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giovedì 2 aprile 2020

Chi l'ha Visto, Federica Sciarelli: «C'era già l'emergenza coronavirus quando parlavamo delle canzoni di Sanremo»

Chi l'ha Visto, Federica Sciarelli: «C'era già l'emergenza coronavirus quando parlavamo delle canzoni di Sanremo». La conduttrice mostra le delibere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale un mese prima che scoppiasse il famoso caso di Codogno. Atti, dove si proclamava l'emergenza già a fine gennaio e si fornivano indicazioni ai presidi sanitari davanti a possibili contagi. Eppure, si sottolinea, che le delibere sono passate inosservate nei giorni in cui si discuteva di canzoni e del Festival di Sanremo.


In una scheda si precisa che l'ospedale deve comunicare entro 24 ore all'Istituto Superiore di Sanità la presenza di pazienti positivi. Come è possibile allora che l'ospedale di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, non abbia attivato provvedimenti così chiari subito dopo il tampone e il ricovero del primo malato?

La struttura non ha informato nessuno, ha chiuso per poche ore e ha riaperto senza sanificazione. Si sono fatti entrare e uscire pazienti con i loro famigliari.
Le scelte dell'ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo hanno avuto drammatiche conseguenze. Il paziente risultato positivo si era presentato al pronto soccorso con difficoltà respiratorie il 15 febbraio, una settimana prima dell'arrivo del paziente 1 Mattia. Il tampone era positivo il 22 febbraio.

venerdì 27 marzo 2020

Chi l'ha Visto, il coronavirus e i Giochi militari di Wuhan: «A fine ottobre in città c'era tutto il mondo»

Coronavirus, a Chi l'ha Visto? le immagini dei Giochi militari di Wuhan: «A fine ottobre in città c'era tutto il mondo». «Fanno impressione», commenta Federica Sciarelli in collegamento con la corrispondente Rai dalla Cina Giovanna Botteri. Le immagini mandate in onda sono quelle delle "Olimpiadi" militari che si sono svolte a fine ottobre a Wuhan, la città da cui è partita l'epidemia da Covid-19.


Immagini normalissime per gli eventi sportivi, ma terribili con il senno del poi. Atleti di ogni disciplina che si scontrano e si abbracciano a fine match, folle di spettatori negli stadi e alloggi vicinissimi al famoso mercato da dove tutto avrebbe avuto inizio.

In questi giochi mondiali militari c'erano persone di tutte le nazionalità, anche italiani. Il resto è noto: oggi siamo davanti a una pandemia e tutti i Paesi gradualmente stanno adottando il lockdown bloccando attività e isolando persone per arrestare il contagio. «Il "paziente uno" in Cina è datato 19 novembre», precisa la giornalista Giovanna Botteri. Nessuna connessione scientifica assodata, ma l'arco di tempo che intercorre dai giochi al primo caso accertato potrebbe insinuare il dubbio. 

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