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martedì 25 aprile 2017

Massimo Lopez dopo l'infarto: "Mi ha salvato una mano santa"

Sto meglio, sto facendo una convalescenza molto tranquilla, a metà maggio tornerò sul palco e venerdì sarò da Carlo Conti con Tullio Solenghi a “I migliori anni”. La mia vita è semplice in questo momento: orari, alimentazione, passeggiate e niente stress, questa è la mia cura». Così, sul numero di “Chi” in edicola mercoledì 26 aprile, Massimo Lopez parla un mese dopo l’infarto che lo ha colpito sul palco, mentre partecipava ad una rassegna jazz a Trani. Ricoverato d’urgenza ad Andria, è stato sottoposto ad un intervento di angioplastica. "In casa mia c’è una certa famigliarità con le patologie cardiache. Così, quando ho cominciato a sentirmi male sul palco, ad avere un dolore al torace, a sudare, ho capito perfettamente cosa stesse accadendo: ho chiesto scusa al pubblico e poi, dietro le quinte, ho chiesto un’ambulanza. Dopo dieci minuti ero già nelle mani dei medici, curato in un’eccellenza della cardiologia quale è l’ospedale Bonomo di Andria"
L’attore confessa: "Mentre ero in ambulanza pensavo alla mia famiglia e alle persone più vicine. Con molta tranquillità, mi sono detto: “Qui o va bene o va male, ma speriamo che non finisca male perché ci sarebbe tanto dolore". "Credo proprio che mi abbia salvato una mano santa perché quella sera avrei dovuto essere da un’altra parte, in un posto meno comodo per raggiungere l’ospedale". Ora la sua vita è cambiata: «All’inizio ero preoccupato e mi dicevo: “Devo cambiare qualcosa”. Poi subentra la saggezza e pensi: “Certe cose possono capitare”. È come un volo in aereo in cui ti stacchi da terra e vedi il mondo da un’altra prospettiva, ma quando atterri rivedi la vita di tutti i giorni. Ora, però, devo ricordarmi di mantenere un punto di vista distaccato, di pensare a me e, soprattutto, alle cose fondamentali, quelle che appartengono alla sfera del cuore. È come se avessi tradito il cuore e l’anima con la vita che faccio e tornare a questi valori significa apprezzare certe cose e relativizzare tutto il resto: la carriera, il lavoro, i rapporti buoni con le persone, il successo che è importante, ma non è la cosa più importante della vita». «C’è qualcuno nel mio cuore, ed è importante che ci sia. Ma il mio cuore è spazioso, visto che ora contiene anche un pezzo di Puglia, vale a dire lo stent che mi è stato impiantato». Quando Lopez è stato male stava imitando alcuni politici. «Ero arrivato a Berlusconi ma non è stata una censura (ride, ndr). In carriera io, Anna e Tullio (il Trio, ndr) siamo stati ripresi sono una volta quando imitammo l’ayatollah Khomeini, ma per il resto i politici si sono divertiti con i nostri sketch".

lunedì 13 febbraio 2017

Sanremo, Carlo Conti mostra il bonifico: "Darò centomila euro ai terremotati"

Non ci sarà un Carlo Conti IV al Festival di Sanremo, ma il conduttore oltre a godere del successo di ascolti di questa edizione, per il terzo anno consecutivo, ha voluto sedare le polemiche sul suo ricco compenso mostrando il bonifico che farà ai terremotati. "Faccio una cosa che non avrei mai voluto dire e mai voluto fare, ero molto combattuto sul fatto di dirlo, ma ho deciso di devolvere la parte del compenso della conduzione del festival ai terremotati", ha detto in conferenza stampa.
  Carlo Conti ha deciso di rendere pubblica la sua beneficenza mostrando il bonifico alla Protezione Civile "di 100mila euro... Ho una fortuna incredibile che la vita mi ha ridato e io ho deciso di aiutare i meno fortunati. Questo per me è un dovere, proprio perché so cosa vuol dire non arrivare a fine mese, non riuscire a comprarsi un paio di jeans nuovi".  Conti ha sottolineato di averci pensato molto prima di dirlo pubblicamente, perché "è bello quando non lo dici, lo fai in maniera segreta, doverlo dire mi ha fatto perdere un po' di questa forza ma forse stavolta dovevo farlo". Il riferimento è alle polemiche sul compenso del conduttore che hanno preceduto il festival. "Forse all'inizio del festival un pochino di mancanza di rispetto per il mio lavoro c'è stata", ha detto Conti.   Sulle canzoni in gara, il conduttore toscano ha rivelato di avere avuto delle preferenze, come ogni anno. "Ogni anno con mia moglie ci dedichiamo una canzone del festival e viene regolarmente eliminata, ed è successo anche quest'anno. Avevamo scelto quella di Ron, 'L'Ottava meraviglia', mentre l'anno scorso era quella di Raf. I cantanti dovrebbero augurarsi di non essere tra i miei preferiti".  Tra tutti i ringraziamenti di rito, non sono mancati quelli a Maria De Filippi, che Conti definisce ancora una volta "una sorella". Maria "mi ha detto che neanche per una frazione di secondo ha pensato 'ma chi me l'ha fatto fare', e questa per me è la cosa più importante", ha detto, sottolineando anche l'importanza di "Giancarlo Leone, determinante in questo percorso, un progetto che si è evoluto e cresciuto".  Infine, a chi gli fa osservare che, con questi risultati, si vocifera insistentemente su un Conti-quater, il conduttore risponde ironizzando sui 'rumors': "Non posso rifare Sanremo perché devo andare a Mediaset. Ma in effetti non posso nemmeno andare a Mediaset perché dovrò occuparmi dello Zecchino d'Oro, quindi lo escludo".

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