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mercoledì 1 aprile 2020

Piero Chiambretti è guarito dal coronavirus: "Un messaggio di speranza che voglio condividere"

Piero Chiambretti è guarito dal coronavirus. "Ho due tamponi negativi. Un messaggio di speranza che voglio condividere e trasmettere a tutti", ha dichiarato il conduttore di “#CR4-La Repubblica delle donne” che è stato dimesso dall’ospedale Mauriziano di Torino dove era ricoverato dal 16 marzo scorso insieme alla madre Felicita che purtroppo, anche lei contagiata, non ce l’ha fatta.


Chiambretti era risultato positivo al Covid-19 e dopo due lunghe settimane di lotta contro il virus finalmente torna a casa. Ora lo aspetta un periodo di convalescenza.

“Ringrazio con tutto il cuore il personale sanitario del Pronto Soccorso dell’ospedale Mauriziano di Torino che mi ha assistito e curato con abnegazione, passione e grande umanità in questi lunghi giorni di malattia e di sconforto psicologico. Sono guarito", è il messaggio del conduttore.

mercoledì 29 novembre 2017

Fabrizio Frizzi dopo la malattia, le foto con la famiglia: "Combatto per riprendermi"

Fabrizio Frizzi è in convalescenza dopo la leggera ischemia che lo ha colpito qualche settimana fa e sta cercando di recuperare con passeggiate all'aria aperta in compagnia della sua famiglia.
Il settimanale "Diva e Donna" ha pubblicato le foto del conduttore mentre cammina tenendo per mano la moglie Carlotta e la figlia Stella. Vuole ricominciare così dai suoi affetti e lasciarsi alle spalle la paura. Il peggio sembra passato. Dopo aver rassicurato tutti sui social, Frizzi ha dichiarato: "Combatto per riprendermi".
Il conduttore sta tornando così alla vita di tutti i giorni. Nelle immagini pubblicate dal giornale appare con un berretto e un piumino mentre passeggia con la moglie e gioca con la figlia al parco.

martedì 25 aprile 2017

Massimo Lopez dopo l'infarto: "Mi ha salvato una mano santa"

Sto meglio, sto facendo una convalescenza molto tranquilla, a metà maggio tornerò sul palco e venerdì sarò da Carlo Conti con Tullio Solenghi a “I migliori anni”. La mia vita è semplice in questo momento: orari, alimentazione, passeggiate e niente stress, questa è la mia cura». Così, sul numero di “Chi” in edicola mercoledì 26 aprile, Massimo Lopez parla un mese dopo l’infarto che lo ha colpito sul palco, mentre partecipava ad una rassegna jazz a Trani. Ricoverato d’urgenza ad Andria, è stato sottoposto ad un intervento di angioplastica. "In casa mia c’è una certa famigliarità con le patologie cardiache. Così, quando ho cominciato a sentirmi male sul palco, ad avere un dolore al torace, a sudare, ho capito perfettamente cosa stesse accadendo: ho chiesto scusa al pubblico e poi, dietro le quinte, ho chiesto un’ambulanza. Dopo dieci minuti ero già nelle mani dei medici, curato in un’eccellenza della cardiologia quale è l’ospedale Bonomo di Andria"
L’attore confessa: "Mentre ero in ambulanza pensavo alla mia famiglia e alle persone più vicine. Con molta tranquillità, mi sono detto: “Qui o va bene o va male, ma speriamo che non finisca male perché ci sarebbe tanto dolore". "Credo proprio che mi abbia salvato una mano santa perché quella sera avrei dovuto essere da un’altra parte, in un posto meno comodo per raggiungere l’ospedale". Ora la sua vita è cambiata: «All’inizio ero preoccupato e mi dicevo: “Devo cambiare qualcosa”. Poi subentra la saggezza e pensi: “Certe cose possono capitare”. È come un volo in aereo in cui ti stacchi da terra e vedi il mondo da un’altra prospettiva, ma quando atterri rivedi la vita di tutti i giorni. Ora, però, devo ricordarmi di mantenere un punto di vista distaccato, di pensare a me e, soprattutto, alle cose fondamentali, quelle che appartengono alla sfera del cuore. È come se avessi tradito il cuore e l’anima con la vita che faccio e tornare a questi valori significa apprezzare certe cose e relativizzare tutto il resto: la carriera, il lavoro, i rapporti buoni con le persone, il successo che è importante, ma non è la cosa più importante della vita». «C’è qualcuno nel mio cuore, ed è importante che ci sia. Ma il mio cuore è spazioso, visto che ora contiene anche un pezzo di Puglia, vale a dire lo stent che mi è stato impiantato». Quando Lopez è stato male stava imitando alcuni politici. «Ero arrivato a Berlusconi ma non è stata una censura (ride, ndr). In carriera io, Anna e Tullio (il Trio, ndr) siamo stati ripresi sono una volta quando imitammo l’ayatollah Khomeini, ma per il resto i politici si sono divertiti con i nostri sketch".

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