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lunedì 5 luglio 2021

Euro 2020, avviata raccolta fondi per bambina tedesca derisa dai tifosi inglesi: per lei quasi 40mila euro, ma lei è sparita

Le immagini scattate a Euro 2020 della bambina tedesca affranta per la sconfitta della Germania hanno fatto il giro del mondo. I tifosi inglesi, entusiasti per l'approdo in semifinale della loro nazionale l'hanno derisa sui social ed è per questo che qualcuno ha pensato di avviare una raccolta fondi per lei su Justgiving. La donazione ha quasi raggiunto i 40mila euro, ma la bambina è sparita e non sono riusciti a rintracciarla. 

Ad avere l'idea è stato un tifoso inglese, Joel Hughes, che non ha gradito l'atteggiamento dei suoi connazionali. La bambina era stata ripresa dalle telecamere dello stadio mentre piangeva per la sconfitta della Germania e i sostenitori dei Leoni l'hanno insultata. «Piangi, piccola nazista», uno dei commenti rimbalzati sui social. E ancora:  «Mai nella mia vita sono stato più orgoglioso di essere inglese come quando ho sentito un pub pieno di gente scoppiare in applausi dopo aver visto una ragazzina tedesca di 10 anni piangere tra la folla».

Per «dimostrarle che non siamo tutti orribili», il tifoso inglese ha lanciato il crowdfunding con un obiettivo iniziale di 580 euro, ampiamente superato. «Ho seguito il match, decisamente un buon match. Ma dopo aver visto il vile abuso delle immagini di quella bambina ne ho avuto abbastanza - ha spiegato Hughes alla Bbc - Non sto cercando di cambiare il mondo, ma se riuscissi a far spuntare un sorriso sul volto di quella ragazzina o a far capire ai suoi genitori che c’è del buono anche da noi, sarei comunque contento». Anche l'ex calciatore Stan Collymore ha pubblicato un tweet di condanna in cui ha mostrato alcune delle offese rivolte alla giovane. 

domenica 24 novembre 2013

Milan, la rabbia dei tifosi. Kakà parla con gli ultrà. La Champions decide il futuro di Allegri


Esplode la contestazione dei tifosi del Milan che dopo il pareggio col Genoa hanno perso la pazienza definitivamente. Prima, durante e alla fine della partita pareggiata 1-1 col Genoa fischi e striscioni. Poi al triplice fischio la protesta si è spostata fuori dallo stadio. Con circa 400 ultras ad aspettare l'uscita della squadra. Fortunatamente dopo il colloquio con Kakà il clima si è rasserenato, ma la contestazione forse ancora più pesante pare solo rimandata, mentre il Milan sempre più in crisi è atteso martedì dalla trasferta in Champions. 
 
 KAKA E ULTRÀ
“Ci vediamo alla prossima partita in casa...”. Così si è concluso il colloquio tra Kakà e Abbiati e i circa 400 ultrà che li aspettavano. I tifosi si sono riversati fuori dallo stadio intonando cori insultanti: “Vergogna”, “Siete una squadra di m....”, “ci avete rotto i c...”. Gli ultrà della Curva Sud hanno chiesto un confronto con i giocatori. Kakà è stato l’unico applaudito al grido di “Sei l’unico a salvarsi in questa m...”. Anche balotelli voleva uscire ma la polizia lo ha sconsigliando. Al momento Kakà sembra l'unico ad essere rispettato dai tifosi. 

LE MINACCE “Rossi come il fuoco, neri come l’incazzatura: se non sputate sangue iniziate ad aver paura”. Ecco lo striscione con il quale San Siro aveva accolto i giocatori prima del fischio d’inizio. 
 
ALLEGRI RESTA È un anno che le cose vanno storte ma credo che si possa ancora rimediare - ha spiegato Galliani a Milan Channel -. Se andrà male l'anno venturo si ripartirà da 0-0. L'Inter è reduce dal nono posto ma i tifosi vanno allo stadio, hanno più abbonati di noi«. »Abbiamo subito un tiro in porta, un rigore. La chiave è stata il rigore sbagliato da Balotelli: se avesse e segnato avremmo vinto la partita - è stata l'analisi di Galliani - Non è che hanno capito come tira Balotelli, è che calcia i rigori peggio di prima«. Alla fine Allegri ostenta tranquillità. "Ho parlato con il presidente ed era soddisfatto per la prestazione. Questa volta non era semplice giocare e nonostante questo lo abbiamo fatto con grande coraggio, anche in 11 contro 11 - ha notato -. C'è grande amarezza per la vittoria che manca da più di un mese, ma non dobbiamo abbatterci, dobbiamo riflettere sugli errori e migliorare, anche se sul piano del gioco la squadra ha fatto meglio"

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