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giovedì 23 aprile 2020

Coronavirus, Federica Sciarelli a Chi l'ha Visto: «Persone abbandonate con la febbre, ma ai calciatori della Juventus hanno fatto il tampone»

A Chi l'ha Visto le storie di persone "abbandonate" in casa con i sintomi del coronavirus e senza il tampone. Le vicende hanno in comune una gestione confusa dell'emergenza. Federica Sciarelli ricorda, tuttavia, che a fronte di tanti che non hanno potuto fare il test ci sono persone ricche e famose che hanno avuto facilmente il risultato. A domanda diretta su un medico di base morto senza tampone, Angelo Borreli ha spiegato che sono sempre state osservate le regole dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.


«L'Oms non ha detto di fare il tampone a tutti i giocatori della Juventus, mentre ci sono persone abbandonate a casa con la febbre», spiega in diretta la conduttrice.
«Sono stata abbandonata con due anziani malati», racconta una donna che ha perso la madre e continua ad assistere il padre affetto da polmonite. «Ci hanno detto 'se state meglio chiamate che vi togliamo la quarantena, non vogliamo tenere le persone ai domiciliari'. Parlo non perché voglio apparire, ma perché con la fase due non si dimentichino queste morti».

Un'altra spiega che alla madre non hanno fatto il test né da viva né da morta. Il suo era un caso di "Covid sospetto". La donna si è messa in autoquarantena per il suo senso di responsabilità, ma non ha indicazioni in merito. E da tantissime famiglie sparse per l'Italia arrivano altri appelli. «Ti dai da fare, ma nessuno ti dà retta», sono le parole di un'altra donna.

giovedì 2 aprile 2020

Chi l'ha Visto, Federica Sciarelli: «C'era già l'emergenza coronavirus quando parlavamo delle canzoni di Sanremo»

Chi l'ha Visto, Federica Sciarelli: «C'era già l'emergenza coronavirus quando parlavamo delle canzoni di Sanremo». La conduttrice mostra le delibere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale un mese prima che scoppiasse il famoso caso di Codogno. Atti, dove si proclamava l'emergenza già a fine gennaio e si fornivano indicazioni ai presidi sanitari davanti a possibili contagi. Eppure, si sottolinea, che le delibere sono passate inosservate nei giorni in cui si discuteva di canzoni e del Festival di Sanremo.


In una scheda si precisa che l'ospedale deve comunicare entro 24 ore all'Istituto Superiore di Sanità la presenza di pazienti positivi. Come è possibile allora che l'ospedale di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, non abbia attivato provvedimenti così chiari subito dopo il tampone e il ricovero del primo malato?

La struttura non ha informato nessuno, ha chiuso per poche ore e ha riaperto senza sanificazione. Si sono fatti entrare e uscire pazienti con i loro famigliari.
Le scelte dell'ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo hanno avuto drammatiche conseguenze. Il paziente risultato positivo si era presentato al pronto soccorso con difficoltà respiratorie il 15 febbraio, una settimana prima dell'arrivo del paziente 1 Mattia. Il tampone era positivo il 22 febbraio.

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