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sabato 16 maggio 2020

Nonni legano il nipotino in un capanno e lo lasciano fuori casa per due settimane: «Ha preso il cibo di nascosto»


Hanno legato mani e piedi il nipotino di 6 anni e lo hanno tenuto chiuso fuori casa per due settimane. La 53enne Esmeralda Lira, e il suo compagno, il 64enne Jose Balderas sono stati arrestati dopo aver punito in modo choc il loro nipotino reo di aver preso dalla dispensa del cibo senza chiedere il permesso.


I fatti si sono svolti in un sobborgo di Dallas, nella casa in cui il bambino viveva insieme ai suoi 3 fratelli che erano stati affidati ai nonni. Gli agenti hanno fatto irruzione nell'appartamento dopo una serie di segnalazioni che denunciavano maltrattamenti su minori, ma non avrebbero mai pensato di trovare davanti ai loro occhi una scena simile.  Il piccolo di 6 anni si trovava nel capanno, con le mani legate  con un laccio. Sporco e affamato il bimbo era lì da due settimane.

Dopo l'arrivo degli agenti il piccolo ha raccontato lui stesso quello che era successo, spiegando di essere stato messo lì dai nonni come punizione per aver rubato del cibo. Il piccolo ha poi spiegato di aver subito anche altre violenze in passato: gli è stata spruzzata addosso acqua gelata, è stato costretto a afre i bisogni in un sacchetto di plastica e ha poi aggiunto di essere stato legato altre volte nel capanno. Lui, la sorellina di 7 anni e il fratello più piccolo di 3 sono stati affidati ai servizi sociali. 

lunedì 1 gennaio 2018

Morgan e la casa pignorata: "Per mia figlia cifre esorbitanti, massacrato da chi mi ha detto 'ti amo'"

Morgan, all'anagrafe Marco Castoldi, scrive una lettera aperta dopo il pignoramento della sua casa di Monza seguito ai mancati pagamenti degli alimenti all'ex Asia Argento e alla figlia Anna Lou dal 2011: "Mettiamo subito le cose in chiaro: non sono uno particolarmente legato al denaro (la penso come Silvano Agosti cioè quando si ha un tetto, del cibo e dei vestiti, tutto il denaro in più è una sconfitta) perciò non sono mai stato attento al calcolo e al risparmio". La lunga e accorata missiva, condivisa con un post su Facebook, racconta tutte le difficoltà che Morgan ha dovuto affrontare nella sua vita.
"Da buon artigiano-medio, una cosa ho fatto, e che ho potuto fare perché lavoro da quando ho sedici anni, da quando mio padre mi ha lasciato - unico figlio maschio - costretto a dover portare a casa soldi per continuare a campare, io, mia madre, mia sorella, e intanto studiare al liceo e al conservatorio, perché non volevo permettere che, sia io che mia sorella, non coltivassimo l'interesse per gli studi, per la musica e per la cultura soltanto perché mio padre aveva fallito nella vita e se l'era data a gambe. Già c'era la sofferenza di un lutto così assurdo, ci mancava pure che tutto ciò ci rovinasse la vita... Ci siamo rimboccati le maniche: mia madre, insegnante elementare in pensione - prosegue Morgan - si è messa improvvisamente a girare da sola in macchina per tutta Italia improvvisandosi rappresentante di vestiti; mia sorella che aveva un anno più di me e che faceva la quinta ginnasio al liceo classico, ha cominciato a fare la cameriera e la commessa; io uscivo a mezzanotte con il motorino e andavo a fare piano bar per le coppiette innamorate nei locali della Brianza, tornavo alle cinque del mattino e alle otto, in bicicletta, con mia sorella sul manubrio, andavo al liceo. Io son stato bocciato mentre lei si è presa due lauree. Abbiamo pagato la casa, mettendo insieme le forze. Abbiamo continuato a studiare musica, lei il violoncello e io il pianoforte".
"Non mi sono laureato - spiega Morgan - ma ho fatto il professionista musicista, mi conoscete tutti, non sono una persona superficiale, qualche libro l'ho letto, qualche strumento lo suonicchio. Dicevo, non venero il denaro, ma una casa sono riuscito a comprarmela, banalmente, una, l'unica, altro che villa al mare, chalet in montagna, residenza di famiglia in campagna, appartamento in centro…! Ma di cosa stiamo parlando? Una benedetta prima casa, l'unica, per metterci dentro una famiglia, dei figli, un televisore, un pianoforte, e il minimo per una vita tranquilla e dignitosa. Altro che rockstar, altro che figli d'arte: sono una persona comune, per bene. Ma artista. Mi son fatto da solo".
"A diciassette anni ho firmato per una major - la Polygram, e ho inciso il mio primo album - Non c'erano mica i talent show - sottolinea il cantante - nemmeno l'ombra. C'erano lo scantinato della casa e un registratore quattro piste a cassette, e mentre i miei coetanei andavano 'in compagnia', io stavo a scrivere le canzoni, e a cercare di realizzare dei demo autoprodotti. Facevamo un centinaio di musicassette con la copertina fabbricata nella tipografia del paese, e al sabato pomeriggio andavamo a Milano in Piazza Duomo per cercare di venderle ai passanti. Non avrei potuto fare altro, era tanto forte il trasporto, la voglia, la determinazione. Così ho trascorso la mia adolescenza: studiando, lavorando, coltivando la passione. Elaborando il lutto".
Morgan parla, poi, della sua esperienza di padre e degli alimenti. "Io ho due figlie, l'averle messe al mondo è stata una scelta, non un incidente - precisa con orgoglio -, perciò è logico che non mi sottragga al fatto di mantenerle al massimo delle mie possibilità, e non ho mai battuto ciglio quando i tribunali hanno stabilito gli assegni, nello stupore dei miei avvocati che tentavano di farmi ridimensionare le somme, ai quali rispondevo: no, è giusto, voglio che sia così, che i miei figli possano avere tutto, tutto quello che non ho avuto io'. Mi rispondevano: ma guarda che tremila euro sono troppi, un bambino non ha quelle spese. E io replicavo: vabbè, non importa, vorrà dire che li metteranno via e glieli daranno poi quando sarà grande. Intanto io, che tra l'altro non ero quello che aveva voluto la separazione, continuavo a lavorare come sempre, e i soldi li facevo gestire di volta in volta a professionisti, i cosiddetti commercialisti, cosa che fanno tutti, non solo chi al denaro non è particolarmente attento".
A determinare il mancato versamento degli alimenti ci sarebbero difficoltà economiche. Per farla breve, continua Morgan, "un giorno sono caduto dal pero, ed è stato non molto tempo fa, quando, dopo un'intera stagione di lavoro televisivo, una stagione campionessa di incassi, con ascolti record, mi trovo senza compenso. Perché? Innanzi tutto perché metà se li è presi Equitalia. E l'altra metà, non mi viene corrisposta semplicemente facendo appello alla mia 'indisciplina'. Così, da un giorno all'altro io vengo a sapere che ho un gigantesco debito con l'Agenzia delle Entrate, accumulatosi in dieci anni di tasse mai pagate. Cosa???? Non sapevo nulla perché nessuno me l'aveva detto. Semplice: non te lo puoi inventare, se non te lo dicono. Nessuno nemmeno mi aveva chiesto un parere. Io di certo non ho mai detto a chi gestiva il denaro di non pagare le tasse, anzi, quando chiedevo notizie sul denaro - che mi sembrava sempre un po' meno di quello che mi pareva dovesse essere la quantità - mi veniva detto: 'eh, si è vero, ma le tasse sono altè". E invece non venivano pagate. Quindi dove sta il denaro? Boh. Io mi sono soltanto affidato a dei professionisti. Non voglio entrare in questo argomento ora, ma era solo per dire che se i soldi se li prende tutti completamente lo Stato (perché ho un debito), come faccio a vivere per saldarlo? Come mangio? Con che energia lavoro? Con che entusiasmo faccio gli spettacoli? Con che creatività scrivo? A qualcuno interessa?", si chiede nella lunghissima lettera.
"Per anni ho pagato somme esorbitanti, intere rette annuali per scuole private di lusso, che costano più della Bocconi, ma non c'è problema - continua Morgan- per la bambina questo e altro, figuriamoci. Per una bambina fantastica, che non ha colpa, semmai la fortuna di essere figlia di un musicista realizzato e di un'attrice con un albero genealogico talmente grande che non ci sta neanche nei parchi delle sue ville in Toscana o nei giardini pensili delle sue terrazze romane. Ma il problema non è mica Asia. Sono certo che lei non c'entra nulla con questa faccenda, figuriamoci! Ma secondo voi, che interesse avrebbe nei confronti della mia umile dimora monzese, lei che vive tra Parigi e Los Angeles in case meravigliose, e che lavora con i più grandi registi del mondo? Mica ha bisogno di me per farsi mantenere!".
"Quei tremila euro con cui certe famiglie avrebbero tirato su dodici figli, per lei sono una bazzecola, ci paghi giusto un giorno d'albergo a New York, viaggio escluso. Ma scherziamo? No?! Però appena ho sgarrato una mezza volta, e non per mia volontà, come ho spiegato ampiamente prima, allora ecco che subito arriva la notifica, il pignoramento, la chiamata a rispondere della condotta deplorevole, e per non parlare delle diffamazioni, le sputtanate a mezzo stampa. Ma sì, distruggiamolo quello stronzo, togliamogli tutto, figli, casa, dignità civile, che ci frega, anzi mi diverto - conclude Morgan con amarezza - Dai massacriamolo, senza pietà, senza un minimo di rispetto! E non parlo del ricordarsi di aver detto 'ti amo', ma del minimo rispetto di un essere umano".

mercoledì 20 settembre 2017

Kate Middleton sempre più magra: "Ecco cosa le sta accadendo..."

"Kate Middleton sempre più magra". I sudditi di sua maestà inizierebbero a essere preoccupati per la salute della futura regina. La Duchessa di Cambridge, in attesa del terzo figlio, ha sempre sfoggiato una forma smagliante, anche dopo le due gravidanze. Ma stando ad alcuni rumors, dietro la sua magrezza estrema ci sarebbe dell'altro...
Come riporta il sito LadyBlitz, dietro la costanza nel mettersi a dieta, ci sarebbe quasi un'ossessione alimentata dalla madre Carole.
Come riporta il sito britannico Celebdirtylaundry, dietro alla mania del cibo ci sarebbe dunque mamma Carole, che dopo averla iscritta all'Università di St. Andrews per darle la possibilità di conoscere William, ora la spronerebbe a tenersi in forma.
Ecco quello che racconterebbe Gary Goldsmith, fratello di Carole, cresciuto con Kate: "Carole ha sempre curato molto la sua immagine, ha una devozione per l’alimentazione sana e, dopotutto, ha una forma smagliante. La fissazione per il cibo e per il fitness è evidente anche nelle figlie, Kate e Pippa. È la madre che ha fatto nascere la fissazione per la dieta alle due figlie".
Da quando è entrata a far parte della famiglia reale, Kate si è dimagrita sempre di più, segno che la fissazione per la linea è tuttora presente.

sabato 22 aprile 2017

Se leggi questo articolo non mangerai più cibo in aereo, parola di Gordon Ramsay

E se lo dice uno chef... La cosa peggiore di un volo a lunga distanza è, di solito, il cibo. Dimenticate le turbolenze, i bambini urlanti e i ritardi inspiegabili, i pasti consumati a bordo di un aereo sono quasi sempre non troppo buoni, si legge sul 'Mail Online'. Nel migliore dei casi, il cibo è commestibile. Nel peggiore dei casi, è una vaschetta di plastica con all'interno riso troppo cotto o carni di vitello e verdure a tal punto da essere irriconoscibili.  Lo chef Gordon Ramsay non ne è certamente un fan. Recentemente ha rivelato che si rifiuta di mangiare ciò che gli viene offerto quando viaggia, preferendo portarsi il suo pasto da casa: "Ho lavorato per le compagnie aeree per 10 anni, quindi so dove è stato conservato il cibo e quanto tempo è trascorso dal momento in cui è stato preparato a quando è salito a bordo", ha detto. C'è da dire però che Ramsay ha un suo interesse a dire certe cose, visto che il suo ristorante Plane Food, che si trova al Terminal 5 dell'aeroporto di Heathrow a Londra, vende scatole da asporto destinate a essere consumate sull'aereo.  Ma quanto c'è di vero in ciò che dice? È davvero così terribile il cibo servito a bordo? Ecco qualche segreto sui pasti delle compagnie aeree. Sia che viaggiate in prima o in seconda classe, i piatti vengono preparati prima del decollo in una cucina industriale vicino all'aeroporto e quindi riscaldati a bordo. In Europa - riferisce il 'Mail Online' - la maggior parte dei pasti provengono da Gate Gourmet in Svizzera o da LSG Sky Chef in Germania, che servono più di 260 compagnie aeree.  La maggior parte di queste cucine industriali prepara circa 25.000 pasti al giorno, mentre la più grande - che si trova a Dubai - ne prepara fino a 170.000, confezionando ogni anno 58 milioni di panini, cucinando 4.300 tonnellate di pollo e 3.6 tonnellate di aragosta.  Nonostante gli adesivi che affermano che è stata appena preparata, la maggior parte dei piatti serviti su un aereo viene cucinata molto tempo prima di essere servita ai passeggeri, di solito tra le 12 e le 72 ore precedenti. Peter Jones, professore in pensione di 'Travel catering' presso l'università di Surrey, afferma che "può essere tenuto in fresco anche per 5 giorni senza rispettare gli standard di igiene alimentari riconosciuti a livello internazionale". Insalate, dessert, panini, coltelli di plastica e tovaglioli vengono messi su vassoi mentre si è ancora a terra e poi impilati in carrelli pronti per essere trasportati lungo i corridoi dell'aereo. I piatti caldi vengono preparati in grandi pentole per poi essere raffreddati in contenitori di plastica coperti, prima di essere 'raffreddati' a circa 5 gradi in 90 minuti. Vengono poi impilati in scatole metalliche refrigerate finché non vengono portate a bordo dell'aereo.  I passeggeri di prima classe pensano di mangiare pasti appena cucinati. Ma anche il loro cibo viene preparato a terra, per poi essere impiattati nella cabina di prima classe. Alcuni cuochi forniscono istruzioni per aiutare gli equipaggi a rendere più 'attraenti' i piatti.

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