martedì 26 maggio 2020

Joseph Perfection, morto il calciatore della Roma Primavera. Stroncato da un infarto a 21 anni


Joseph Perfection, morto il calciatore della Roma Primavera. Stroncato da un infarto a 21 anni
Joseph Perfection, il giovane immigrato che ha militato nella Roma Primavera di Alberto De Rossi, è morto nella notte. Stroncato da un infarto a soli 21 anni. Come scrive Gianluca Lengua sul Messaggero, il giovane talento camerunese è scomparso nella notte a Roma a causa di un arresto cardiaco.


Arrivato in Italia con la promessa di una carriera da calciatore, Joseph perfection fu poi abbandonato dal sedicente agente alla stazione Termini. Da lì, ha cominciato a giocare nella squadra del Liberi Nantes, composta da giocatori rifugiati e richiedenti asilo politico. Proprio in una partita amichevole contro i giallorossi furono notate le sue qualità e la Roma lo portò a Trigoria nel 2015 per riuscire a tesserarlo solo al compimento dei 18 anni, il 1 settembre 2016. La sua carriera è poi continuata al Vicenza e al Cluji. 

sabato 23 maggio 2020

Il Principe Harry ai ferri corti con Carlo: l’affronto al padre che nessuno immaginava


A Los Angeles insieme a Meghan e al piccolo Archie e prima ancora in Canada, il Principe Harry ha lasciato la Royal Family per costruirsi il suo nido lontano dalle regole, dagli obblighi e dalle responsabilità monarchiche: il secondogenito del futuro erede al trono è stato dipinto nei giorni scorsi come afflitto da una profonda nostalgia verso la sua Inghilterra e il mondo a cui apparteneva prima del divorzio reale: triste, sconsolato, senza un vero lavoro e lontano dai suoi affetti, la stampa aveva bollato la scelta di fuggire a Los Angeles come frettolosa e sbagliatissima, dando gran parte della colpa a Meghan Markle.


Eppure è proprio grazie alla moglie che Harry ha ritrovato la sua dimensione lasciando dietro di sé conflitti irrisolti con il padre Carlo. L’equilibrio emotivo del fratello di William sembra nuovamente centrato: ad appoggiarlo un “nuovo padre” a cui sarebbe indissolubilmente legato già dal Canada. Ecco chi è la figura misteriosa.

mercoledì 20 maggio 2020

Firenze, pubblica le foto intime dell'ex fidanzata 17enne su un sito di escort per vendetta: era stato lasciato

Pubblica le foto intime dell'ex fidanzata minorenne su siti di escort. L'orribile vicenda è capitata a Firenze dove un ragazzo di 21 anni, che non riusciva ad accettare la fine della sua storia con una 17enne, si è vendicato pubblicando molte foto hard, almeno una decina, dell'adolescente su alcuni siti di escort e prostitute, allengando anche il numero di telefono cellulare della vittima.


La ragazza, subissata di chiamate e sconvolta per l'accaduto, ha deciso di sporgere denuncia e la Polizia postale, su ordine del giudice, ha rintracciato ed arrestato l'ex fidanzato. Le accuse a carico del 21enne sono stalking, revenge porn, sostituzione di persone e diffamazione.

Franca, lavoratrice disabile: «Mi hanno negato il bonus di 600 euro, ma l'invalidità non può essere un benefit»

Franca Borin, 48enne vicentina, è una dei tanti lavoratori disabili italiani che, di fronte alla crisi economica scaturita dall'emergenza coronavirus, si è vista negare il bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia. Il motivo del 'mancato diritto', come spiega la diretta interessata, è proprio il certificato che attesta la sua invalidità: «Eppure la disabilità non può essere considerata un benefit».


Franca Borin, madre di quattro figli e paraplegica da 23 anni in seguito ad un incidente stradale, lavora come venditrice online per un'azienda che produce integratori. Il suo lavoro, dall'inizio del lockdown, è andato avanti ma ovviamente niente è stato come prima. «Noi siamo pagati a provvigione tramite fattura: sono iscritta alla gestione separata Inps perché ho la partita Iva e fino a qualche tempo fa lavoravo anche come dipendente a tempo determinato, poi mi è rimasto solo quest'impiego» - spiega la donna a Leggo - «Se non vendiamo, non guadagniamo: io personalmente negli ultimi mesi ho avuto solo alcuni riordini ma nessun nuovo cliente, dal momento che le persone non spendono soldi in un simile momento di crisi».

Franca Borin, nota sui social come 'Zia Franca', ovviamente non ha una capacità lavorativa al 100% ma vuole essere la voce di tante persone nella sua stessa situazione: «Vorrei che questa cosa venisse alla ribalta: non sono l'unica disabile esclusa, lo sono tutti coloro che percepiscono l'assegno ordinario di invalidità. Per riceverlo, si devono avere almeno cinque anni di contributi versati negli ultimi tre: io, come tante altre persone, rispondo a questi requisiti e ricevo 340 euro di indennità lorda, non netta. Questo stesso criterio però mi impedisce di ricevere bonus e sussidi di disoccupazione: a luglio ho cessato un rapporto di lavoro dipendente ma mi hanno negato la disoccupazione. Mi hanno riconosciuto una parziale capacità lavorativa e dovrei scegliere tra l'invalidità e altri sussidi, compresi disoccupazione e bonus del Cura Italia. Col nuovo decreto Rilancio potrei farmi rientrare tra gli aventi diritto, ma non ne ho la certezza e ovviamente non si tratta di misure retroattive, quindi ho già perso ciò che ritengo mi spettasse negli scorsi mesi. Inoltre, prima di un adeguamento da parte dell'Inps ho paura di dover aspettare mesi».

«Le persone con disabilità non sono solo persone non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza totale. Io non sono in questa condizione, ho scelto di lavorare per mantenere la mia famiglia e non voglio vivere di sussidi a spese dello Stato» - spiega ancora Franca Borin - «Tante persone normodotate magari percepiscono il reddito di cittadinanza e poi lavorano in nero per arrotondare: io non posso farlo, se lo Stato mi dà la possibilità di aprire la partita Iva e pagare le tasse, ho diritto ad avere il bonus».

sabato 16 maggio 2020

Nonni legano il nipotino in un capanno e lo lasciano fuori casa per due settimane: «Ha preso il cibo di nascosto»


Hanno legato mani e piedi il nipotino di 6 anni e lo hanno tenuto chiuso fuori casa per due settimane. La 53enne Esmeralda Lira, e il suo compagno, il 64enne Jose Balderas sono stati arrestati dopo aver punito in modo choc il loro nipotino reo di aver preso dalla dispensa del cibo senza chiedere il permesso.


I fatti si sono svolti in un sobborgo di Dallas, nella casa in cui il bambino viveva insieme ai suoi 3 fratelli che erano stati affidati ai nonni. Gli agenti hanno fatto irruzione nell'appartamento dopo una serie di segnalazioni che denunciavano maltrattamenti su minori, ma non avrebbero mai pensato di trovare davanti ai loro occhi una scena simile.  Il piccolo di 6 anni si trovava nel capanno, con le mani legate  con un laccio. Sporco e affamato il bimbo era lì da due settimane.

Dopo l'arrivo degli agenti il piccolo ha raccontato lui stesso quello che era successo, spiegando di essere stato messo lì dai nonni come punizione per aver rubato del cibo. Il piccolo ha poi spiegato di aver subito anche altre violenze in passato: gli è stata spruzzata addosso acqua gelata, è stato costretto a afre i bisogni in un sacchetto di plastica e ha poi aggiunto di essere stato legato altre volte nel capanno. Lui, la sorellina di 7 anni e il fratello più piccolo di 3 sono stati affidati ai servizi sociali. 

giovedì 14 maggio 2020

Calciatore turco soffoca il figlio di 5 anni affetto da coronavirus: «Non l'ho mai amato»

Ha soffocato il figlio di 5 anni affetto da coronavirus con un cuscino perché non lo amava. Questa è stata la confessione choc del calciatore Cevher Toktaş, 32 anni, si era autodenunciato alla polizia lo scorso 4 maggio, dopo aver ucciso il piccolo Karim 11 giorni prima.


Il calciatore ha detto alle forze dell'ordine quello che era successo ammettendo di non aver mai amato il bambino nonostante fosse suo figlio. Quando è successo, padre e figlio erano in quarantena nell’ospedale pediatrico di Bursa, in Turchia. Dopo averlo soffocato con il cuscino il 32enne ha chiamato i dottori dicendo loro che il piccolo aveva avuto una crisi respiratoria. Per i medici non c'era più nulla da fare e viste le condizioni in cui si trovava il bambino nessuno ha avuto alcun sospetto.

Dopo 11 giorni però il calciatore ha confessato, spiegando di aver tenuto il cuscino sulla faccia del bambino per almeno un'ora. Per diverso tempo ha fatto finta di non pensarci, poi una volta a casa, con la moglie distrutta, ha ammesso di non aver retto il peso dei rimorsi e ha parlato. Secondo gli espeti a spingerlo al folle gesto sarebbe stato un forte esaurimento nervoso che lo aveva colpito. Stando a quello che riporta la stampa locale il calciatore ha ammesso di non avere alcun problema con l'altro figlio, né con la moglie, semplicemente non ha mai sentito di amare il bambino. L'uomo ora rischia l'ergastolo. 

Coronavirus, imprenditrice agricola assume i baristi rimasti senza lavoro

Dai bar e i ristoranti alla produzione di fragole sostenibili. Sei ragazzi della provincia di Rovigo, rimasti senza lavoro per l'emergenza Coronavirus, sono stati assunti da una giovane imprenditrice di Crespino, Sofia Michieli, 24 anni, che nel 2018 ha aperto una serra high tech che permette di duplicare la produzione di fragole rispetto ai metodi tradizionali. La sua è una delle storie raccontate dall'iniziativa #AgrifoodXRipartire del segretariato italiano di Prima (Santa Chiara Lab - Università di Siena). Sofia stava per iniziare la seconda primavera di raccolta, con la coltivazione fuori suolo con canaline mobili up and down che era entrata a regime, quando l'epidemia ha bloccato l'Italia e reso, tra l'altro, imprevedibile il prezzo delle fragole.


«Abbiamo avuto una grande richiesta di lavoro da parte di chi era rimasto a casa nella ristorazione e nei bar e abbiamo deciso di assumere altre sei persone per la stagione, oltre alle sei che avevamo già», racconta Sofia all'Ansa. «Non avevano assolutamente esperienza, - dice - gli abbiamo insegnato noi». L'impatto del Covid sui conti è ancora tutto da valutare, «potremo farlo solo a giugno, alla fine della raccolta, perché le operazioni finore le abbiamo svolte allo stesso ritmo, come se non ci fosse stato il virus. Il risultato sarà legato ai prezzi, che sono molto oscillatori con picchi in discesa e repentini picchi in salita», spiega l'imprenditrice, che ha vinto nel 2019 il Premio Smau per l'innovazione. La produzione della sua serra di 6 mila metri quadri ha un valore teorico di 100 mila euro, ma con questi prezzi potrebbe fatturare il doppio o la metà, è «del tutto imprevedibile». Così è difficile programmare il futuro.

«Eravamo sicuri di spendere nella lotta integrata per la protezione delle piante, abbinando, all'uso di mezzi chimici, il lancio di insetti utili antagonisti naturali, ma abbiamo rimandato al prossimo anno», spiega Sofia che, per aumentare la sostenibilità della produzione, mira anche a realizzare un ciclo chiuso di irrigazione e a produrre marmellate per ridurre gli sprechi. La serra, con il sistema Up and down, già consente di dimezzare l'uso di suolo, ridurre il consumo di acqua e rendere il lavoro meno pesante, grazie alla possibilità di operare in piedi, e rappresenta una protezione dai cambiamenti climatici. «Il tempo è sempre più impazzito, tra siccità per quattro mesi e poi bombe d'acqua che vanno a deteriorare il prodotto, la serra - conclude Sofia - ci offre anche la possibilità di avere un prodotto più sicuro».

Beppe Grillo con la mascherina a dicembre: «Sapeva già del Covid». Il centrodestra attacca al Senato

In questi tempi di emergenza coronavirus, le teorie del complotto sono sempre dietro l'angolo: l'ultimo attacco riguarda stavolta il Movimento 5 Stelle e il suo fondatore Beppe Grillo, che secondo alcuni esponenti di opposizione «già a dicembre sapeva» dell'epidemia in corso. La prova sarebbe nel fatto che Grillo, in un incontro al Senato cinque mesi fa, indossava una mascherina: «Sono un antiemorragico», spiegò ai giornalisti all'epoca.


Il video dell'ex comico con la mascherina era già stato rilanciato, con tanto di didascalia «chissà come mai...» dall'account Twitter della sezione lombarda della Lega lo scorso 3 maggio: ieri al Senato è stata depositata una interrogazione firmata da diversi parlamentari di opposizione, tra cui l’ex presidente del Senato Schifani e l’ex ministro Gasparri. L’interrogazione, rivolta ai ministri dell’Interno Lamorgese e degli Esteri Di Maio, parla esplicitamente dell’episodio di Grillo e dei suoi incontri a fine novembre con l’ambasciatore cinese a Roma.

mercoledì 13 maggio 2020

Adriana Volpe, auto esplode sotto la sua casa ai Parioli: lei filma tutto

«Si è incendiata una macchina», comincia così il racconto su Instagram di Adriana Volpe che, in versione reporter, ha documentato un fatto avvenuto sotto casa sua ai Parioli, a Roma. Un'auto completamente avvolta dalle fiamme sotto la sua finestra. «Sotto casa una macchina è esplosa e ha preso fuoco», racconta la showgirl.


Poco dopo sono arrivati i vigili del fuoco che hanno domato l'incendio. Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio ma non sono ancora chiari i contorni della vicenda e le cause che hanno portato all'esplosione del veicolo. 

martedì 12 maggio 2020

Mara Venier, il retroscena: «Sono andata in onda a Domenica In ma ero preoccupata per la polmonite di mio marito»

«Mio marito ha avuto una polmonite molto grave, ero distrutta ma l’ha superata», confessa Mara Venier. La conduttrice di "Domenica In" ha spiegato in un'intervista a Libero di essere andata in onda nonostante le preoccupazioni per la salute del marito Nicola Carraro. Racconta tutto ora che il peggio è passato, ma ammette le difficoltà affrontate nel mese di dicembre. La pandemia da coronavirus avrebbe sconvolto l'Italia due mesi dopo.


«Ha cominciato con febbre, poi è andato in ospedale. Il professore del Gemelli ha visto la lastra, ha detto che era grave. Facevo 'Domenica In' ed ero distrutta. Ma lui ce l’ha fatta, l’ ha superata». Il compagno si trovava a Santo Domingo e il dubbio che abbia contratto il Covid-19 è arrivato solo in seguito: «È tornato a Roma prima di Natale e siamo andati al Gemelli, ma adesso, con il senno di poi, penso: non è che ha avuto il coronavirus?».

Mara Venier ha continuato ad andare in onda anche durante il lockdown, quando molte trasmissioni Rai sono state sospese. Lo stop è durato solo una settimana: «Quella famosa in cui è scoppiato tutto. Il vice ministro Sileri era risultato positivo, dovevo averlo ospite, mi sono molto spaventata. Avevo tredici persone in studio. Da quella giornata gli ospiti in studio non ci sarebbero più stati. Ho pensato sinceramente di fermarmi. Poi, parlando, con il direttore di rete Coletta e il direttore generale Salini, ho cambiato idea. Mi hanno dato la forza di tornare. Ero molto spaventata per me, faccio parte dell' età a rischio».

Riprendere con lo studio vuoto e le videochiamate non è stato semplice a livello emotivo: «Ho fatto una puntata sugli abbracci che ha fatto piangere mezza Italia. Ogni due per tre mi si stringeva un nodo in gola e mi veniva da singhiozzare. Non era la difficoltà di non avere più gli ospiti e l'orchestra. Sull'improvvisazione sono forte, è cosa mia. Era la paura. Lo choc». Intanto, da Viale Mazzini sembra confermata la durata del programma fino al 28 giugno.

«Silvia Romano è tornata con un orologio d'oro al polso»: perché è una fake news

Silvia Romano è tornata in Italia da due giorni ma non si placa l’inciviltà dei social che l’ha accolta dopo la sua liberazione. Non bastassero le polemiche sull’eventuale riscatto pagato ai suoi sequestratori di Al Shabaab, le voci (false) sulla sua gravidanza e i commenti (terribili) sulla sua conversione, c’è chi si è inventato addirittura che al suo polso all’arrivo in aeroporto ci fosse un orologio di lusso.


Già, perché non contenti degli insulti e delle minacce nei confronti di Silvia (che hanno portato l’antiterrorismo ad aprire un’indagine per minacce aggravate, e le autorità a valutare l’ipotesi di una scorta per proteggerla), il meraviglioso popolo degli internauti ha tirato fuori una chicca: Silvia Romano al suo polso aveva un Rolex Lady Oro, con il cinturino «in pelle di coccodrillo». Ovviamente tutto falso, inventato da chi ha bisogno quotidianamente di inventare calunnie contro il nemico del giorno, che da domenica è la giovane volontaria rapita da Al Shabaab e liberata dopo 18 mesi di prigionia. Colpevole di essere tornata in Italia viva, libera e convertita alla religione che più le aggrada.

La prova che quella dell'orologio è una fake news è semplice, come spiega il sito di debunking Bufale.net: Silvia indossa un orologio col quadrante rettangolare, e il Rolex Lady Oro non ha il quadrante rettangolare. Chi si indigna e condivide acriticamente questo tipo di bufale, non ascolta e non ascolterà le spiegazioni di chi gli dimostra che è tutto falso: d’altronde come stupirsi, dal momento che milioni di italiani sono ancora convinti che i migranti intaschino dallo Stato 35 euro al giorno?

Calabrone gigante asiatico punge e uccide un uomo di 54 anni in Spagna

Calabrone gigante asiatico punge e uccide un uomo in Spagna. E' il primo caso in Europa.
Un uomo in Spagna è morto dopo essere stato punto da un calabrone killer, arrivato negli Usa dall'Asia e per la prima volta avvistato in Europa. I media locali rivelano che l'uomo è stato punto dal calabrone nel sopracciglio, mentre cercava di difendere un nido di vespe vicino a un alveare di sua proprietà. La vittima è un uomo di 54 anni che viveva a Villestro, in Galizia nel nord della Spagna.


I calabroni killer, una specie di insetti mortali provenienti dall'Asia sono stati inizialmente avvistati a Washington negli Stati Uniti una settimana fa. Questi insetti misurano due centimetri di lunghezza e hanno la capacità di spazzare via le colonie di api in poche ore.

Secondo un rapporto del New York Times , questi calabroni uccidono fino a 50 persone all'anno in Giappone, e per la prima volta hanno raggiunto gli Stati Uniti e adesso l'Europa. Gli esperti ritengono che l'arrivo di calabroni killer potrebbe avere un impatto drastico sulla popolazione di insetti nel paese, influenzando così l'intero settore agricolo.

La notizia della morte dell'uomo di 54 anni in Spagna è stata riportata con grande enfasi anche dai media americani, visto che il calabrone killer era stato proprio avvistato per la prima volta negli Stati Uniti.

Razzo cinese in caduta libera sulla Terra: è allerta in tre continenti per la pioggia di frammenti

Un frammento del razzo vettore cinese Lunga Marcia 5B, lanciato lo scorso 5 maggio, così come previsto dagli esperti, sta rientrando sulla Terra in modo incontrollato.


 Luciano Anselmo, esperto di detriti spaziali del Cnr, sottolinea che il relitto dovrebbe cadere a breve in una ampia fetta della Terra compresa in tre continenti tra Australia, Africa e Stati Uniti, mentre l'Europa e l'Italia sarebbero al sicuro. «È molto probabile che i detriti finiscano nell'oceano, mentre la possibilità che causi vittime è milioni di volte inferiori a quella del coronavirus».

Silvia Romano, ipotesi scorta per gli insulti: aperta inchiesta per minacce aggravate

Dopo un anno e mezzo di prigionia tra Kenya e Somalia, Silvia Romano, tornata libera in Italia, potrebbe essere messa sotto tutela dalle forze dell'ordine. Secondo quanto riportano alcuni quotidiani infatti si sta valutando l'ipotesi di proteggere la 25enne milanese dopo gli insulti social e le frasi minacciose rivolte contro di lei dopo la sua liberazione e il suo ritorno a casa.


Intanto il responsabile dell'antiterrorismo di Milano Albero Nobili ha aperto un'indagine sulle minacce social: l'ipotesi contro ignoti è di minacce aggravate.

C'è un frequente passaggio di auto delle forze dell'ordine lungo la via del quartiere Casoretto di Milano in cui abita la giovane: a differenza di ieri non c'è il presidio fisso di auto di polizia e carabinieri, ma le pattuglie rallentano passando davanti al palazzo. È alzata la tapparella della finestra al secondo piano da cui Silvia Romano si è affacciata ieri per ringraziare la folla di persone che la attendeva. Sul portone del condominio sono ancora incollati i cartelli con i messaggi di bentornato per la giovane cooperante.

venerdì 8 maggio 2020

Chi l'ha Visto, uccide la moglie a morsi ma esce dal carcere: «Ai domiciliari senza braccialetto perché c'è il coronavirus»

Eleonora Perraro, 43 anni di Rovereto, è stata trovata in un lago di sangue lo scorso settembre. È stata uccisa a morsi e per il suo omicidio è finito in carcere il marito Marco Manfrini. A Chi l'ha Visto? la disperazione della mamma e della sorella dopo che all'uomo è stato concesso di uscire dal carcere e di finire ai domiciliari senza braccialetto. Il giudice lo avrebbe escluso perché c'è l'emergenza coronavirus e di conseguenza non c'è pericolo che si allontani.


Un provvedimento che getta nello sconforto e nella paura i familiari della donna. «Lui è pericoloso», sottolinea la mamma. Già in precedenza aveva fatto del male a Eleonora, che aveva nascosto occhi neri e finto di essere stata vittima di incidenti. I due si erano conosciuti e dopo pochi mesi avevano deciso di sposarsi. Tutto andava bene e Marco la faceva sentire viva, ma subito dopo il matrimonio iniziano i problemi perché mancano i soldi. Entrambi avevano una pensione di invalidità. Marco non voleva lavorare e pretendeva che fosse lei ad arrotondare. Nessuno poteva immaginare che la situazione sarebbe degenerata così. «Mia sorella è stata torturata, seviziata, cannibalizzata. Lui non ha mai confessato l'omicidio e dice di non ricordare nulla».

«Il presunto uxoricida è stato rilasciato dal carcere e gli sono stati concessi gli arresti domiciliari per motivi di salute legati alla tremenda piaga del Covid-19. - ha scritto in una lettera la madre - Non è infetto. Sia chiaro. Non è in pericolo di vita. Non è in una terapia intensiva attaccato ad una macchina che lo aiuta a respirare. No. È a casa sua senza alcun dispositivo di tracciamento. Con la concreta possibilità che possa andarsene dove vuole. Ho paura perché è una persona molto pericolosa, voglio ancora credere che ci sia la giustizia».

Selvaggia Lucarelli, polemica su Jole Santelli: senza mascherina, tossisce su microfono e lo passa

Per prevenire il contagio da coronavirus bisogna lavarsi spesso le mani, coprire naso e bocca, starnutire e tossire nella piega del gomito. Queste raccomandazioni le conosciamo bene e gli esperti le ripetono fin dall’inizio della pandemia. Eppure c’è chi sembra incredibilmente dimenticarsene, come la presidente della Regione Calabria.


 Jole Santelli, durante una conferenza stampa, ha tossito nella mano senza mascherina. Poi con quella mano ha passato il microfono alla persona al suo fianco che lo ha passato a un’altra. Il video di quel momento è divenuto virale sui social sollevando un vespaio di polemiche. Particolarmente critica anche Selvaggia Lucarelli che ha condiviso la clip su Twitter: “Manca solo lo starnuto sulla prima fila”. Insomma, la governatrice calabrese ha perso un’occasione per dare il buon esempio.

giovedì 7 maggio 2020

Napoli, infermiera stuprata in centro: «Una donna ha visto ma non ha fatto niente». Arrestato un senegalese

Un’infermiera di 48 anni, incinta, è stata violentata domenica pomeriggio in un parcheggio nel centro di Napoli: una violenza orribile, avvenuta al Metropark, accanto alla stazione ferroviaria di Napoli centrale. Per lo stupro, avvenuto nell’ultimo giorno del lockdown, questa mattina un giovane senegalese è finito in manette.


La vittima ha raccontato il suo incubo in una lunga intervista a Repubblica: secondo la sua versione dei fatti, attualmente al vaglio degli inquirenti, la 48enne aveva finito il suo turno nel reparto di psichiatria di una struttura pubblica quando è andata a prendere il bus per Avellino al Metropark, che sarebbe partito un’ora dopo. Erano le 14.30, quindi pieno giorno.

«Mi sono seduta su una panchina ad aspettare, non c’era anima viva», ha raccontato. All’improvviso un uomo le si è avvicinato: «Ho avuto paura pensavo a una rapina. Mi ha infilato le mani dappertutto, si arrabbiava perché mi difendevo». Nei paraggi anche una donna, che però anziché aiutarla si è dileguata: «Le ho gridato "chiama la polizia, i carabinieri", ma lei non ha fatto nulla».

L’incubo della donna è durato 45 minuti, con la città deserta e nessuno in giro ad aiutarla: l’arrivo dell’autista del bus che doveva portarla a casa, alla fine l’ha salvata. Il giovane, di origini senegalesi, è stato arrestato per violenza sessuale: le indagini sull'accaduto proseguono anche attraverso la visione delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti nel parcheggio. Si cerca infatti di far luce sia sulla partecipazione di eventuali complici, sia su omissioni di soccorso da parte di persone presenti, come ha raccontato la vittima.

Plasma iperimmune, la Microsoft di Bill Gates cerca pazienti donatori per creare un trattamento Covid-19

Microsoft sta lanciando uno strumento di auto-screening per verificare quali persone siano qualificate per donare il proprio plasma iperimmune nella speranza di creare un trattamento per i malati di Covid-19. Lo ha rivelato la stessa azienda di Bill Gates all’interno del loro blog lo scorso 20 aprile. Il plasma iperimmune sta alimentando il dibattito di queste ultime settimane in merito alle cure per il Covid-19. Una terapia che, a detta degli esperti, starebbe dando dei buoni riscontri sull’evoluzione clinica dei pazienti. In Italia la sperimentazione è partita del laboratorio di virologia molecolare del Policlinico San Matteo di Pavia diretto dal professor Fausto Baldanti ed è tuttora in sperimentazione anche all’Ospedale Carlo Poma di Mantova con il primario di pneumologia Giuseppe De Donno che ne sottolinea quotidianamente l’efficacia.


«C’è un trial che è in fase di completamento, che ha arruolato 47 pazienti, tutti pazienti piuttosto gravi, in ventilazione assistita. L’arruolamento dell’ultimo paziente è avvenuto giovedì o venerdì scorso e ora siamo in una fase di analisi di questo trial», ha detto Baldanti domenica sera a Che Tempo che Fa di Fabio Fazio. «I risultati sono davvero incoraggianti - ha aggiunto - l’efficacia si vede in un tempo molto breve» sottolineando di aver «in questo momento possiamo immaginare di avere una terapia di emergenza ma che potrebbe anche funzionare». «È naturale però che questa non sia la soluzione del problema - ha precisato Baldanti - la soluzione arriverà con il vaccino, con farmaci specifici oppure con la sintesi di questi stessi anticorpi in maniera ingegnerizzata, cose che richiedono tempo».

Lo strumento della Microsoft in fase di lancio è parte del lavoro di un team chiamato CoVig-19 Plasma Alliance. Quando qualcuno è infetto da un virus, il suo sistema immunitario produce anticorpi per combatterlo. Una volta che la persona infetta guarisce, all’interno del suo sangue è possibile trovare questi anticorpi. «Prima i pazienti Covid-19 guariti donano il loro plasma, prima il CoVig-19 Plasma Alliance può essere in grado di iniziare a produrre una potenziale terapia e avviare studi clinici», si legge nel testo sul blog. «Questi studi determineranno se questa terapia possa trattare i pazienti a rischio di gravi complicanze da Covid-19».

«Non si tratta di un nuovo trattamento - scrivono sul blog - è stato già usato per trattare la difterite nel 1890 e, efficacemente, durante la pandemia di influenza del 1918. Le infusioni al plasma sono state anche utilizzate per trattare le persone con malattie come la SARS, il morbillo e la varicella. Riguardo il Covid-19, alcune prime informazioni suggeriscono che le infusioni di plasma hanno abbreviato i tempi di guarigione di alcuni pazienti, ma è ancora troppo presto per dire quanto sia efficace il trattamento. I ricercatori negli Stati Uniti continuano a condurre studi controllati».

«L'obiettivo di Alliance - spiegano - è diverso da alcune altre iniziative relative al plasma. Piuttosto che concentrarsi sul dare trasfusioni di plasma direttamente ai pazienti infetti, l'Alliance vuole fare una terapia chiamata globulina iperimmune policlonale (H-Ig). Il processo riunisce più donazioni di plasma. Quindi, gli anticorpi vengono concentrati in una forma liquida, che i ricercatori cercheranno di utilizzare per creare un farmaco in grado di curare il virus. La terapia dovrebbe essere sottoposta a studi clinici prima di essere approvata per il trattamento di pazienti Covid-19».

«Il Bot al plasma CoVIg-19 , che Microsoft prevede di rendere disponibile tramite canali web, social e di ricerca, pone una serie di domande per vedere se un utente sia in grado di donare, compresi i farmaci che stanno assumendo, le allergie e altri condizioni mediche - concludono - Se risultassero idonei, gli utenti riceveranno informazioni su dove donare il proprio plasma, che richiede circa un'ora. Il reclutamento inizierà negli Stati Uniti per poi espandersi in Europa. Oltre a Microsoft, l'Alliance include Biotest, BPL, LFB, Octapharma, CSL Behring e Takeda. La Bill and Melinda Gates Foundation è consulente del progetto».

Sesso con le studentesse in cambio di esami: scandalo all'Università, sospeso il rettore dell'Unifortunato di Benevento

Sesso in cambio di esami: è l’accusa mossa nei confronti del docente di Giurisprudenza Angelo Scala, ritenuto responsabile di induzione indebita e falso.


Diversi i casi presi in esame dalla Finanza, che sta ipotizzando pressioni o accordi tra il docente di diritto processuale civile alla Federico II e pro rettore vicario alla Giustino Fortunato di Benevento.

Nel corso di un interrogatorio in questi mesi il prof ha negato ogni forma di pressione dicendosi innocente.

Sarà sospeso per un anno. Inchiesta del pm Woodcock.

mercoledì 6 maggio 2020

Marisa Pireddu uccisa dal marito con 40 coltellate. Lui ai carabinieri: «Il Covid è un complotto del governo»

Emergono nuovi particolari sulla morte di Marisa Pireddu, la donna uccisa ieri dal marito Giovanni Murtas che ha poi tentato il suicidio: l'uomo ha massacrato la moglie con una quarantina di coltellate, usando un pugnale con una lama di 20 cm che si era fabbricato da solo. È successo a Serramanna, nel cagliaritano: Murtas, falegname 58enne, al momento è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Brotzu di Cagliari.  La coppia ha un figlio di 29 anni, parrucchiere, che al momento del delitto non era in casa.


I carabinieri di Serramanna e del nucleo operativo della compagnia di Sanluri (Cagliari) che indagano sul femminicidio, lo hanno arrestato: secondo una prima ricostruzione Murtas avrebbe colpito la moglie al culmine di una lite per poi dirigere il coltello contro se stesso per suicidarsi. Sanguinante si sarebbe quindi affacciato alla finestra, gridando: «Adesso come faccio io, non posso vivere senza di te». A quel punto, il 58enne si sarebbe sdraiato nel letto dove giaceva il corpo martoriato della moglie.

Secondo quanto riferito dai militari, l'uomo in questi mesi era stato più volte trovato fuori casa e richiamato al rispetto delle misure di lockdown fino ad essere sanzionato. «Il Covid è un complotto del Governo per fare stare la gente a casa», avrebbe urlato ai Carabinieri. Secondo le prime ipotesi, però, gli inquirenti escludono che l'omicidio sia maturato per un malessere da lockdown. Agli atti comunque non risultano segnalazioni di precedenti, né di maltrattamenti né di violenze.

Caterina Balivo, imbarazzo a Vieni da me: bimbo inizia a urlare in diretta. Lei reagisce così

Su Leggo.it gli ultimi aggiornamenti. Caterina Balivo, imbarazzo a Vieni da me: bimbo inizia a urlare in diretta. Lei reagisce così. Fuori programma nel corso della seconda puntata del programma condotto da Caterina Balivo. Con l'edizione post lockdown, è ripreso il gioco telefonico per scoprire la casa di un personaggio famoso. Ma proprio durante la telefonata da casa, accade l'inaspettato.


In collegamento da Milano, il signor Ambrogio che tenta di indovinare a chi appartiene l'appartamento misterioso. Il signor Ambrogio racconta a Caterina Balivo di avere a casa un bimbo molto vivace. A quel punto, il bimbo in questione "si fa sentire". Il piccolo inizia a urlare entusiasta e sembra non volersi fermare.

La conduttrice, intenerita, lo ascolta senza fermarlo. Il papà in collegamento commenta laconico: «Effetti della quarantena...».

Ristoratori protestano contro il lockdown e vengono multati in diretta tv. La Polizia: «Intervento inevitabile»

Alcuni ristoratori di Milano hanno organizzato questa mattina un flash mob di protesta per via del lockdown legato all’emergenza coronavirus, con la fase 2 che li vede ancora esclusi da chi dovrebbe tornare a lavoro. Ma mentre, con la mascherina e a debita distanza, protestavano contro le loro condizioni, sono arrivati i vigili e li hanno multati per via dell’assembramento.


È accaduto tutto in diretta durante un collegamento con la trasmissione de La7 L’aria che tira, ed è stata la stessa conduttrice Myrta Merlino a postare sul suo profilo Facebook il video di quanto accaduto. «Oggi in puntata mi sono collegata con i ristoratori che hanno organizzato un flash mob di protesta perché le loro tasche sono vuote, ma sono stati multati - scrive la Merlino nel suo post - Trovo folle che debba pagare un verbale chi manifesta perché non ha i soldi per andare avanti».

POLIZIA: INTERVENTO INEVITABILE È stato «un intervento inevitabile» quello di stamani, a Milano, dove agenti della Digos hanno sanzionato, con multe da 400 euro, una ventina di ristoratori e titolari di locali che stavano manifestando all'Arco della Pace. Lo ha spiegato la Questura, che ha precisato come i promotori della manifestazione avessero già chiamato ieri, per preavvisare l'iniziativa, e fossero stati messi sull'avviso del fatto che sarebbero stati multati. Tra gli agenti c'è rammarico per l'accaduto, ma «la legge è legge» e il divieto di assembramento «vale per tutti». Il numero crescente, dai 5 che si sono trovati intorno alle 8, agli oltre 20 della mattinata, e il numero di ore in cui si è protratta l'iniziativa, avrebbero aggravato le cose, e alla fine è scattata l'identificazione e la multa.

Papa Francesco, la battuta infelice al telefono col ragazzo autistico: «Ci rivedremo all'inferno»

Una battuta insolita e forse un po' infelice per Papa Francesco. Il Pontefice, dopo aver chiamato al telefono un ragazzo autistico che gli aveva scritto una lettera, si è congedato infatti così: «Forse ci rivedremo all'inferno». Ecco cosa è successo.


Andrea, affetto da autismo, vive a Caravaggio (Bergamo) insieme alla mamma, al papà e al fratello maggiore. La sua è una famiglia molto religiosa e questo ragazzo non perde mai la messa in streaming di Papa Francesco da Santa Marta. Andrea aveva scritto a Papa Francesco, raccontando le difficoltà della vita al tempo del coronavirus, che influiscono anche sulla messa. Il Pontefice, come scrive anche franca Giansoldati sul Messaggero, ha quindi deciso di inviargli una papalina e ha chiamato la sua famiglia per parlare con lui, invitando tutti in Vaticano a fine emergenza.

«È vero, in questi tempi difficili non è possibile scambiarsi un segno di pace dandosi la mano, ma chi assiste alla messa lo fa con un cenno del capo» - ha rivelato Papa Francesco ad Andrea - «Vi benedico tutti, voi pregate per me». La mamma di Andrea, a quel punto, replica così al Papa: «Grazie Santità, noi preghiamo per lei ma lei non ne ha bisogno, è già un santo». E il Pontefice risponde subito: «Ma Dio mio, forse ci rivedremo all'inferno». Una battuta spiazzante e poco chiara, che potrebbe presto far discutere.

Cataldo Franco, ai domiciliari il carcerierie di Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido a 13 anni. Scarcerato per rischio Covid-19

Cataldo Franco ha ottenuto il trasferimento agli arresti domiciliari per il rischio di contrarre il Covid-19. L'uomo, stava scontando una condanna all'ergastolo. Per circa due mesi fu il carceriere del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino, che venne rapito il 23 novembre 1993 - quando non aveva ancora compiuto 13 anni - per intimidire il padre del bambino che aveva deciso di collaborare con la giustizia. Fu tenuto sotto sequestro per 779 giorni, ucciso e sciolto nell'acido per indurre il padre a ritrattare per volontà di Giovanni Brusca.


Cataldo Franco, anziano (ha 85 anni) e malato, è tornato nella sua casa di Geraci Siculo, a Palermo, trasferito ai domiciliari per il pericolo di poter contrarre il coronavirus. È uscito dal carcere di Opera lo scorso 28 aprile. C'è anche il suo nome nell'elenco dei 370 detenuti finiti agli arresti domiciliari per "motivi di salute". 

Tenne segregato il piccolo Giuseppe Di Matteo dalla fine dell’estate all’inizio di ottobre del 1994. Il bambino fu successivamente trasferito per la richiesta di Cataldo Franco di liberare il capannone dove era rinchiuso perché l'inizio della stagione della raccolta delle olive. Fu poi arrestato e condannato all’ergastolo.

martedì 5 maggio 2020

«Pechino ha creato e nascosto il virus, abbiamo le prove». Gli Usa accusano la Cina

Con la pandemia di coronavirus che supera i 3,4 milioni di casi con circa 240mila morti, si fa ormai durissimo lo scontro tra gli Stati Uniti e la Cina, bersaglio da settimane di accuse da parte dell’amministrazione Trump.


Se domenica il segretario di Stato Mike Pompeo aveva indicato nei laboratori di Wuhan l’origine del Covid-19, parlando di «enormi prove» a supporto, ieri il presidente americano ha rincarato la dose: «Hanno cercato di nasconderlo ma non ci sono riusciti», ha spiegato Trump, precisando che la Cina ha consentito che il virus si diffondesse «nel nostro Paese e in altri». Con il gigante asiatico fermo per le festività del Primo Maggio, a rispondere alle parole di Washington ci ha pensato la tv statale Cctv, che ha definito le parole di Pompeo «pazze ed evasive»: il ministro degli Esteri americano «non ha alcuna prova e nell’intervista bluffava», ha rincarato la dose il quotidiano cinese in lingua inglese Global Times, che ha chiesto a Pompeo di «presentare queste cosiddette prove al mondo, e in particolare al pubblico americano che cerca di ingannare di continuo», mentre l’amministrazione continua la sua «guerra di propaganda».

Anche il Regno Unito si è poi schierato dalla parte degli alleati d’Oltremanica, con Downing Street che ha chiesto che vengano date risposte sull’«origine» del coronavirus. «Non faccio commenti su questioni di intelligence», ha detto il portavoce del premier Boris Johnson, aggiungendo però che «chiaramente ci sono domande alle quali occorre dare risposte sull’origine e la diffusione del virus, anche per garantire di essere preparati meglio davanti a future pandemie globali».

Nel frattempo su media internazionali filtrava un rapporto degli 007 della Five Eyes in cui si descrivevano i tentativi iniziali del regime cinese di insabbiare le tracce del Covid-19 e di minimizzare l’epidemia, limitando anche le ricerche online sulla nuova misteriosa polmonite che stava colpendo il Paese. Mentre nel mondo l’emergenza continua e contagi e vittime anche, lo scontro sulle responsabilità si fa ogni giorno più aspro.

Coronavirus, i nuovi sintomi del contagio: «Attenzione a tremori e orticaria»

Tremori e orticaria. Sono dei nuovi sintomi che potrebbero allertare sulla presenza del coronavirus, secondo il British Journal of Dermatology. Pare che il covid stia mutando, secondo gli esperti sarebbe meno aggressivo ma si stanno notando anche dei sintomi che inizialmente non erano venuti a galla.


Secondo quanto diffuso dai Cdc di Atlanta, gli americani Centers for Disease Control and Prevention, che si occupano della salute a livello mondiale, ai sintomi noti del covid, come febbre, tosse e difficoltà respiratorie si sono aggiunti brividi, tremore persistente insieme ai brividi, dolori muscolari, mal di testa, mal di gola e perdita del gusto e dell’olfatto. Dai dermatologi poi arriva anche un'altra spia che è quella dei rush cutanei e dei geloni: l’ipotesi è che il virus provochi danni ai vasi sanguigni e che ciò vada a intaccare la circolazione sanguigna.

Gli esperi continuano a ribadire che il coronavirus è un virus camaleontico, ovvero in grado di colpire diversi organi e per questo si manifesta in varie forme e colpisce non solo i polmoni. Il polmone è il più colpito, ma anche il rene, il cuore, le articolazioni e anche la la pelle, anche se queste manifestazioni non sono fra le più frequenti. Allo stesso modo in cui ogni altro virus influenzale può colpire questi organi.

L’Organizzazione mondiale della sanità, dal canto suo non è del tutto d’accordo con la segnalazione di nuovi sintomi e continua a sostenere che i segnali a cui fare riferimento sono sempre tosse secca, febbre alta e difficoltà respiratorie.

sabato 2 maggio 2020

Ragazzo perde ai videogiochi, distrugge mezza casa e uccide il fratello di 7 anni: «Avevo paura raccontasse tutto a mamma»

Perde ai videogiochi e distrugge la casa, poi uccide il fratello per paura che raccontasse tutto alla mamma. Un adolescente russo ha ammesso di aver ucciso il fratello di appena 7 anni perché aveva paura facesse la spia su quanto aveva fatto dopo aver perso una partita ai videogame.


Alexander di Dudinka nella regione russa di Krasnoyarsk Krai ha messo a soqquadro la casa, ha distrutto il telefonino e fatto altri danni dopo aver perso ai videogiochi, tutto sotto gli occhi stupiti del fratellino. Temendo che quando sarebbe tornata la madre avesse fatto la spia facendogli prendere una punizione ha deciso di mettere a tacere per sempre il bambino e lo ha ucciso, come riporta anche il Mirror.

Il ragazzo di 13 anni stava giocando con il telefonino, ma si sarebbe fatto prendere dall'ira. Dopo il game over ha prima distrutto lo smartphone poi ha buttato giù diversi mobili e distrutto altri oggetti svegliando il fratellino di 7 anni. Quando se lo è visto comparire davanti ha pensato alla punizione che gli avrebbe dato la madre, così ha afferrato un coltello e ha pugnalato per 15 volte il bambino fino ad ucciderlo.

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