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sabato 28 marzo 2020

Principe Filippo morto? «È una bufala, ma la regina Elisabetta ancora non parla alla Nazione»


Principe Filippo morto? «È una bufala, ma la regina Elisabetta ancora non parla alla Nazione». Il coronavirus ha piegato molti Paesi e in Gran Bretagna, dopo le prime incertezze, si trovano a dover gestire il lockdown, l'aumento improvviso di contagi e due illustri casi positivi: il principe Carlo e il premier Boris Johnson. Il tanto atteso discorso alla Nazione da parte della sovrana tarderebbe ad arrivare per tutte queste complicazioni, ma a rendere ancora più difficile la situazione sono le voci sulla morte di Filippo di Edimburgo.


Su molti siti di informazione e sui tabloid britannici erano circolati l'indiscrezione e il sospetto che il principe consorte fosse morto e che la Famiglia Reale dovesse tacere per non creare il caos e per l'impossibilità di celebrare i funerali. Gli esperti smentiscono e parlano dell'ennesima bufala, ma l'uomo è prossimo a compiere 99 anni, ha avuto molti problemi di salute negli ultimi mesi e da Buckingham Palace non rompono il silenzio sulle sue condizioni. 

A sostegno dell'ipotesi sulla sua dipartita ci sarebbero le difficoltà nel rispettare le volontà di Filippo circa le sue esequie. Il duca di Edimburgo, infatti, aveva richiesto la presenza di famiglia, amici e e capi di Stato dei paesi del Commonwealth al proprio funerale, che si terrà nella cappella di San Giorgio, a Windsor Castle. Il principe Filippo aveva anche predisposto di essere sepolto nei giardini di Frogmore, nel parco del Castello di Windsor (dove riposano già i resti della Regina Vittoria e del Principe Alberto).

Una notizia ufficiale non c'è, ma l'ipotesi che si tratti di una bufala sembra essere quella prevalente. Elisabetta II non parlerebbe ai sudditi per evitare lo stress che ciò comporta. Non essendo giovanissima, deve osservare l'isolamento ed essere molto prudente. Suo figlio Carlo ha contratto il coronavirus e non l'unica testa coronata a figurare tra i positvi.

martedì 25 aprile 2017

Massimo Lopez dopo l'infarto: "Mi ha salvato una mano santa"

Sto meglio, sto facendo una convalescenza molto tranquilla, a metà maggio tornerò sul palco e venerdì sarò da Carlo Conti con Tullio Solenghi a “I migliori anni”. La mia vita è semplice in questo momento: orari, alimentazione, passeggiate e niente stress, questa è la mia cura». Così, sul numero di “Chi” in edicola mercoledì 26 aprile, Massimo Lopez parla un mese dopo l’infarto che lo ha colpito sul palco, mentre partecipava ad una rassegna jazz a Trani. Ricoverato d’urgenza ad Andria, è stato sottoposto ad un intervento di angioplastica. "In casa mia c’è una certa famigliarità con le patologie cardiache. Così, quando ho cominciato a sentirmi male sul palco, ad avere un dolore al torace, a sudare, ho capito perfettamente cosa stesse accadendo: ho chiesto scusa al pubblico e poi, dietro le quinte, ho chiesto un’ambulanza. Dopo dieci minuti ero già nelle mani dei medici, curato in un’eccellenza della cardiologia quale è l’ospedale Bonomo di Andria"
L’attore confessa: "Mentre ero in ambulanza pensavo alla mia famiglia e alle persone più vicine. Con molta tranquillità, mi sono detto: “Qui o va bene o va male, ma speriamo che non finisca male perché ci sarebbe tanto dolore". "Credo proprio che mi abbia salvato una mano santa perché quella sera avrei dovuto essere da un’altra parte, in un posto meno comodo per raggiungere l’ospedale". Ora la sua vita è cambiata: «All’inizio ero preoccupato e mi dicevo: “Devo cambiare qualcosa”. Poi subentra la saggezza e pensi: “Certe cose possono capitare”. È come un volo in aereo in cui ti stacchi da terra e vedi il mondo da un’altra prospettiva, ma quando atterri rivedi la vita di tutti i giorni. Ora, però, devo ricordarmi di mantenere un punto di vista distaccato, di pensare a me e, soprattutto, alle cose fondamentali, quelle che appartengono alla sfera del cuore. È come se avessi tradito il cuore e l’anima con la vita che faccio e tornare a questi valori significa apprezzare certe cose e relativizzare tutto il resto: la carriera, il lavoro, i rapporti buoni con le persone, il successo che è importante, ma non è la cosa più importante della vita». «C’è qualcuno nel mio cuore, ed è importante che ci sia. Ma il mio cuore è spazioso, visto che ora contiene anche un pezzo di Puglia, vale a dire lo stent che mi è stato impiantato». Quando Lopez è stato male stava imitando alcuni politici. «Ero arrivato a Berlusconi ma non è stata una censura (ride, ndr). In carriera io, Anna e Tullio (il Trio, ndr) siamo stati ripresi sono una volta quando imitammo l’ayatollah Khomeini, ma per il resto i politici si sono divertiti con i nostri sketch".

domenica 2 ottobre 2016

"Morto Brad Pitt, è suicidio", ma l'attore sta benissimo. La bufala con tanto di virus

«R.I.P. Brad Pitt» (Brad Pitt, riposa in pace): questo titolo circolato per alcune ore su Facebook, con una finta testatina di Fox News e un articolo che asseriva che l'attore americano si fosse suicidato dopo il divorzio da Angelina Jolie, era un falso, e pure pericoloso: secondo un messaggio di avvertimento diramato da Facebook e ripreso da alcuni media, conteneva un virus capace di mandare in tilt smartphone e tablet. Il titolo recitava «Fox Breaking News: Brad Pitt trovato morto (è suicidio)».  Cliccando sul link, scrivono i media, l'utente veniva ridiretto su quello che sembrava il sito della Fox, da cui si potevano leggere le prime righe, che recitavano: Pitt «era sotto forte stress perché la coppia stava attraversando il divorzio e perché aveva una lunga storia di depressione, secondo delle fonti». Ma più ci si addentrava nell'articolo, e più il malware rischiava di prendere il sopravvento. «Brad Pitt è vivo e sta bene», esordisce ora l'avvertimento di Facebook.

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