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giovedì 25 giugno 2020

Vittorio Sgarbi insulta alla Camera dei deputati Mara Carfagna e Giusi Bartolozzi: portato via di peso dall'Aula

Momenti davvero concitati alla Camera dei Deputati, durante la discussione sul caos Procure e sul dl Giustizia: Vittorio Sgarbi ha iniziato a insultare ripetutamente la deputata di Forza Italia, Giusi Bartolozzi, e la presidente di turno, Mara Carfagna. Alla fine, Sgarbi è stato espulso dall'Aula ma, rifiutandosi di uscire, è stato portato via di peso.


Vittorio Sgarbi, intervenendo in Aula, aveva chiesto l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulle Procure, ma la situazione è presto degenerata in polemica con altri deputati poco prima del voto sul decreto legge relativo a intercettazioni, scarcerazioni e app Immuni. Nel corso del dibattito, Vittorio Sgarbi se l'è presa con la deputata forzista Giusi Bartolozzi e Mara Carfagna, apostrofate con una lunga serie di insulti: «Vaffanculo, stronza, troia».

A quel punto, Mara Carfagna ha replicato così: «Le sue parole contro di me e contro la collega Bartolozzi sono inaccettabili». La deputata di Forza Italia, già ministra delle Pari Opportunità, ha ordinato l'espulsione di Vittorio Sgarbi dall'aula, ma il deputato e critico d'arte non ha voluto abbandonare l'Emiciclo, sedendosi tra gli scranni di Fratelli d'Italia prima e della Lega poi. Per questo motivo, quattro commessi lo hanno sollevato di peso, due per le gambe e due per le braccia, e lo hanno portato fuori.

venerdì 5 giugno 2020

Rissa violenta sul treno Roma-Lecce: «Ti devi mettere la mascherina». Il video fa il giro dei social

Sta facendo il giro dei social e delle chat nelle ultime ore un video, girato da un passeggero del Frecciarossa Roma-Lecce, di una rissa tra una donna e un giovane uomo a bordo del treno. Un esempio di come, in barba all'«andrà tutto bene» che a molti piaceva ripetere durante il lockdown, la pandemia non ha migliorato esattamente tutti gli italiani. La lite avviene tra una donna campana con la mascherina e un ragazzo pugliese seduto dalla parte opposta del finestrino, che la mascherina invece non la indossa.


Dall'inizio del video, che come sottolinea Open risale al 1 giugno (prima della riapertura delle regioni dunque) si intuisce che il motivo scatenante della discussione non è tanto la mascherina tenuta attaccata al polso dal giovane, ma un'abitudine fastidiosa a bordo dei treni anche pre-Covid: parlare al telefono ad alta voce. “Ti devi mettere la mascherina”, gli intima lei. “Sto parlando al telefono”, risponde lui. “Non me ne frega un c… che stai parlando al telefono, ci sono delle regole, ti devi mettere la mascherina. Mettiti la mascherina, mettiti la mascherina, mi hai rotto i c…”. Lui tenta di ribattere, ma la mascherina proprio non la mette. “Va indossata, altrimenti te ne vai aff… in macchina”, insiste lei.

Il giovane, noncurante né dell’obbligo di indossarla, né dell’opportunità di farlo data la vicinanza con altri passeggeri, insiste: “Senti, tu sei una donna…”. Frase che peggiora la situazione, perché la signora si alza in piedi e perde la pazienza: “Non sono una donna, io ti faccio andare in ospedale, ti ammazzo, ti impalo nella Salerno-Reggio Calabria”. A quel punto i due arrivano a contatto, lei si avvicina pericolosamente e finisce anche per toglierla lei la mascherina, lui allunga la mano per allontanarla, lei lo accusa di averle “messo le mani addosso”.

Dopo quasi due minuti di lite, la signora continua a insistere: "Ti devi mettere la mascherina, punto e basta". Ma il giovane non sembra reagire a quella richiesta, che continua a non rispettare, nel sostanziale silenzio degli altri passeggeri, che invece si godono la scena o, come chi impugna il cellulare, la filmano. C'è da chiedersi se non sarebbe stato più semplice se oltre alla signora anche gli altri vicini di sedile gli avessero chiesto con gentilezza di indossare la mascherina (che come ricordiamo, a bordo dei treni è obbligatoria): ma in questa fase 2 poi diventata fase 3, il buon senso e la prudenza hanno lasciato spazio alla maleducazione.

giovedì 30 aprile 2020

Pupo, lite in macelleria per la sua mascherina. «È messa male, non può andare in giro». Lui s'infuria: «Vaff***»

Pupo, lite in macelleria per la sua mascherina. «È messa male, non può andare in giro». Lui s'infuria. Ai microfoni del programma radiofonico Radio Radio Lo Sport, Enzo Ghinazzi - in arte Pupo - ha raccontato di una discussione avvenuta in una macelleria. Motivo del contendere, la sua mascherina anti coronavirus.


Come riporta il sito Il Sussidiario, ecco le parole di Pupo: «L’altro giorno in macelleria mi hanno fermato dicendomi ‘Guardi lei signor Pupo ha la mascherine messa male, così non può andare in giro’. Io la stavo mandando a fare in c*** ma poi mi sono fermato e ho risposto ‘Guardi, forse ha ragione ma mi hanno dato questa mascherina. Poi magari la cambio a casa’. Ma si può? Tutti sceriffi e inquisitori». Il cantante ha rivelato di soffrire molto la mancanza di libertà: «Faccio fatica ad accettarlo perché sono abituato ad andare sempre in giro».

Secondo il cantante, anche dopo la fine dell'emergenza sarà difficile tornare alla normalità. «Dovranno farci lo stesso lavaggio del cervello che ci stanno facendo dicendoci ‘Lavate le mani, state a distanza, non baciatevi, non abbracciatevi, mettete le mascherine e i guanti’. Lo stesso lavaggio del cervello dovranno farlo dicendo abbracciatevi di nuovo, baciatevi, stringetevi la mano. La gente difficilmente tornerà in tempi brevi a fare le cose che faceva prima».

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