato a essere scandito, vissuto.

Ho avuto una profonda depressione, pur lavorando, perché per me il lavoro è sempre stato un modo per distrarmi, ma ero davvero piegata, anche se non lo mostravo”.

Il papà del nipote è il suo secondo figlio, Claudio Capponi: “È stato un vero miracolo e mi piace pensare che sia stato un regalo di mia mamma da lassù: io credevo davvero che la mia vita fosse finita”.

Intanto la conduttrice prepara la prossima stagione di "Domenica In": nella nuova edizione sembra che Mara voglia al suo fianco Stefano De Martino, sulle cronache gossip estive per via del triangolo amoroso con Belen Rodriguez e alessia Marcuzzi.


Raffaella Fico, vacanze col nuovo fidanzato Giulio Fratini: «Ha tutto quello che mi piace in un uomo»

Raffaella Fico in vacanza col nuovo fidanzato Giulio Fratini. Raffaella Fico ha ufficializzato la sua storia con il facoltoso imprenditore Giulio Fratini e sembra aver trovato finalmente il compagno ideale: “Ha tutte le caratteristiche che mi piacciono in un uomo…”.


Raffaella e Giulio Fratini sono partiti per una romanica vacanza a forte dei Marmi, come mostrano le foto pubblicate da “Nuovo” che li vedono divertiti e innamorati ospiti di un hotel di lusso e lei ha postato anche uno scatto su Instagram rendendo ufficiale la frequentazione. La relazione fra i due è nata dopo l’improvvisa fine della love story fra la Fico e l’ex Alessandro Moggi, con cui sembrava si dovesse sposare.

Poco male perché lei è al settimo cielo: “Si, sono felice – ha spiegato alla rivista – lui ha tutte le caratteristiche che mi piacciono in un uomo”.

Sempre in grande forma, Raffaella sta vagliando proposte per un suo ritorno in tv: “Proposte lavorative ce ne sono, poi bisogna valutare e vedere se vanno in porto o meno. Io ho già fatto il GF e l’Isola dei Famosi e mi piacciono i programmi di avventura come Pechino Express”.

venerdì 24 luglio 2020

La "bella vita" dell'appuntato Montella: «11 auto, 16 moto e una villa da 270mila euro»

A capo della ‘banda’ di carabinieri che sono stati arrestati pochi giorni fa a Piacenza, c’era un appuntato: Giuseppe Montella, 37 anni, un umile stipendio da carabiniere, faceva invece la bella vita, una bella vita che in teoria non poteva permettersi. Aveva 23 conti correnti, e negli anni aveva cambiato ben 16 moto e 11 auto, e non certo utilitarie: tra esse quattro BMW (due 320D, una X5 e una 520D), due Mercedes Classe A e una Porsche Cayenne.


Della sua bella vita, racconta oggi Repubblica, Montella si vantava sui social. Oltre ad auto e moto, aveva comprato anche una villa da 270mila euro, poco fuori Piacenza: «Non mi prenderanno mai, sono un carabiniere», diceva agli amici. I militari, secondo le accuse, trafficavano hashish (ma in alcune intercettazioni si parla anche di cocaina). La compagna, Maria Luisa Cattaneo, è finita invece ai domiciliari, accusata di spaccio e di aver aiutato il 37enne: nelle intercettazioni parla anche lei di soldi e di droga.

giovedì 16 luglio 2020

Enzo Salvi dedica a Beppe Grillo il suo brano “Va va va”: «Noi romani gente di cuore, mi aspetto delle scuse»

Pubblicare un post del genere, con un evidente insulto ai cittadini romani, è un clamoroso errore comunicativo. Possibile che un grande comunicatore come Beppe Grillo abbia potuto commettere un simile 'autogol'?
«Chiariamo innanzitutto che preferisco, per rispetto, non esprimere un'opinione sull'operato della giunta di Virginia Raggi, ma parlo esclusivamente da cittadino romano: non posso che sentirmi offeso. Volendo, quel "gente di fogna" potrebbe essere un riferimento alla cloaca maxima inventata dagli antichi Romani, che avevano ideato un metodo avanzatissimo di smaltimento delle acque, ma sinceramente non credo che quel post volesse elogiare la tradizione architettonica millenaria di Roma».


Beppe Grillo dovrebbe chiedere scusa pubblicamente ai cittadini di Roma per aver pubblicato quel post?
«Me lo aspetto, sinceramente. Oltre a dei chiarimenti, ci vorrebbe un passo indietro dopo una simile caduta di stile, assolutamente di cattivo gusto. Vengono tutti a Roma 'a magnà e a beve', poi denigrano la nostra bellissima città e ci prendono in giro: basta, è stato superato il limite. Nella storia moderna, Roma ha fatto da culla a generazioni e generazioni di politici e il ringraziamento è l'accostamento alle fogne? Noi romani siamo un popolo di cuore, goliardico e simpatico, ma non è un difetto. La mia romanità è un vanto e l'ho sempre portata anche nei film, facendo ridere tutta Italia. Nel mio piccolo, questo dimostra come Roma e i romani siano assolutamente internazionali. Senza dimenticare che, con gli spettacoli a Roma, Beppe Grillo si è arricchito e dovrebbe mostrare un minimo di riconoscenza».

Un fatto incontrovertibile è che l'uscita di Beppe Grillo non è il primo attacco a Roma e ai romani da parte della politica. La capitale di un paese (e i suoi abitanti) possono essere soggetti a offese provenienti da ogni parte d'Italia?
«La verità è che noi romani siamo gente di cuore e forse qualcuno ci invidia la città. Ci vuole coraggio ad offendere i romani, siamo persone dal cuore d'oro. Noi cittadini viviamo disagi quotidiani che nessuno riesce a risolvere, eppure abbiamo sempre ospitato persone da tutta Italia e non solo, per poi essere anche insultati. Alla fine, purtroppo, chi paga il maggior prezzo sono le persone perbene, ma noi romani, alla fine, siamo "tutti precisi, tutti carucci, tutti pettinati"».

Pochi giorni fa il pappagallo Fly è uscito dalla clinica veterinaria dopo essere stato ferito a colpi di pietra. Come sta ora?
«Non ha ancora ricominciato a volare, deve affrontare una lunga riabilitazione ma posso dire che è stato miracolato. La pietra lanciatagli da quello squilibrato lo ha colpito alla testa e non ha colpito l'occhio per meno di mezzo centimetro. Il trauma causato dal colpo è stato gravissimo, se è vivo è solo per un miracolo. Sono ancora molto scosso dal fatto, ma mi sto riprendendo anche io. La cosa che mi fa più rabbia è che quell'individuo, pur essendo denunciato, è a piede libero e potrebbe tornare a fare del male a qualcuno, che sia una persona o un animale. Ai carabinieri di Ostia Antica ha detto di essersi spaventato dopo aver sentito Fly parlare, una motivazione assurda e che mi fa ancora più rabbia. Io mi sono sentito impotente, lui per ora è rimasto impunito».

Se quell'uomo è a piede libero, la responsabilità è però anche di chi dovrebbe legiferare in merito.
«Vero, io posso solo portare come dimostrazione il caso specifico di Fly, ma serve un inasprimento delle leggi. Purtroppo oggi ci sono tutele anche nei confronti di chi uccide persone, figuriamoci chi fa male agli animali. Eppure il rispetto degli animali, per me, è il principale indicatore della civiltà del paese. Intanto, nel mio piccolo, sono testimonial insieme a Maurizio Mattioli per il Comune di Roma in una campagna contro l'abbandono degli animali: nella locandina ufficiale ci siamo io, lui e i miei due cani, Peggy e il pinscher Tyson».

domenica 12 luglio 2020

Litiga con i genitori e si allontana da casa a otto anni: stuprata e uccisa da coppia di sposi

Vika Teplyakova è morta a soli otto anni dopo essersi allontanata da casa a causa di un litigio con i genitori. La bambina russa stava camminando quando sulla strada si è imbattuta in una coppia di sposi che si è offerta di darle un passaggio. Fatale è stato quell'incontro: Kristina Dvornikov e il marito Igor l'hanno stuprata e uccisa e hanno confessato tre giorni dopo la scomparsa a Novoaleksandrovsk, città situata nel Kraj di Stavropol', nella Russia europea meridionale.


In tanti si erano mobilitati nelle ricerche per aiutare i genitori. Lunedì scorso Dvornikov, 32 anni, ha raccontato alla polizia locale di averle dato un passaggio. «L'uomo ha detto alla moglie che avrebbe attaccato la bambina ma lei non avrebbe fatto nulla per fermarlo perché era troppo spaventata», ha dichiarato una fonte al Daily Mail.

Da una prima ricostruzione sembra che la piccola sia stata violentata e strangolata con un sacchetto di plastica lo stesso giorno in cui è scomparsa. La Dvornikov ha indicato alla polizia il luogo in cui era nascosto il corpo. Inizialmente Igor ha negato il rapimento, ma in seguito ha confermato quanto raccontato dalla moglie.

Coronavirus, Trump cede e indossa la mascherina. Nel mondo ieri oltre 228mila positivi: nuovo record

Donald Trump ha usato per la prima volta in pubblico una mascherina contro il coronavirus Visitando oggi l'ospedale militare Walter Reed a Bethesda, Maryland, a pochi chilometri dalla Casa Bianca. Le immagini sono state trasmesse dalla tv Usa. In precedenza il presidente aveva usato la mascherina visitando una fabbrica ma in una zona privata, anche se poi foto e video erano arrivati lo stesso. «Penso che sia una grande cosa usare la mascherina quando si è in un ospedale, quando si parla con un sacco di soldati e di persone che in alcuni casi sono appena usciti dalla sala operatoria», aveva detto Trump prima di entrare al Walter Reed. «Non sono mai stato contro le mascherine, credo che bisogna valutare tempo e luogo». 


I casi giornalieri di coronavirus a livello globale hanno ampiamente superato la soglia dei 220.000 venerdì scorso segnando un nuovo record dall'inizio della pandemia: è quanto emerge dal sito dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che in sole 24 ore ha registrato il 10 luglio 228.186 contagi confermati nel mondo. Si tratta dell'ultimo dato definitivo finora disponibile sul sito dell'organizzazione, in quanto per la giornata di ieri il conteggio - di 219.983 casi confermati - è ancora provvisorio. Venerdì scorso l'incremento è stato di 23.219 casi rispetto a giovedì, pari all'11,33%. Inoltre, venerdì sono morte nel mondo 5.568 persone a causa del coronavirus, mentre per la giornata di ieri il dato provvisorio indica 5.286 decessi.

Brasile Non accenna a diminuire il bilancio quotidiano dei morti provocati dal coronavirus in Brasile, che ieri ha superato di nuovo la soglia dei mille, portandosi a quota 1.071: lo hanno annunciato le autorità sanitarie del Paese, secondo quanto riporta la Cnn. Il totale dei decessi sale così a quota 71.469, pari al livello più alto nel mondo dopo gli Stati Uniti (134.814). In Brasile si registrano oltre 1.000 decessi al giorno dovuti al virus dalla fine di maggio. Intanto, i casi di contagio sono saliti ieri a quota 1.839.850, ben 39.023 in più rispetto a venerdì scorso. 

Il Venezuela ha registrato altri 375 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, un dato che porta il bilancio complessivo dei contagi nel Paese oltre quota 9.000: lo ha reso noto oggi il governo, secondo quanto riporta la Cnn. Attualmente i casi in Venezuela sono 9.178, inclusi 85 decessi, di cui due registrati ieri. 

venerdì 3 luglio 2020

Mamma lascia le gemelline di 26 giorni sole con il cane e l'animale le sbrana: «Era geloso»

Lascia le gemelline sole con il cane e l'animale le sbrana. In pochi minuti, il tempo che la mamma ha aperto un vicino di casa, il cane di famiglia si è fiondato sulle culle in cui dormivano Anne e Analú, di soli 26 giorni di vita, e le ha sbranate vive senza che la donna riuscisse a fare nulla per salvarle.


Elayne Novais era con le figlie nella loro casa di Piripá, nello stato nord orientale di Bahia, in Brasile, quando è avvenuta la terribile aggressione. La donna è corsa subito in camera sentendo le grida delle piccole che ha provato a mettere in salvo, ha chiamato i soccorsi, ma una volta in ospedale i medici non hanno potuto fare nulla a causa delle ferite troppo gravi.

Da anni con loro viveva un meticcio insieme a un altro cane, nessuno degli animali aveva mai dimostrato segni di aggressività, anche se il bastardino aveva mostrato segni di gelosia dall'arrivo delle bimbe in casa. L'atteggiamento era stato visto come normale, ma non avrebbero mai pensato che sarebbe stato in grado di aggredirle in questo modo, ha raccontato la stampa locale. Elaine e Régis Novais, 29 e 32 anni, pare stessero tentando da tempo di avere dei figli, nel frattempo i due, amanti degli animali, avevano adottato due cani che erano diventati parte integrante del nucleo familiare da ormai cinque anni. Le bambine erano state una sorpresa inaspettata e avevano anche preoccupato molt i genitori visto che erano nate premature. Quando tutto sembrava andare per il meglio è avvenuta la tragedia. 

giovedì 2 luglio 2020

Mascherine, quali usare con il caldo. L'infettivologo Bassetti: «Ecco le migliori da indossare e quelle da evitare»

Mascherine: quali sono le migliori da usare con il caldo e quali quelle da evitare. In un post su Facebook l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha consigliato il miglior modello da indossare per limitare la "sofferenza" che si prova. Uno dei disagi che stanno affrontando i cittadini è legato proprio alla mascherina indossata con il caldo. Le alte temperature aumentano il fastidio di coprirsi il volto con il dispositivo necessario per evitare rischio di contagio.


«Le migliori mascherine da usarsi in questa fase, specie ora che è comparso il caldo, sono quelle chirurgiche e non le Ffp2 - scrive Bassetti - Queste ultime infatti, oltre a costare molto di più, aumentano molto la temperatura facciale, sono più scomode e hanno minor aderenza. Lo dimostrerebbe un interessante lavoro pubblicato sull'International Journal of Environmental Research and Public Health».

«Per strada vedo ancora troppa gente con le Ffp2 perché pensano siano migliori. Lasciamole agli operatori sanitari e continuiamo ad usare, quando servono, le mascherine chirurgiche», conclude Bassetti.

«L'Europa infatti riapre a 15 nazioni, ma l'Italia no. Quarantena per chi arriva da Paesi extra Ue. Giusto così almeno fino a che anche gli altri paesi non avranno completamente controllato i loro focolai». Così Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commenta in un post su Facebook la decisione del Governo sulla quarantena obbligatoria per gli arrivi extra-Schengen. «Visti i numeri del nostro paese e l'eccezionale lavoro svolto, che ci ha portato ai titoli di coda di questo primo focolaio epidemico italiano di Covid-19, trovo molto giusto - sottolinea - l'atteggiamento del governo italiano di controllo degli ingressi».

martedì 30 giugno 2020

Luca Barbareschi: «Il Covid? Il più grande spot mai fatto per un vaccino. Il vincitore sarà Big Pharma»

Il produttore Luca Barbareschi, in un'intervista a La Verità, ha parlato della pandemia di coronavirus e degli effetti sul suo settore, non lesinando critiche al Governo e alle difficoltà che sta avendo sul lavoro. «Vuoi che te lo dica con una battuta? Il vero vincitore di questa Pandemia sarà Big Pharma», ha detto a Luca Telese spiegando che si tratta di «un fatto, e non c'è neanche nulla di malvagio»: «Il lockdown pare la più straordinaria campagna pubblicitaria della storia mai fatta a favore di un vaccino coatto».


«Nel clima che si è instaurato mi pare molto difficile l'impresa di chi volesse dire: 'Io non voglio vaccinarmi'», sottolinea l'attore e produttore. Per Barbareschi, però, i numeri della pandemia «non tornano». Barbareschi parla di «quelli dei morti». «Sono un assoluto sostenitore della necessità dei vaccini, sai che credo alla scienza, che nulla è più lontano da me della dietrologia cospirativa, ma.... I numeri assoluti sul Covid non tornano con quelli della narrazione ufficiale: addirittura meno morti dello scorso anno, per influenza, e anche in numeri assoluti».

200MILA EURO PER ASSICURAZIONE «Sono il primo che ha aperto, tutti insieme, ben tre set dopo l'epidemia. Dicono che non si possa fare più cinema. Si può, si può. Basta pagare la nuova tassa sul Covid. Una lauta assicurazione obbligatoria su tutto il set», dice Barbareschi spiegando che l'assicurazione per i set che già c'era in passato «con il Covid è diventata enormemente più alta. I premi sono quasi raddoppiati»: «Per una serie siamo arrivati a duecentomila euro». 

Barbareschi spiega che il costo molto alto è legato alla copertura del cosiddetto 'rischio totale', ovvero la possibilità che a causa di un focolaio o dell'indisposizione di un protagonista il progetto non possa essere ultimato e salti completamente: «Il vero costo non è la malattia ma l'interruzione di un set. Sulla lunga serialità l'assicurazione è sacra. Io voglio l'assicurazione sulla vita dell'attore e su quella, creativa, del personaggio». «La possibilità che ti muoia un attore è abbastanza marginale. Però le posso dire che si possono perpetrare altri misfatti», aggiunge.«Basta uno che va sul set senza mascherina e finisco in carcere. Ti pare possibile?». Mentre, fa notare, il distanziamento «non esiste più»: «in certe spiagge-carnaio uno sull'altro, come ai bei tempi».

IL FUTURO E IL MODELLO ISRAELIANO «Sto preparando il prossimo Polanski, prossimo Kusturiza, il nuovo film di Brizzi, il primo libro di Faletti sullo schermo. Ma non dico una parola: segreti industriali», rivela. E aggiunge che nella gestione del coronavirus è vincente il «modello israeliano»: «È un modello cazzuto: ci si prende il rischio, con responsabilità, e si torna a vivere. Non è meglio della enorme pantofola italiana di cui sopra», sottolinea. Per concludere: «Ci hanno ridotto a dei fuchi obbedienti».

Pedopornografia, arrestato un influencer «famoso tra i giovanissimi». Scambiava video di abusi sui bambini

Un uomo di 55 anni del salernitano, noto personaggio di internet e influencer molto conosciuto tra i giovanissimi, è stato arrestato con l'accusa di divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico. L'uomo, utilizzando falsi account, avrebbe partecipato «ad una rete internazionale dedita allo scambio di materiale pedopornografico, tra cui video di violenze raccapriccianti su neonati». 


Le indagini sono state condotte dalla sezione di Salerno della Polizia Postale con il coordinamento del compartimento di Napoli e del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. L'arresto risale allo scorso 18 giugno ma è stato reso noto solo oggi.L'uomo, definito «noto personaggio della rete internet, con migliaia di followers sui propri profili social, amato soprattutto dai giovanissimi, grazie anche a comparsate in televisione», è stato trovato in possesso di un'ingente quantità di materiale di natura pedopornografica trovato sui suoi numerosi dispositivi.

L'indagine, diretta dalla Procura di Salerno, è frutto della cooperazione internazionale tra il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma e le Polizie di Paesi esteri. La collaborazione ha consentito di raccogliere e condividere il materiale probatorio relativo alle condotte dell'indagato, perpetrate attraverso contatti con altri soggetti coinvolti, anche stranieri. 

sabato 27 giugno 2020

Poliziotta Sissy Trovato Mazza morta. La testimone: «Sesso tra agenti e detenute: ecco perché è stata uccisa»

«Sissy Trovato Mazza è stata uccisa da una collega per un giro di droga e sesso nel carcere». Queste parole, pronunciate da una detenuta del carcere penitenziario dove lavorava la poliziotta morta a Venezia, sono finite sotto inchiesta dopo che la presunta testimone è stata accusata di calunnia, come riporta il Gazzettino. Il corpo di Maria Teresa Trovato Mazza, detta Sissy, fu trovato in un lago di sangue nell'ascensore dell'ospedale di Venezia il primo novembre del 2016. Un proiettile le aveva oltrepassato il cranio portandola al coma per due anni. L'agente penitenziario, infatti, è morta il 12 gennaio 2019.


Nell'autunno scorso, la Procura aveva chiesto l'archiviazione del caso come suicidio, salvo poi accogliere - mesi più tardi - la deposizione della detenuta rinviata ora a giudizio. La donna ha raccontato di aver raccolto le confidenze di Sissy e che all'origine della sua morte ci sia un giro di droga e sesso all'interno del penitenziario. Sissy aveva fatto delle segnalazioni ai suoi superiori nel tentativo di smascherare il traffico di sostanze stupefacenti e le relazioni sessuali tra agenti e detenute.

La detenuta ha puntato il dito contro una guardia, che avrebbe anche picchiato la vittima in passato. L'agente avrebbe agito su mandato dei vertici del carcere perché Sissy era diventata una presenza scomoda. Il pm Elisabetta Spigarelli ha cercato riscontri a quanto dichiarato dalla detenuta della Giudecca, nel frattempo uscita grazie a permessi premio, ma non ha trovato nulla. La donna sarà ora sottoposta a processo e le verrà chiesto il perché si sia fatta viva ben due anni dopo l'accaduto. 

La detenuta ha raccontato di aver visto la guardia indicata particolarmente scioccata il giorno dell'aggressione a Sissy e di averla sentita mentre diceva a una collega che alla 28enne ci avrebbe pensato lei. La presunta colpevole si sarebbe anche inginocchiata davanti a lei per implorarla di non parlare. Lo scorso gennaio tra le due c'è stato un faccia a faccia nella speranza che la donna confessasse. Le due erano spiate, ma la poliziotta non ha né negato né ammesso le sue colpe. È soltanto scoppiata a piangere. Intanto, il prossimo 23 luglio si deciderà sulla richiesta di archiviazione per suicidio. I genitori di Sissy sperano che le indagini continuino.

Lecco, padre uccide i figli di 12 anni e poi si toglie la vita. L'ultimo sms alla moglie: «Non li rivedrai più». Non accettava la separazione

Due bambini ucciso vicino Lecco, orrore nel comune di Margno con le forze dell'ordine che stamani hanno fatto la macabra scoperta in un condominio. Due gemelli di 12 anni, maschio e femmina, sono stati trovati morti. I due sarebbero stati strangolati dal padre. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Lecco e della stazione territoriale. Sono in corso indagini per stabilire quanto effettivamente accaduto. Il duplice omicidio sarebbe avvenuto in un condominio vicino alla locale funivia montana.


Bambini uccisi, la dinamica. Il padre avrebbe ucciso i due figli, maschio e femmina gemelli di 12 anni, secondo quanto è stato reso noto poco fa, per poi uccidersi, gettandosi dall'altissimo ponte della Vittoria a Maggio di Cremeno (Lecco), luogo poco lontano da dove si è consumato il duplice omicidio. Un viadotto, tra l'altro, tristemente noto in quanto negli anni teatro di innumerevoli suicidi. A trovare i corpi dei figli è stata la madre, giunta dal Milanese disperata dopo aver ricevuto un messaggio dal marito, da cui pare fosse in fase di separazione.

Ultimo sms alla moglie. Ha inviato un sms alla moglie, per informarla che non avrebbe rivisto i figli, il 45enne che si è suicidato dopo aver ucciso i loro due bambini di 12 anni. Il particolare emerge da una prima ricostruzione degli inquirenti che indagano sulla tragedia di Margno, nel Lecchese. Sul luogo del duplice delitto, un condominio in piazzale della Funivia, è arrivato anche il medico legale. I primi accertamenti confermano la morte dei bambini per soffocamento.

I testimoni. «Stanotte ho sentito dei rumori sordi, non capivo. Poi questa mattina presto ho sentito delle urla e sono uscito: ho fatto la rampa di scale e ho visto la madre dei ragazzini che si rotolava disperata. Urlava “non si svegliano, non si svegliano”. Anche gli uomini della Croce rossa piangevano». È la testimonianza di un vicino di casa di Mario Bressi, il 45enne che si è suicidato dopo aver ucciso i due figli a Margno, nel Lecchese. «Conosco bene la famiglia, sono villeggianti da tanto tempo qui a Margno, come noi - aggiunge sconvolto il vicino di casa -. Conosco il nonno, insomma ci conosciamo tutti. I ragazzini ieri sera giocavano felici nel cortile. È tremendo, non posso crederci...».

giovedì 25 giugno 2020

Vittorio Sgarbi insulta alla Camera dei deputati Mara Carfagna e Giusi Bartolozzi: portato via di peso dall'Aula

Momenti davvero concitati alla Camera dei Deputati, durante la discussione sul caos Procure e sul dl Giustizia: Vittorio Sgarbi ha iniziato a insultare ripetutamente la deputata di Forza Italia, Giusi Bartolozzi, e la presidente di turno, Mara Carfagna. Alla fine, Sgarbi è stato espulso dall'Aula ma, rifiutandosi di uscire, è stato portato via di peso.


Vittorio Sgarbi, intervenendo in Aula, aveva chiesto l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulle Procure, ma la situazione è presto degenerata in polemica con altri deputati poco prima del voto sul decreto legge relativo a intercettazioni, scarcerazioni e app Immuni. Nel corso del dibattito, Vittorio Sgarbi se l'è presa con la deputata forzista Giusi Bartolozzi e Mara Carfagna, apostrofate con una lunga serie di insulti: «Vaffanculo, stronza, troia».

A quel punto, Mara Carfagna ha replicato così: «Le sue parole contro di me e contro la collega Bartolozzi sono inaccettabili». La deputata di Forza Italia, già ministra delle Pari Opportunità, ha ordinato l'espulsione di Vittorio Sgarbi dall'aula, ma il deputato e critico d'arte non ha voluto abbandonare l'Emiciclo, sedendosi tra gli scranni di Fratelli d'Italia prima e della Lega poi. Per questo motivo, quattro commessi lo hanno sollevato di peso, due per le gambe e due per le braccia, e lo hanno portato fuori.

mercoledì 24 giugno 2020

Arianna Varone morta a 21 anni in un incidente stradale: choc nel calcio femminile

Arianna Varone è morta a 21 anni, vittima di un tragico incidente stradale. Il mondo del calcio femminile è sotto choc per la scomparsa della giovane centrocampista che ha iniziato la sua carriera a nell'Asd femminile Inter, valorizzandosi poi nel Milan Ladies prima di approdare nel 2017 nella Riozzese, con la quale ha disputato un'ultima stagione da protagonista contribuendo con le sue prestazioni all'ottimo campionato del club rosanero. ​Centrocampista dalle grandi prospettive, mediano dai piedi buoni e all'occorrenza infaticabile recupera palloni. 


Secondo quanto riporta il "Quotidiano Online Alessandria Asti" la giovane calciatrice si sarebbe schiantata con lo scooter contro un camion a Riozzo, in provincia di Milano. Troppo gravi le ferite riportato nello scontro e inutitili i tentativi di rianimarla sul posto. 

La Divisione Calcio Femminile e il presidente Ludovica Mantovani si uniscono al cordoglio dei familiari di Arianna Varone. «Tutto il movimento si stringe attorno alla famiglia, alle compagne di squadra e alla società Riozzese - dichiara Mantovani - piangiamo la prematura scomparsa di una giovanissima ragazza. Lascerà un vuoto incolmabile nella vita delle persone che le volevano bene e che hanno avuto la fortuna di starle accanto. Ciao Arianna».

martedì 23 giugno 2020

Diego Maradona preoccupa i fan: si abbassa i pantaloni e balla, ma non riesce a parlare

Un video che ha suscitato molta delusione e una ancora maggiore preoccupazione tra i fan di Diego Armando Maradona. A 34 anni esatti di distanza dagli storici gol all'Inghilterra nel Mondiale di Messico '86, un filmato dell'ex Pibe de Oro è diventato virale sui social, suscitando una forte apprensione tra tutti i fan dell'ex fuoriclasse del Napoli e della nazionale argentina.


In Argentina, la situazione del coronavirus è di piena emergenza ed è ancora in vigore il lockdown decretato dalle autorità. Nonostante questo, Diego Maradona, attuale allenatore del Gimnasia La Plata, si era riunito in una casa insieme ad alcuni amici e alla sua ex compagna, Veronica Ojeda. I due si concedono un ballo ma a preoccupare non poco è lo stato di salute, fisica e mentale, dell'ex fuoriclasse argentino.

Diego Maradona, infatti, ancora una volta mostra difficoltà a parlare e, durante il ballo del 'Bombón Asesino', si abbassa i pantaloni e le mutande, mostrando le natiche a chi stava girando il video. Anche i più grandi fan di Maradona sono rimasti delusi e preoccupati da quanto immortalato da uno dei presenti alla festa. «È tutto grottesco e terrificante: una volta ci davi gol e felicità, ora proviamo solo vergogna» - si legge tra i commenti sui social - «Questo video dovrebbero vederlo tutti i giovani: quello che è stato il più grande calciatore della storia, oggi è uno straccio umano che non riesce neanche a parlare, dopo tanti anni di consumo di droghe pesanti e alcol».

Emilio Fede arrestato per evasione: «Mi hanno preso al ristorante davanti a tutti, sono terrorizzato»

"Il mio arresto? E’ stata una cosa terrorizzante. Compivo gli anni e da Milano, con i domiciliari finiti, sono partito per trascorrere due giorni con mia moglie. Siamo andati al ristorante a mangiare una pizza io e lei, e li’ sono arrivati i carabinieri, notificandomi gli arresti per il reato di evasione". Questo il racconto all’Adnkronos del giornalista Emilio Fede dell’arresto a Napoli per evasione dai domiciliari.


"Mi viene contestato di essere partito da Milano quando non c’era ancora la firma sui servizi sociali. Sono stato accompagnato in albergo e ora non posso nemmeno affacciarmi alla finestra - dice ancora Fede- Io sono claustrofobico, sono stato operato alle vertebre e non posso camminare da solo, devo essere accompagnato e con il bastone. E’ stato un arresto davanti a tutti, sono terrorizzato, che si possa prendere un essere umano, non Emilio Fede, e arrestarlo cosi’".

Flavio Briatore: «Una petizione per chiedere i danni al governo: hanno distrutto l'Italia»

Flavio Briatore torna ad attaccare il governo Conte II: «Propongo una petizione popolare per chiedere i danni al governo: hanno distrutto l'Italia. Siamo governati da persone tutta teoria e niente pratica, senza nessuna capacità. I peggiori ministri che abbiamo mai avuto».


Intervistato dal quotidiano La Verità, il manager e imprenditore dimostra, ancora una volta, di non apprezzare il governo composto da M5S, Pd e Italia Viva: «Non si rendono conto del disastro. In autunno la gente avrà fame, ci saranno due milioni di disoccupati. È chiaro che ci hanno raccontato palle per settimane: è appurato ormai che soldi non ne arriveranno. Hanno lavato la testa agli italiani, ma per il resto solo elemosine».

«Offrirò un bonus vacanza a tutto il governo: preferisco pagarli per non fare nulla, perché questi come si muovono fanno danni. Adesso dicono: ‘Ripartiamo dal green’ In effetti, grazie a loro, gli italiani sono al verde» - ironizza poi Flavio Briatore - «Gli Stati Generali? Con tutti i problemi che abbiamo, hanno messo su il Grande fratello a Villa Pamphilj. Una specie di festival di Sanremo, con Conte nei panni di Amadeus, mentre la parte comica è stata affidata ai ministri. A cosa è servito?».

Zanardi, il neurochirurgo: «L'ipotesi estrema è che non si risvegli più. Il viso si può ricostruire, il cervello no»


Il momento più delicato per Alex Zanardi, l'ex pilota di Formula 1 e campione paralimpico che lotta tra la vita e la morte dopo il grave incidente di venerdì, deve ancora arrivare e sarà quello del risveglio: che però potrebbe anche non arrivare mai. A spiegarlo in un'intervista al quotidiano Il Giornale è un neurochirurgo, Francesco Di Meco, direttore del Dipartimento di neurochirurgia dell'ospedale Carlo Besta di Milano nonché Ordinario di neurochirurgia all'università Statale di Milano.


Per Zanardi, si parla di due ossa fratturate con affondamento e fracasso facciale. «Di fracassi facciali ne ho visti diversi nella mia carriera, ma si va dal trauma lieve a quello molto complesso che richiede interventi di chirurgia ricostruttivi». Però c'è anche danno cerebrale. «E qui non c'è limite alla sua entità», sostiene Di Meco. Ma al momento non si possono ancora valutare i danni? «Mentre tac o risonanza riescono a far emergere un focolaio emorragico, gli esami diagnostici più sofisticati non sempre riescono a rilevare i cosiddetti microdanni», afferma. 

«Nel cervello - spiega - ci sono diversi moduli di elasticità dei tessuti. L'impatto potrebbe aver provocato danni ai vari livelli fino a coinvolgere il tronco encefalico». In questi casi possono verificarsi «le conseguenze più gravi, che provocano le alterazioni dello stato di coscienza e nella peggiore delle ipotesi causano il coma. É qui che bisogna focalizzare l'attenzione. Il viso può essere ricostruito, ma certe parti profonde del cervello non si possono toccare, nessun chirurgo può intervenire».

Ora Alex ha il cervello 'addormentato', «messo a riposo per dargli il tempo di riprendersi dall'insulto. E quanto succede dopo, purtroppo, è molto variabile: se il trauma non è stato così importante si può anche risolvere, ma possono passare anche settimane», spiega il neurochirurgo. Ma qual è il momento in cui si capisce quanto è grave? «É l'evoluzione clinica che stabilisce la gravità del trauma. Si capirà quando proveranno ad alleggerirlo dai farmaci che attualmente lo tengono addormentato: se tende a risvegliarsi autonomamente significa che migliora». Al contrario «potrebbe essersi prodotto un danno molto importante e potenzialmente permanente nelle parti più profonde del tronco encefalico». «Il cuore può reggere per anni e lui potrebbe non raggiungere mai più lo stato di coscienza. Ma stiamo parlando di ipotesi estreme», conclude.

lunedì 22 giugno 2020

Alex Zanardi, la moglie Daniela Manni in ospedale a Siena: «Non lo lascerò mai solo»

Alex Zanardi sempre grave all'ospedale di Siena dopo il terribile incidente con l'handbike in provincia di Siena. La moglie di Alex, Daniela Manni seguiva il marito in auto, ed è stata lei a prestargli i primi soccorsi. Il Corriere della Sera riporta le sue parole confidate agli amici pronunciate dalla moglie subito dopo l’incidente: “Ma non lo lascio solo”.


Tra i testimoni chiave dello schianto c'è Paolo Bianchini, il titolare dell’azienda vinicola Ciacci-Piccolomini, che si trovava proprio dietro Alex Zanardi, e che ha raccontato: “Sua moglie Daniela è scesa di corsa e si è gettata su di lui. L’ho affiancato con la macchina e un minuto prima dell’incidente mi ha detto di essere l’uomo più felice del mondo per poter pedalare in quel paradiso. Poi ho sentito un botto, lo stridore terribile di una lunga strisciata. Alex era a terra, respirava ancora”.

««Ho portato la vicinanza di Siena alla signora Daniela che mi ha detto che è molto contenta e molto sicura del lavoro che stanno facendo i medici»». Lo ha detto il sindaco di Siena Luigi De Mossi uscito dal policlinico Le Scotte dove ha incontrato la moglie e familiari di Alex Zanardi . «L'atteggiamento della moglie - ha aggiunto - è ovviamente di dolore, ma fermo e consapevole della realtà che va ad affrontare. Ho trovato una persona molto lucida che è qui, consapevole dei rischi ma estremamente dignitosa e rispettosa della vita del marito, della propria famiglia e dei propri sentimenti ». 

IL BOLLETTINO MEDICO
«Le condizioni attuali di stabilità generale ancora non consentono di escludere la possibilità di eventi avversi e pertanto il paziente resta sempre in prognosi riservata». Così il bollettino medico di stamani dell'ospedale di Siena su Alex Zanardi . L'atleta, secondo quanto detto dai medici, «ha trascorso la notte in condizioni di stabilità cardio-respiratoria e metabolica. Le funzioni d'organo sono adeguate. È sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente. Il neuromonitoraggio ha mostrato una certa stabilità ma questo dato va preso con cautela perchè resta grave il quadro neurologico ».

domenica 21 giugno 2020

Bambino autistico sparito da casa, ritrovato nel bosco: i suoi due cani lo hanno seguito e protetto

Prima lo spavento più grande della loro vita, poi la notizia più bella e il massimo sollievo. Hanno passato delle lunghe e terribili ore, i genitori di un bambino di tre anni, affetto da autismo e incapacità di comunicare, che era sparito nel nulla. Il piccolo Marshal Butler, di Ponce de Leon (Florida), è stato ritrovato sano e salvo in un bosco: insieme a lui, a proteggerlo, c'erano infatti i suoi due cani.


I fatti risalgono all'inizio di giugno ma sono stati resi noti dalla polizia e dai familiari solo nei giorni scorsi. Era il 3 giugno quando il bambino, che si trovava in casa, era sparito nel nulla. I genitori, temendo il peggio, avevano subito allertato la polizia ed erano iniziate le ricerche da parte degli agenti e da alcuni vicini di casa della famiglia Butler. A trovare il piccolo Marshal, dopo qualche ora, era stata proprio una donna che vive nello stesso quartiere: lo riporta il New York Post.

Il bambino era stato trovato in un bosco distante quasi due chilometri da casa, in compagnia dei cani di famiglia, Nala e Buckwheat, che lo avevano seguito e protetto nella vegetazione. Lieto fine per la famiglia del bambino, trovato sporco di fango ma in perfetta salute e senza neanche un graffio, anche grazie alla fedeltà dei suoi fratelli a quattro zampe.

sabato 20 giugno 2020

Alex Zanardi, il VIDEO con le immagini dal luogo dell'incidente

Completamente nuda per una campagna pubblicitaria sui social. Lisa Rinna, 56 anni, attrice e personaggio televisivo americano, protagonista di fortunate serie tv come "The Real Housewives di Beverly Hills" e "Melrose Place" ha sorpreso fan e familiari postando una serie di scatti piccanti in cui non indossa nulla se non un paio di occhiali e sfoggia le sue curve super sexy. Sorprese le figlie della star, soprattutto la più piccola, Delilah Belle, 22 anni, che ha commentato: "Ma mamma quando hai fatto questa cosa??" mostrando un certo disappunto.


Meno critica l'altra figlia Amelia Gray che ha scritto: "Mamma sei davvero... hot". Gli scatti fanno parte di una campagna pubblicitaria per i nuovi occhiali da sole Christian Cowan X Le Specs e sono stati realizzati dal fotografo Greg Swales.

Entusiasta e ammirato il marito di Lisa Harry Hamlin, che ha commentato tutto fiero: "Questa è la mia ragazza !!! Anche i colleghi della serie "Real Housewives di Beverly Hills" Kyle Richards, Dorit Kemsley ed Erika Girardi, non hanno potuto fare a meno di commentare ammirati gli scatti: "Per favore vieni "svestita" così alla reunion del cast" ha scherzato Richards.

Il designer Christian Cowan ha postato le stesse foto sul suo profilo Instagram per pubblicizzare la sua nuova linea di occhiali scrivendo: "Che bisogno c'è di indossare altro se si ha un corpo così?". 

martedì 16 giugno 2020

FaceApp ora ti fa cambiare sesso: dai Ferragnez a Jovanotti, tutte le foto dei vip

Qualche mese fa FaceApp aveva avuto un vero e proprio boom di download, con milioni di utenti che sui social condividevano le loro foto “invecchiate”: una moda che iniziò a scemare dopo qualche settimana, ma dopo l’ultimo aggiornamento è tornata in voga per via della nuova opzione disponibile, il cambio di sesso.


Oltre infatti ad invecchiare (o ringiovanire) il proprio viso, la nuova versione della app consente alle donne di diventare uomini, e viceversa. Perciò se una ragazza vuol vedere come sarebbe da uomo, ha varie opzioni da poter usare: può aggiungere la barba, cambiare il taglio di capelli, e anche qualche ruga. A sua volta un uomo può truccarsi o rendere la sua acconciatura più morbida e femminile.

Questo solo nelle opzioni base, perché il ventaglio di possibilità diventa ancora più largo nella versione pro a pagamento. E sui social è boom di condivisioni: su Instagram sono già migliaia le foto postate negli ultimi giorni sotto gli hashtag #faceapp e #faceappchallenge. Compresi tantissimi vip, come Fedez e Chiara Ferragni, Jovanotti, Alessandro Cattelan (e tutta la squadra di Radio Deejay, compresi Nicola Savino e Linus) e i The Jackal. Lo avete fatto anche voi?

Coronavirus in Cina, torna la paura. A Pechino aumentano i contagi: «Situazione estremamente grave»

I contagi di coronavirus spaventano di nuovo Pechino. Nella città ssi sono registrati 27 nuovi contagi portando a 106 il numero dei casi registrati negli ultimi giorni, tanto da far parlare di una situazione «estremamente grave». In un incontro con i giornalisti, il portavoce della municipalità della capitale cinese, Xu Hejian, ha detto che Pechino è impegnata «in una lotta contro il tempo» per fermare il contagio, attraverso «le misure più strette, decisive e determinate».


In totale, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità cinese, in tutto il Paese si registrano 40 nuovi casi di coronavirus, di cui otto importati. Salgono così a 83.221 i contagi in Cina, mentre il numero dei decessi resta fermo a 4.634. Il nuovo focolaio a Pechino sarebbe  partito  nel mercato all’ingrosso di Xinfadi, uno dei più importanti del paese. Olre 10 quartieri della città sono diventati nuovamente zone rosse nel tentativo di arginare il contagio. 

sabato 13 giugno 2020

Chiede il divorzio due giorni dopo il matrimonio: «La sposa in realtà era un uomo»

Un divorzio a tempo di record per un uomo di 31 anni che, dopo essersi sposato, si è reso conto di essere stato ingannato: la donna che aveva sposato, infatti, in realtà era un uomo.


L'incredibile vicenda è avvenuta in Indonesia: è il portale IndoZone a raccontare la storia di Muh, un giovane che si era sposato con la 25enne Mita, salvo poi scoprire di aver detto sì ad un uomo. A indurlo in errore, senza dubbio, è stata la fretta: i due si erano conosciuti su Facebook all'inizio di maggio, per poi iniziare a frequentarsi qualche settimana dopo. «Ci eravamo visti la prima volta per un caffè, non avevo sospettato nulla e iniziavo ad innamorarmi, così abbiamo deciso di sposarci subito», racconta oggi l'uomo.

Neanche gli invitati al matrimonio, celebrato nella città di Kediri, avevano sospettato nulla. I primi problemi sono arrivati durante la prima notte di nozze, quando Mita si era rifiutata di fare sesso con l'uomo che aveva appena sposato. Stesso copione il giorno successivo, ed è proprio in quel momento che, non è chiaro come, il 31enne Muh aveva scoperto di essere stato ingannato. A quel punto, però, Mita aveva fatto perdere le proprie tracce.

Il 31enne si è quindi recato in commissariato per denunciare per truffa l'uomo che inconsapevolmente aveva portato all'altare: il suo vero nome è Adi ed è stato già rintracciato e fermato dalla polizia. Inevitabile anche la richiesta formale di divorzio.

A 70 anni fa sesso con un 28enne, le minacce della famiglia del giovane: «Vogliamo 30mila euro»

Quattro persone, delle quali un minorenne, senza fissa dimora e di etnia rom, sono stati arrestati per estorsione al termine di un'indagine della Squadra Mobile di Venezia, a cui si era rivolto la vittima per fare denuncia.


 I quattro sono stati monitorati dagli agenti, che sono riusciti a documentare, anche attraverso sistemi di videoripresa, il passaggio di denaro di una somma di 3.500 euro, una parte dei 30.000 euro pattuiti con la vittima. A quel punto sono scattati gli arresti in flagranza di reato. I maggiorenni, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, sono stati condotti nel carcere di Venezia. Il minorenne, su disposizione della Procura dei Minori, è stato portato al Centro di Prima Accoglienza di Treviso.

Il tutto è iniziato alcuni mesi fa quando la vittima, un 70enne mestrino, aveva intrattenuto per qualche mese una relazione con un 28enne rom della zona Marghera. Poi non si vedono per tre mesi a causa del lockdown. Quando si è iniziato ad uscire il 28enne si presenta a casa del 70enne con la famiglia, un 16enne, un 50enne e un 40enne, e gli chiedono 30mila euro altrimenti avrebbero informato della relazione la sua famiglia. Fa così denuncia alla polizia e la squadra mobile, li prende durante lo scambio. 

Roma, pestato a 12 anni dalla baby gang: è grave. «Aveva difeso un'amica». L'ombra del cyberbullismo

Picchiato da una baby gang di ragazzi più grandi, solo per aver difeso una ragazza: è l’incubo capitato ad un ragazzo di 12 anni a Roma, che si trova in ospedale ricoverato in gravi condizioni dopo le botte subìte dal branco di giovanissimi. Una vicenda molto grave, come racconta oggi Marco De Risi sul quotidiano Il Messaggero, sulla quale indaga la polizia.


È successo ieri pomeriggio all’Eur, in viale Europa: un passante ha trovato il 12enne esanime a terra, sanguinante dalla bocca e da un orecchio, e ha chiamato polizia e ambulanza. Il giovane è stato portato all’ospedale Bambino Gesù: ne avrà per oltre un mese.

La causa del pestaggio sarebbe la difesa di una ragazza più grande, amica dei ragazzi della baby gang: questi ultimi hanno voluto dargli perciò una lezione per quello interpretato come un affronto. La vittima ha descritto ai poliziotti i suoi aggressori, ma data la gravità delle sue condizioni, scrive Il Messaggero, per formalizzare una denuncia servirà che si riprenda del tutto.

Alla base di tutto, conclude l’articolo, potrebbe esserci un risvolto legato al cyberbullismo: qualcuno della baby gang potrebbe aver condiviso sui social immagini rubate di una ragazza, e sarebbe per questo che il dodicenne sarebbe intervenuto in sua difesa, per poi venire picchiato. Intanto i genitori, al Bambino Gesù al fianco del figlio, sono sconvolti.

Conte ascoltato tre ore dal magistrato: «Non avrebbe avuto senso chiudere solo i comuni di Alzano e Nembro»

«Ai pm ho spiegato tutto per filo e per segno. Sono assolutamente tranquillo…». Lo dice, in un colloquio con il direttore della Stampa, Massimo Giannini, il premier Giuseppe Conte. «Ho chiarito tutto quello che c'era da chiarire - spiega Conte -, ho illustrato tutti i passaggi di quei terribili giorni in cui combattevamo contro un nemico invisibile. Non ho nulla da temere».


«Come ho detto ai magistrati - afferma Conte -, la cronologia dei fatti è chiarissima: alla luce del quadro epidemiologico di cui disponevamo in quella prima settimana di marzo, non avrebbe avuto alcun senso chiudere solo i comuni di Alzano e di Nembro. Il nostro problema, già in quelle ore, era studiare soluzioni drastiche e immediate per tutta l'Italia. Ed è quello che abbiamo fatto. Perché - continua -, c'è una grande differenza tra le scelte che facemmo nei due comuni della bergamasca e quelle che invece prendemmo a Codogno e Vò Euganeo. In questi ultimi due casi eravamo agli inizi della pandemia, e non avevamo ancora alcuna contezza dell'esistenza di altri focolai nel resto del Paese. Viceversa, quando abbiamo affrontato il caso di Alzano e Nembro eravamo già di fronte a un'emergenza nazionale. E l'abbiamo affrontata come tale - sottolinea - , applicando la zona rossa, o arancione, in tutto il territorio italiano».

Alla domanda se teme il pensiero che prima o poi possa scattare anche l'avviso di garanzia, risponde: «Assolutamente no, io non sono ovviamente responsabile delle indagini, ma non mi aspetto alcun avviso di garanzia, né l'ho mai temuto. Come ho già detto più volte, ho la consapevolezza di aver agito in scienza e coscienza, ed ho la serenità di chi ha sempre concordato ogni passo con il Comitato Tecnico Scientifico».

Sugli Stati Generali il premier risponde: «Ma quale passerella! Questi non sono gli Stati generali del presidente Conte, io sarò lì insieme ai miei ministri, non per smania di protagonismo, non per parlare ma per ascoltare. Dobbiamo ricostruire questo Paese», «noi non possiamo accontentarci di tornare come stavamo prima. Questa crisi deve essere l'occasione per dare finalmente il colpo di reni, con le grandi riforme che ci mancano da troppi anni. Stavolta abbiamo le risorse finanziarie per farlo, abbiamo una cornice europea che ce lo consente. È un'occasione che non dobbiamo sprecare».

Il presidente del Consiglio parla anche del centrodestra: «Quando avremo finito gli Stati generali, e avremo fatto una sintesi delle idee per il rilancio, tornerò ad offrire un patto per le riforme a Salvini e Meloni, nella speranza che vogliano lavorare insieme a noi, in uno spirito di coesione nazionale».

Omicidio Luca Sacchi, sul telefono di Anastasiya i messaggi tra la "Dea Anais" e i suoi schiavi: «Sono una padrona pretenziosa»

Nuovi dettagli emersi sull'omicidio di Luca Sacchi, il ragazzo di 24 anni ucciso lo scorso ottobre con un colpo di pistola alla testa a Roma. A tornare a parlare del giallo è stata la trasmissione di Rete 4 "Quarto Grado - Le Storie", che ha mostrato degli screenshot salvati sul telefono di Anastasiya Kylemnyk, fidanzata della vittima e coinvolta nell'inchiesta sull'omicidio.


Le immagini riportano conversazioni tra dei money-slave, uomini disposti a pagare per essere sottomessi da una padrona che si fa chiamare "Dea Anais". La trasmissione mostra anche delle fotografie di una ragazza mascherata e vestita di pelle e calze a rete, mora e provocante, e si chiede se dietro quelle immagini possa esserci la stessa Anastasiya o se la ragazza avesse salvato quei messaggi proprio perché affascinata da quel mondo e dal denaro che vi circolava.

venerdì 12 giugno 2020

Alessandra Mussolini e il pacco Leroy Merlin: «Pupazzo a testa in giù con scritta "fascista di m...", chiesto il risarcimento»

Brutta sorpresa per Alessandra Mussolini nel suo pacco Leroy Merlin. L'ex parlamentare ha ricevuto insulti e minacce su un foglio che recava la scritta "fascista di mer**" e il disegno di un pupazzo a testa in giù. La nipote di Benito Mussolini era andata al centro commerciale Porta di Roma per acquistare alcuni mobili per il suo giardino e aveva chiesto la consegna a casa. Quando ha aperto il pacco ha avuto la sorpresa. È successo il 5 giugno.


Il legale della Mussolini ha raccontato l'episodio a Repubblica spiegando di aver presentato una richiesta di risarcimento a Leroy Merlin per quanto accaduto. «All'interno di una delle scatole - spiega l'avvocato - La mia assistita ha trovato un foglio con la scritta ‘fascista di m…' e un disegno con un pupazzo a testa in giù, un chiaro richiamo ai fatti di piazzale Loreto'».

«Subito dopo - continua - Mussolini è andata a sporgere denuncia ai carabinieri di piazza Bologna e sta procedendo per chiedere un risarcimento a Leroy Merlin per quanto accaduto». Contattata da la Repubblica, l'azienda ha fatto sapere che è dispiaciuta per quanto accaduto: «Condanniamo e ci dissociamo da questo increscioso episodio. Abbiamo già avviato un'indagine interna per ricostruire l’accaduto, individuare gli eventuali responsabili (siano interni o nostri partner) e nel caso applicare provvedimenti disciplinari in merito».

Adriano Pappalardo, il figlio Laerte colpito da malore durante le riprese di uno spot: è in ospedale

Si trovava a Marina di Camerota perché impegnato nelle riprese di uno spot televisivo nel Cilento. Ma per Laerte Pappalardo, attore e figlio del noto cantante Adriano, il relax che stava provando a trascorrere sul lungomare della cittadina Costiera, è durato poco. 


Il 44enne, infatti, intorno alle 22:30 ha accusato un improvviso malore. Sul posto erano presente il padre e alcuni membri dello staff. Immediatamente attivata l'ambulanza del 118 che ha prestato i primi soccorsi all'attore. Successivamente è stato trasferito all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania per accertamenti. Le sue condizioni non sembrano gravi.

Sgarbi attacca la Carfagna: «La mascherina? Ma chi c... sei». Ieri lo scontro alla Camera

Ieri ha fatto il giro del web il video nell'aula di Montecitorio di Mara Carfagna che rimprovera Vittorio Sgarbi per colpa della mascherina: secondo la vicepresidente della Camera, Sgarbi non stava indossando bene la mascherina, e le sue parole sono state al vetriolo. «Onorevole Sgarbi, indossi bene la mascherina. Qui non ci sono 629 imbecilli e una persona intelligente», le parole della deputata, che hanno provocato oggi la reazione scomposta dello stesso Sgarbi, che ha risposto con i suoi soliti toni in un video su Facebook.


«Avrete visto in televisione l’inaudito richiamo, l’arroganza di una vicepresidente della Camera arrivata fortunosamente in quella posizione che con aria da maestrina o da vicepreside mi ha detto di mettermi la mascherina. In quell’ordine, basato sul nulla e sulla sua assoluta ignoranza, sembrerebbe esserci un riferimento al mio stare senza mascherina», dice Sgarbi nel suo video di attacco a Mara Carfagna dopo le polemiche di ieri.

«Invece la mascherina io ce l’avevo, infatti la frase esatta della Carfagna è stata “onorevole Sgarbi, indossi bene la mascherina” e dice, la poveretta, “non sugli occhiali”. Ma chi c… sei, c’è scritto che la devo attaccare alle orecchie? Ignorante», le sue parole. «Questa Carfagna intollerabile, spero di vederla poco e non ho intenzione di salutarla - continua Sgarbi - Mettiti tu le catene alla bocca, come hai già portato», in riferimento a una vecchia foto della vicepresidente della Camera all’epoca in cui faceva la modella e showgirl (foto qui in basso, che Sgarbi stesso mette come anteprima del suo video).

«Lei ha fatto il fenomeno, la prima della classe», continua. «Io la mascherina la porto come voglio ma farei meglio a non portarla, perché fa male, perché il capo della Protezione Civile Borrelli ha detto “io non porto la maschera ma rispetto la distanza”. Alla Camera ci sono 629 balordi che hanno accettato di mascherarsi in modo ridicolo». «Io ce l’avevo - conclude nel suo video - avevo la mascherina della capra per dire quanto è capra la Carfagna».

martedì 9 giugno 2020

Coppia abbandona i gemellini di 16 mesi in casa per farsi una vacanza, uno muore dopo 4 giorni l'altra è gravissima

Lasciano soli i due gemelli di 16 mesi per andarsi a ubriacare insieme. Margarita Yanayeva, 23 anni, e il compagno Alexey, 35 anni, di Vilyuchinsk, in Russia, sono stati arrestati con l'accusa di abbandono di minore dopo aver lasciato soli i gemellini nel loro appartamento.


La coppia ha chiuso la casa ed è partita per un viaggio, senza i loro bambini, lasciandoli però soli e abbandonati a loro stessi. A fare la scoperta choc è stata la nonna dei piccoli che ha chiamato subito i soccorsi: uno dei gemellini purtroppo è morto e l'altra si trova in coma, in gravi condizioni, in ospedale.

La coppia voleva concedersi qualche giorno di relax, una vacanza ad ubriacarsi lontano da tutti. Per giustificare l'assenza dei bambini ai loro amici hanno detto che i piccoli erano in ospedale con il coronavirus, quindi non avrebbero nemmeno potuto vederli nel corso della degenza, secondo la loro versione, come riporta anche il Daily Mail. La nonna si è insospettita perché non sentiva nessuno da giorni e nonostante il blocco tra le regioni si è precipitata a casa. I gemellini erano stati lasciati senza cibo, non erano mai stati cambiati, l'abbandono li ha uccisi in pochi giorni vista la loro tenera età. I genitori ora rischiano fino a 20 anni di carcere.

lunedì 8 giugno 2020

Pakistan, Zohra, domestica a 8 anni, picchiata e uccisa per aver liberato due pappagalli

Zohra, una bambina di otto anni che lavorava  come domestica in Pakistan, è morta malmenata dai suoi datori di lavoro, una coppia benestante di Rawalpindi, in Pakistan. La bambina 4 mesi fa aveva lasciato la città di Kot Addu, nella provincia del Punjab, dove viveva con la sua famiglia molto povera per andare a lavorare in casa della ricca famiglia. Era stata assunta per prendersi cura del loro bambino di un anno.


 Le avevano promesso che in cambio l'avrebbero fatta studiare, alcuni adesso sostengono che la famiglia della piccola è stata truffata. Zorha ha liberato due pappagalli in gabbia, per questo è stata picchiata.  Per alcuni media locali è stato un incidente, la bambina stava dando da mangiare ai pappagalli e questi sono volati via. C'è chi parla di un gesto di sensibilità della piccola. 
Ma la reazione dei datori di lavoro è stata tremenda: l'hanno picchiata e torturata fino a farla morire. Secondo il primo rapporto della polizia, quando i suoi carnefici l'hanno abbandonata in un ospedale i medici hanno fatto di tutto per salvarla, ma la piccola è morta il giorno stesso per le  lesioni al viso, alle mani, sotto la gabbia toracica e alle gambe. Non si esclude che abbia subito anche un'aggressione sessuale. La polizia ha inviato campioni da analizzare per confermare o meno la violenza. La polizia ha arrestato entrambi gli accusati che hanno ammesso di aver torturato la bambina perché si era fatta scappare i loro pappagalli. Gli imputati si trovano ora in custodia cautelare Dai racconti degli imputati emerge che hanno continuato a colpirla a morte nonostante le urla e i pianti di lei, nonostante implorasse pietà.  Su Twitter si è diffuso l'hashtag #JusticeForZohraShah,  in tanti chiedono giustizia per la bambina e hanno diffuso dei disegni per renderle omaggio.

Il virologo Silvestri: «Il virus comparso tra il 6 ottobre e l'11 dicembre. La nuova data cambia tutto»

Altro che fine dicembre o inizio gennaio: il coronavirus potrebbe essere comparso già a ottobre. È una delle conclusioni di un articolo ripreso dal virologo Guido Silvestri nelle sue 'Pillole di ottimismo' sul suo profilo Facebook: «L'origine temporale del virus» Sars-CoV-2 «può essere stimata tra il 6 ottobre e l'11 dicembre 2019, quindi ben prima dei cosiddetti 'primi casi' del mercato di Wuhan di fine dicembre», scrive Silvestri.


A dare questa nuova data è «uno splendido articolo del gruppo di Francois Balloux all'Istituto di Genetica di University College of London», scrive Silvestri. Il lavoro, pubblicato su 'Infection, Genetics and Evolution', si basa su una «complessa analisi di 7.666 sequenze» del nuovo coronavirus, «provenienti da numerosi Paesi di varie aree geografiche e raccolte fino al 20 aprile scorso».

Per lo scienziato italiano, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, «le implicazioni di questa nuova datazione sarebbero enormi». Infatti «si dimostrerebbe quello che molti sospettano da tempo, cioè che i numeri e le curve epidemiologiche di Covid-19 in Cina, fornite il 10 marzo 2020 da Zunyou Wu» alla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (Croi), all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani, «sono sbagliati e probabilmente di molto».

Silvestri ricorda che «sui numeri 'cinesi' si sono basati sia il famoso modello Ferguson/Imperial del 16 marzo 2020 che i tre modelli pubblicati su 'Science' tra aprile e maggio. Modelli che, come sappiamo, formano l'impalcatura scientifico-epidemiologica dell'argomento politico in favore dei 'lockdowns', delle 'travel restrictions' e delle chiusure delle scuole. Non esattamente un dettaglio», chiosa il virologo.

"I MODELLI MATEMATICI HANNO FALLITO" «Oggi è il fatidico 8 giugno. Quello che, se non stavamo attenti, avremmo avuto 151mila malati in terapia intensiva. Invece sono 286. E dopo 34 e 20 giorni dalle 'aperturè di maggio, non c'è alcun segno di quel ritorno della pandemia che certi esperti davano per scontato. Quest'ultimo punto è importante e deve essere ricordato con chiarezza» secondo il virologo Guido Silvestri, che invita a guardare ai numeri per prendere atto del fallimento dei modelli matematici: i dati mostrano che sono stati «inadeguati a prevedere l'andamento reale dell'epidemia», osserva lo scienziato italiano docente negli Usa alla Emory University di Atlanta.

«Senza fare polemiche, perché ognuno fa del suo meglio - precisa nella sua rubrica social 'Pillole di ottimismò - credo sia giusto verso i cittadini italiani, che per mesi hanno compiuto sacrifici durissimi, ammettere questo fatto e promettere che tali modelli non saranno più usati per prendere decisioni politiche, ad esempio per le scuole». Anche il bollettino di ieri conferma infatti che «la ritirata continua: scende il numero totale dei ricoverati in terapia intensiva per Covid-19 in Italia, che sono ormai al 7,0% del valore di picco. Scende anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 5.002 a 4.864, quindi di altre 138 unità), mentre i casi attivi totali scendono da 35.877 a 35.262, quindi di altre 615 unità».

«Prima del 4 maggio», ricorda Silvestri, gli autori dei modelli matematici sugli effetti della fase 2 che si stava pianificando, «basandosi su modelli matematici hanno detto al Paese: 'Sappiate che, non appena si riapre, i casi sicuramente saliranno. Di poco se riapriamo un pò, tantissimo se riapriamo moltò. In altre parole, ci aspettava un disastro. Mentre altri esperti hanno detto: 'Il virus dovrebbe avere andamento stagionale, non c'è motivo di temere una catastrofe estivà». Ebbene, «le cose sono andate come sappiamo».

Anche guardando agli Stati Uniti, le conclusioni dell'esperto restano le stesse. «In molti - scrive - mi chiedono come vanno le cose ad Atlanta e in Georgia. Direi bene, con una situazione sotto controllo e un totale di 51.898 casi e 2.174 morti», di cui ieri «4. La nostra mortalità per 100mila abitanti è 19,7, il che vuol dire la metà di quella riscontrata nel Veneto dell'ottimo Andrea Crisanti (39,9). Insomma, direi che nel nostro piccolo ci siamo difesi piuttosto bene. Interessante notare che in Florida, Stato dal lockdown minimo, la mortalità per 100mila abitanti è ancora più bassa (12,6)». Ecco quindi che «i dati della Georgia e della Florida dimostrano ancora una volta come i modelli epidemiologici, che al contempo postulano un massiccio effetto positivo dei 'lockdowns' e non tengono conto del fattore climatico-stagionale, non spiegano l'andamento della pandemia in modo universalmente valido, e come tali non dovrebbero essere usati per guidare le scelte della politica».

venerdì 5 giugno 2020

Morto a 81 anni l'ex prete che lasciò la chiesa per sposare un giovane 27enne. Il vedovo: «Ho pianto, ma ora mi godo l'eredità»

L'ex prete che aveva lasciato la tonaca per sposare un giovane di quasi 50 anni meno di lui è morto. Philip Clements è morto da solo, a 81 anni, in un ospedale di Bucarest. Da solo perché il suo giovane sposo di 27 anni Florin Marin, per cui aveva lasciato la tonaca e fatto scandalo in tutto il mondo, non era con lui  perché non voleva vederlo soffrire, almeno così ha spiegato.


Clements si era ammalato mentre era a Bucarest ed era stato portato in ospedale. Per giorni il giovane marito si è rifiutato di andarlo a trovare fino a quando non è stato obbligato dallo stesso 80enne. Dopo una serie di analisi è andato in coma ed è morto pochi giorni dopo. Una perdita che però non sembra aver turbato il 27enne che ha dichiarato: «Ho pianto la sua scomparsa, ma due giorni sono sufficienti», ha riportato il Daily Mail, «Philip non avrebbe voluto che soffrissi, ma che fossi felice».

Ora il giovanissimo vedovo ha ammesso che è pronto ad andare avanti e che nel mentre si godrà la consistente eredità lasciata dal marito: 150mila sterline dell’assicurazione sulla vita, una casa da 100mila sterline che l’ex prete gli ha intestato poco prima di morire e una pensione di 2mila sterline al mese.

Rissa violenta sul treno Roma-Lecce: «Ti devi mettere la mascherina». Il video fa il giro dei social

Sta facendo il giro dei social e delle chat nelle ultime ore un video, girato da un passeggero del Frecciarossa Roma-Lecce, di una rissa tra una donna e un giovane uomo a bordo del treno. Un esempio di come, in barba all'«andrà tutto bene» che a molti piaceva ripetere durante il lockdown, la pandemia non ha migliorato esattamente tutti gli italiani. La lite avviene tra una donna campana con la mascherina e un ragazzo pugliese seduto dalla parte opposta del finestrino, che la mascherina invece non la indossa.


Dall'inizio del video, che come sottolinea Open risale al 1 giugno (prima della riapertura delle regioni dunque) si intuisce che il motivo scatenante della discussione non è tanto la mascherina tenuta attaccata al polso dal giovane, ma un'abitudine fastidiosa a bordo dei treni anche pre-Covid: parlare al telefono ad alta voce. “Ti devi mettere la mascherina”, gli intima lei. “Sto parlando al telefono”, risponde lui. “Non me ne frega un c… che stai parlando al telefono, ci sono delle regole, ti devi mettere la mascherina. Mettiti la mascherina, mettiti la mascherina, mi hai rotto i c…”. Lui tenta di ribattere, ma la mascherina proprio non la mette. “Va indossata, altrimenti te ne vai aff… in macchina”, insiste lei.

Il giovane, noncurante né dell’obbligo di indossarla, né dell’opportunità di farlo data la vicinanza con altri passeggeri, insiste: “Senti, tu sei una donna…”. Frase che peggiora la situazione, perché la signora si alza in piedi e perde la pazienza: “Non sono una donna, io ti faccio andare in ospedale, ti ammazzo, ti impalo nella Salerno-Reggio Calabria”. A quel punto i due arrivano a contatto, lei si avvicina pericolosamente e finisce anche per toglierla lei la mascherina, lui allunga la mano per allontanarla, lei lo accusa di averle “messo le mani addosso”.

Dopo quasi due minuti di lite, la signora continua a insistere: "Ti devi mettere la mascherina, punto e basta". Ma il giovane non sembra reagire a quella richiesta, che continua a non rispettare, nel sostanziale silenzio degli altri passeggeri, che invece si godono la scena o, come chi impugna il cellulare, la filmano. C'è da chiedersi se non sarebbe stato più semplice se oltre alla signora anche gli altri vicini di sedile gli avessero chiesto con gentilezza di indossare la mascherina (che come ricordiamo, a bordo dei treni è obbligatoria): ma in questa fase 2 poi diventata fase 3, il buon senso e la prudenza hanno lasciato spazio alla maleducazione.

mercoledì 3 giugno 2020

Denuncia la scomparsa del figlio di 2 anni, ma poche ore dopo viene arrestata: «Lo ha ucciso e nascosto nell'immondizia»

Il figlio viene trovato senza vita in un cassonetto e la mamma viene arrestata. Laura Sanchez, del Texas, aveva denunciato la scomparsa del figlio di 2 anni dicendo alla polizia di averlo smarrito nel parco, ma secondo gli agenti lo avrebbe ucciso, occultando il cadavere e cercando di depistare le indagini.


Il corpo del piccolo è stato trovato poche ore dopo la denuncia della scomparsa in un cassonetto vicino alla chiesa non distante dalla casa della donna. La mamma aveva detto ai poliziotti di essere andata al parco con il figlio e di averlo smarrito, così ha lanciato subito l'allarme.
Secondo quanto riporta la stampa locale però gli agenti hanno arrestato la donna sospettando che sia coinvolta nel delitto del figlio. Non sono ancora note le cause del decesso.

lunedì 1 giugno 2020

Coronavirus, la profezia di due studiosi nel 1991: «Nel 2020 ci sarà una crisi, ecco chi ci salverà»

Coronavirus, la profezia di due studiosi nel 1991: «Nel 2020 ci sarà una crisi, ecco chi ci salverà»
«Nel 2020 ci sarà una grande crisi». Parola di William Strauss e Neil Howe, due studiosi le cui opinioni hanno influenzato leader come Bill Clinton e Al Gore. Sembra che avessero profetizzato quanto sta accadendo quest'anno con il coronavirus ben 29 anni fa. Non si parla di pandemia, ma le parole pronunciate nel 1991 fanno effetto. Per loro «la crisi del 2020 sarebbe stata paragonabile alle altre grandi prove sostenute dai nostri antenati» e avrebbe rappresentato «il prossimo grande punto cardine della storia».


Tra le ipotesi del libro scritto a quattro mani e intitolato "Generazioni" c'era un disastro ambientale, una minaccia nuclerare o una disfatta economica. La teoria alla base della profezia, riemersa grazie al New York Times, fa fede sull'andamento ciclico della storia degli Stati Uniti: ogni 80 anni succede qualcosa di importante. Strauss è morto ormai da 13 anni, mentre Howe è vivo e può constatare la teoria. Una crisi che non sta avendo effetti solo sull'America, ma su tutto il mondo. 

Howe si è sbilanciato anche sulla classe politica in grado di guidare gli Stati Uniti fuori dall'impasse. L'attuale classe dirigente dovrà essere rimpiazzata da una nuova composta da giovani nati poco prima dell'inizio del nuovo millennio. Ci sono anche i nomi di Alexandria Ocasio-Cortez, 30 anni, Pete Buttigieg, 38 anni, e il senatore Josh Hawley del Missouri, 40 anni. I politici della vecchia generazione hanno sottovalutato il coronavirus e le conseguenze dei cambiamenti climatici facilitando l'arrivo della pandemia. Se il 'nuovo' New Deal si avverasse i repubblicani attualmente al potere sarebbero messi fuori gioco.

martedì 26 maggio 2020

Joseph Perfection, morto il calciatore della Roma Primavera. Stroncato da un infarto a 21 anni


Joseph Perfection, morto il calciatore della Roma Primavera. Stroncato da un infarto a 21 anni
Joseph Perfection, il giovane immigrato che ha militato nella Roma Primavera di Alberto De Rossi, è morto nella notte. Stroncato da un infarto a soli 21 anni. Come scrive Gianluca Lengua sul Messaggero, il giovane talento camerunese è scomparso nella notte a Roma a causa di un arresto cardiaco.


Arrivato in Italia con la promessa di una carriera da calciatore, Joseph perfection fu poi abbandonato dal sedicente agente alla stazione Termini. Da lì, ha cominciato a giocare nella squadra del Liberi Nantes, composta da giocatori rifugiati e richiedenti asilo politico. Proprio in una partita amichevole contro i giallorossi furono notate le sue qualità e la Roma lo portò a Trigoria nel 2015 per riuscire a tesserarlo solo al compimento dei 18 anni, il 1 settembre 2016. La sua carriera è poi continuata al Vicenza e al Cluji. 

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