giovedì 5 dicembre 2013

Greta, morta a 16 anni per peritonite: "Chirurgo condannato a un anno"



Una sentenza che ha lasciato l'amaro in bocca ai familiari di Greta Pavarini, la studentessa 16enne di Novellara (Reggio Emilia), deceduta a seguito di un'operazione per peritonite.   È stato condannato a un anno Mario Franzini, l'ex primario di Chirurgia dell'ospedale di Guastalla (Reggio Emilia) accusato di aver provocato la morte di Greta.  Assolti per non aver commesso il fatto gli altri cinque medici imputati, Antonio Lucchini, Colombano De Cesare, Rosario Faraci, Maura Bianchi e Maria Elena Manferdini, difesi dagli avvocati Franco Mazza, Giuseppe Coliva e Paolo Veneziani.  La famiglia, che si è costituita parte civile con l'avvocato Vera Sala, avrà diritto a un risarcimento del danno da quantificarsi in sede civile. Secondo l'accusa la morte della ragazzina sarebbe stata provocata non tanto dall'operazione chirurgica ritardata - motivo dell'assoluzione degli altri medici - quando da un mancato controllo del posizionamento della punta di un catetere che avrebbe permesso di evitare le lesioni fatali all'atrio del cuore. Controllo che sarebbe spettato all'ex primario.

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