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mercoledì 6 maggio 2020

Cataldo Franco, ai domiciliari il carcerierie di Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido a 13 anni. Scarcerato per rischio Covid-19

Cataldo Franco ha ottenuto il trasferimento agli arresti domiciliari per il rischio di contrarre il Covid-19. L'uomo, stava scontando una condanna all'ergastolo. Per circa due mesi fu il carceriere del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino, che venne rapito il 23 novembre 1993 - quando non aveva ancora compiuto 13 anni - per intimidire il padre del bambino che aveva deciso di collaborare con la giustizia. Fu tenuto sotto sequestro per 779 giorni, ucciso e sciolto nell'acido per indurre il padre a ritrattare per volontà di Giovanni Brusca.


Cataldo Franco, anziano (ha 85 anni) e malato, è tornato nella sua casa di Geraci Siculo, a Palermo, trasferito ai domiciliari per il pericolo di poter contrarre il coronavirus. È uscito dal carcere di Opera lo scorso 28 aprile. C'è anche il suo nome nell'elenco dei 370 detenuti finiti agli arresti domiciliari per "motivi di salute". 

Tenne segregato il piccolo Giuseppe Di Matteo dalla fine dell’estate all’inizio di ottobre del 1994. Il bambino fu successivamente trasferito per la richiesta di Cataldo Franco di liberare il capannone dove era rinchiuso perché l'inizio della stagione della raccolta delle olive. Fu poi arrestato e condannato all’ergastolo.

lunedì 23 marzo 2020

Coronavirus, ricercatori cinesi: «Più a rischio col sangue gruppo A»

Alcuni gruppi sanguigni, in particolare il gruppo A, potrebbero essere leggermente più vulnerabili a Covid-19. È quanto emerge da uno studio dei ricercatori cinesi della Southern University of Science and Technology di Shenzhen.


Secondo quanto riporta l'AdnKronos, i ricercatori sono arrivati a questa conclusione dopo aver analizzato campioni di sangue di 2173 pazienti con Covid-19 in tre ospedali nelle città cinesi di Shenzhen e di Wuhan, primo epicentro dell'epidemia.

Poi hanno confrontato queste informazioni con i dati di 3694 persone sane a Wuhan e 23.386 a Shenzhen. Analizzando tutti i risultati, gli scienziati hanno concluso che «il gruppo sanguigno A presenta un rischio significativamente più elevato di Covid-19» rispetto ai gruppi non A. I soggetti di gruppo 0 hanno invece «un rischio significativamente più basso per la malattia infettiva». Secondo lo studio, quindi, medici e infermieri con gruppo sanguigno A «potrebbero aver bisogno di protezioni rinforzate».

venerdì 13 marzo 2020

Mara Venier in ansia per il marito Nicola: «È a rischio, non dormo da giorni...»

Coronavirus, Mara Venier in ansia per il marito Nicola: «È un soggetto a rischio, non dormo da giorni...». La conduttrice di Domenica In si è raccontata a cuore aperto in un'intervista per il settimanale Oggi (in edicola) e ha parlato dei suoi timori per la situazione che stiamo vivendo.


Come riporta il sito Gossip e Tv, ecco le parole di Mara Venier: «Sono giorni che dormo male, mi sento vulnerabile. Cerco di reagire, di pensare positivo, ma sto vivendo una grande angoscia. Siamo di fronte a una malattia per cui non c’è vaccino, non c’è ancora una cura certa, è una situazione pesantissima. Sono preoccupata per tutti gli italiani e per la mia famiglia. Mio marito Nicola non è più un ragazzino, in passato ha avuto problemi polmonari, è un soggetto a rischio. Qualche giorno fa è tornato da Santo Domingo e da allora si è chiuso in casa, non voglio che si muova».

Mara Venier, invece, continua a lavorare per la sua Domenica In. «Mi metto la mascherina, mi lavo le mani duecento volte al giorno, rispetto le distanze. Ieri sono entrata a fare la spesa al mio solito supermercato. Quando ho visto che c’era troppa gente sono andata da un’altra parte. Alla sera torno a casa e sto tranquilla, questo non è tempo di cene e ritrovi».

domenica 27 novembre 2016

Referendum, Renzi: "Se vince il no rischio governo tecnico"

«Il rischio di un governo tecnico c'è ma non dipende da me, sta a voi scongiurarlo con il sì». Così il premier Matteo Renzi a Torino per un'iniziativa pubblica a sostegno del si al referendum del 4 dicembre.
Renzi ha poi continuato a parlare del voto a Domenica Live: «Sai quante persone a cui sto antipatico voteranno Sì perché dicono che Renzi è meno importante della riforma costituzionale? Non è importante il partito ma finalmente rendere il sistema all'altezza delle sfide», ha spiegato.   Dopo una campagna referendaria dai toni così accesi, si potrà ricucire? «Sì, ma certo. Dobbiamo smettere di parlare male degli altri. Mi accusavano di essere filo berlusconiano perché non attaccavo Berlusconi - ha aggiunto Renzi - Grillo ha detto che siamo 'serial killer', una 'scrofa ferità. Ma il 5 dicembre l'Italia tutta insieme dovrà andare avanti. Secondo me è meglio se potrà andare avanti più veloce. Ma se resta così comunque si deve andare avanti insieme».

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