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giovedì 16 luglio 2020

Enzo Salvi dedica a Beppe Grillo il suo brano “Va va va”: «Noi romani gente di cuore, mi aspetto delle scuse»

Pubblicare un post del genere, con un evidente insulto ai cittadini romani, è un clamoroso errore comunicativo. Possibile che un grande comunicatore come Beppe Grillo abbia potuto commettere un simile 'autogol'?
«Chiariamo innanzitutto che preferisco, per rispetto, non esprimere un'opinione sull'operato della giunta di Virginia Raggi, ma parlo esclusivamente da cittadino romano: non posso che sentirmi offeso. Volendo, quel "gente di fogna" potrebbe essere un riferimento alla cloaca maxima inventata dagli antichi Romani, che avevano ideato un metodo avanzatissimo di smaltimento delle acque, ma sinceramente non credo che quel post volesse elogiare la tradizione architettonica millenaria di Roma».


Beppe Grillo dovrebbe chiedere scusa pubblicamente ai cittadini di Roma per aver pubblicato quel post?
«Me lo aspetto, sinceramente. Oltre a dei chiarimenti, ci vorrebbe un passo indietro dopo una simile caduta di stile, assolutamente di cattivo gusto. Vengono tutti a Roma 'a magnà e a beve', poi denigrano la nostra bellissima città e ci prendono in giro: basta, è stato superato il limite. Nella storia moderna, Roma ha fatto da culla a generazioni e generazioni di politici e il ringraziamento è l'accostamento alle fogne? Noi romani siamo un popolo di cuore, goliardico e simpatico, ma non è un difetto. La mia romanità è un vanto e l'ho sempre portata anche nei film, facendo ridere tutta Italia. Nel mio piccolo, questo dimostra come Roma e i romani siano assolutamente internazionali. Senza dimenticare che, con gli spettacoli a Roma, Beppe Grillo si è arricchito e dovrebbe mostrare un minimo di riconoscenza».

Un fatto incontrovertibile è che l'uscita di Beppe Grillo non è il primo attacco a Roma e ai romani da parte della politica. La capitale di un paese (e i suoi abitanti) possono essere soggetti a offese provenienti da ogni parte d'Italia?
«La verità è che noi romani siamo gente di cuore e forse qualcuno ci invidia la città. Ci vuole coraggio ad offendere i romani, siamo persone dal cuore d'oro. Noi cittadini viviamo disagi quotidiani che nessuno riesce a risolvere, eppure abbiamo sempre ospitato persone da tutta Italia e non solo, per poi essere anche insultati. Alla fine, purtroppo, chi paga il maggior prezzo sono le persone perbene, ma noi romani, alla fine, siamo "tutti precisi, tutti carucci, tutti pettinati"».

Pochi giorni fa il pappagallo Fly è uscito dalla clinica veterinaria dopo essere stato ferito a colpi di pietra. Come sta ora?
«Non ha ancora ricominciato a volare, deve affrontare una lunga riabilitazione ma posso dire che è stato miracolato. La pietra lanciatagli da quello squilibrato lo ha colpito alla testa e non ha colpito l'occhio per meno di mezzo centimetro. Il trauma causato dal colpo è stato gravissimo, se è vivo è solo per un miracolo. Sono ancora molto scosso dal fatto, ma mi sto riprendendo anche io. La cosa che mi fa più rabbia è che quell'individuo, pur essendo denunciato, è a piede libero e potrebbe tornare a fare del male a qualcuno, che sia una persona o un animale. Ai carabinieri di Ostia Antica ha detto di essersi spaventato dopo aver sentito Fly parlare, una motivazione assurda e che mi fa ancora più rabbia. Io mi sono sentito impotente, lui per ora è rimasto impunito».

Se quell'uomo è a piede libero, la responsabilità è però anche di chi dovrebbe legiferare in merito.
«Vero, io posso solo portare come dimostrazione il caso specifico di Fly, ma serve un inasprimento delle leggi. Purtroppo oggi ci sono tutele anche nei confronti di chi uccide persone, figuriamoci chi fa male agli animali. Eppure il rispetto degli animali, per me, è il principale indicatore della civiltà del paese. Intanto, nel mio piccolo, sono testimonial insieme a Maurizio Mattioli per il Comune di Roma in una campagna contro l'abbandono degli animali: nella locandina ufficiale ci siamo io, lui e i miei due cani, Peggy e il pinscher Tyson».

giovedì 19 marzo 2020

Bergamo, i camion dell'esercito attraversano il cuore della città con le bare dei morti per l'epidemia

Un'immagine che rimarrà impressa a tutti. Forse l'immagine simbolo di questa epidemia. Sicuramente l'immagine che racconta meglio di ogni altra cosa il dramma che sta vivendo la città di Bergamo in questi giorni: una impressionante colonna di mezzi militari ha attraversato questa sera il cuore di Bergamo, dal cimitero monumentale fino all'autostrada, con a bordo i feretri dei morti da coronavirus che il camposanto bergamasco non riesce più a gestire.


Le bare prelevate dal cimitero di Bergamo saranno portate in forni crematori di Modena, Acqui Terme, Domodossola, Parma, Piacenza e diverse altre città che si sono rese disponibili e che sono state ringraziate dal primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori che ha scritto ad ogni sindaco una lettera.

Una volta eseguita la cremazione, le ceneri saranno riportate a Bergamo e destinate ai luoghi di provenienze dei defunti. Con questo trasferimento la città di Bergamo, si fa sapere dal Comune, torna alla normalità nella gestione dei defunti. Una gestione che nello scorso week end ha toccato un punto di over flow, dovendo fare il cimitero di Bergamo da hub per tutta la provincia.

Da qui la necessità di utilizzare la chiesa o altri locali per stipare le bare. «Il forno crematorio di Bergamo, lavorando a pieno regime, 24 ore su 24, può cremare 25 defunti. È chiaro che non si poteva reggere ai numeri dei giorni scorsi», viene precisato. Inoltre le agenzie funebri non erano più in grado di gestire il servizio, alcune sono chiuse perchè i dipendenti si sono ammalati e quindi il comune attraverso la propria società 'Bergamo Onoranze Funebrì ha dovuto sopperire ai mancati ritiri dei morti.

sabato 16 dicembre 2017

George Clooney, star dal cuore dʼoro: aiuta tutti, dal Sudan ai rifugiati. E agli amici... un milione a testa

Dai bambini siriani ai senzatetto, senza dimenticare la causa del Sudan. George Clooney è da sempre impegnato attivamente (ed economicamente) per cause sociali importanti. Ma la star di Hollywood non dimentica nemmeno chi è più vicino a lui, come gli amici che lo aiutarono agli inizi, quando era in difficoltà: a 14 di loro ha regalato 1 milione di dollari ciascuno e pagato i debiti che avevano, in segno di riconoscenza.
L'episodio in questione risale a quattro anni fa ed è stato raccontato da Rande Gerber, marito di Cindy Crawford, amico stretto nonché socio in affari di Clooney da anni. Clooney e Gerber fanno parte di un gruppo di amici chiamato "The Boys" e un giorno George li ha invitati tutti nella sua casa di Los Angeles. Lì gli invitati hanno trovato una valigetta a ogni posto della tavola. All'interno un milione di dollari, come ricompensa per averlo aiutato agli inizi, magari ospitandolo sul proprio divano di casa, e per far parte della sua vita.
Una cifra già di per sé astronomica ma pure... netta. Infatti Clooney ha avvertito tutti che, sapendo che qualcuno aveva attraversato momenti difficili, aveva già pensato lui a pagare mutui, debiti e altre pendenze: quel milione era completamente loro.

sabato 26 agosto 2017

Fanny Neguesha, addio a Balotelli: nel suo cuore c'è Mario Lemina

Balotelli? E' ormai acqua passata. La modella Fanny Neguesha, ex-compagna del "bad boy" italiano, ha postato su Instagram uno scatto che ufficializza la sua love story con un altro Mario, anche lui calciatore. Si tratta di Lemina, ex giocatore della Juventus, ora in forza al Southampton, in Inghilterra. Fanny è davvero al settimo cielo, e lo dimostra pubblicando per la sua nuova conquista foto hot del suo prosperoso décolleté...
Anche Lemina ha espresso tutta la sua gioia per avere tra le braccia l'esplosiva modella belga: il giocatore ha infatti postato sul suo profilo Instagram la stessa identica foto pubblicata da Fanny. Nell'immagine in bianco e nero, la 27enne stringe a sé il fidanzato, e i due si lasciano andare a un sorriso molto complice. Nelle rispettive didascalie a corredo della foto, compaiono un cuoricino e un lucchetto, che sottolineano il loro legame amoroso.
Ma la domanda che in molti si fanno è: come la prenderà Balotelli? Lo scatto che ha ufficializzato la relazione tra Lemina e Fanny è stato postato proprio durante la partita Nizza-Napoli, terminata due a zero per i partenopei, che si sono qualificati per il girone della prestigiosa Champions League.
Il sorrisone di Fanny stona con l'umore di SuperMario, che piange invece l'uscita di scena dalla competizione europea del suo Nizza e viene oltretutto bersagliato dalla stampa francese e dai suoi stessi tifosi, dato il suo evidente ritardo di forma mostrato durante il match. Fanny sapeva della partita o è solo una coincidenza?

martedì 25 aprile 2017

Massimo Lopez dopo l'infarto: "Mi ha salvato una mano santa"

Sto meglio, sto facendo una convalescenza molto tranquilla, a metà maggio tornerò sul palco e venerdì sarò da Carlo Conti con Tullio Solenghi a “I migliori anni”. La mia vita è semplice in questo momento: orari, alimentazione, passeggiate e niente stress, questa è la mia cura». Così, sul numero di “Chi” in edicola mercoledì 26 aprile, Massimo Lopez parla un mese dopo l’infarto che lo ha colpito sul palco, mentre partecipava ad una rassegna jazz a Trani. Ricoverato d’urgenza ad Andria, è stato sottoposto ad un intervento di angioplastica. "In casa mia c’è una certa famigliarità con le patologie cardiache. Così, quando ho cominciato a sentirmi male sul palco, ad avere un dolore al torace, a sudare, ho capito perfettamente cosa stesse accadendo: ho chiesto scusa al pubblico e poi, dietro le quinte, ho chiesto un’ambulanza. Dopo dieci minuti ero già nelle mani dei medici, curato in un’eccellenza della cardiologia quale è l’ospedale Bonomo di Andria"
L’attore confessa: "Mentre ero in ambulanza pensavo alla mia famiglia e alle persone più vicine. Con molta tranquillità, mi sono detto: “Qui o va bene o va male, ma speriamo che non finisca male perché ci sarebbe tanto dolore". "Credo proprio che mi abbia salvato una mano santa perché quella sera avrei dovuto essere da un’altra parte, in un posto meno comodo per raggiungere l’ospedale". Ora la sua vita è cambiata: «All’inizio ero preoccupato e mi dicevo: “Devo cambiare qualcosa”. Poi subentra la saggezza e pensi: “Certe cose possono capitare”. È come un volo in aereo in cui ti stacchi da terra e vedi il mondo da un’altra prospettiva, ma quando atterri rivedi la vita di tutti i giorni. Ora, però, devo ricordarmi di mantenere un punto di vista distaccato, di pensare a me e, soprattutto, alle cose fondamentali, quelle che appartengono alla sfera del cuore. È come se avessi tradito il cuore e l’anima con la vita che faccio e tornare a questi valori significa apprezzare certe cose e relativizzare tutto il resto: la carriera, il lavoro, i rapporti buoni con le persone, il successo che è importante, ma non è la cosa più importante della vita». «C’è qualcuno nel mio cuore, ed è importante che ci sia. Ma il mio cuore è spazioso, visto che ora contiene anche un pezzo di Puglia, vale a dire lo stent che mi è stato impiantato». Quando Lopez è stato male stava imitando alcuni politici. «Ero arrivato a Berlusconi ma non è stata una censura (ride, ndr). In carriera io, Anna e Tullio (il Trio, ndr) siamo stati ripresi sono una volta quando imitammo l’ayatollah Khomeini, ma per il resto i politici si sono divertiti con i nostri sketch".

giovedì 20 aprile 2017

Laura Pausini, il messaggio per la piccola Francesca: morta a 3 anni per una rara malattia

Laura Pausini su Facebook dedica un commovente messaggio alla piccola Francesca, figlia della cugina Roberta, che non ce l'ha fatta a sconfiggere la sua rara malattia. La bambina aveva soli tre anni.  "Questa Pasqua lascia un vuoto gigante nel mio cuore e in molte persone della mia famiglia.
Come scrive qui sotto la sua mamma Roberta, la piccola Francesca è tornata al suo pianeta 1p36.
E la loro storia è quella di una storia d'amore gigante".
La madre della bambina sul suo blog ha scritto: "Buonanotte mia piccola aliena. Questa ultima battaglia l’abbiamo persa, hai lottato fino all’ultimo respiro, ma non avevi più le forze per combattere. Mi sembra impossibile pensare che non potrò più farti il solletico nei piedi, che non potrò più cullarti tra le mie braccia, che non potrò più sperare in un tuo sorriso. Il nostro giro di giostra, su queste enormi montagne russe, è finito".  Poi, in conclusione, un pensiero rivolto alla cugina: "Roberta cara, ti voglio dire davanti a tutti quelli che ti seguono nei tuoi diari pubblici, che quello che sei e sarai è un esempio per tutti e che ti ammiro e ti voglio bene. Il resto rimane tra noi".  La bimba era affetta dalla sindrome da delezione 1p36: per questo la madre - di Solarolo, nel ravennate, proprio come la cantante - aveva aperto un blog per parlare della piccola chiamandolo '1p36', un po' quasi fosse un pianeta, come la donna stessa aveva scritto.

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