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venerdì 12 giugno 2020

Alessandra Mussolini e il pacco Leroy Merlin: «Pupazzo a testa in giù con scritta "fascista di m...", chiesto il risarcimento»

Brutta sorpresa per Alessandra Mussolini nel suo pacco Leroy Merlin. L'ex parlamentare ha ricevuto insulti e minacce su un foglio che recava la scritta "fascista di mer**" e il disegno di un pupazzo a testa in giù. La nipote di Benito Mussolini era andata al centro commerciale Porta di Roma per acquistare alcuni mobili per il suo giardino e aveva chiesto la consegna a casa. Quando ha aperto il pacco ha avuto la sorpresa. È successo il 5 giugno.


Il legale della Mussolini ha raccontato l'episodio a Repubblica spiegando di aver presentato una richiesta di risarcimento a Leroy Merlin per quanto accaduto. «All'interno di una delle scatole - spiega l'avvocato - La mia assistita ha trovato un foglio con la scritta ‘fascista di m…' e un disegno con un pupazzo a testa in giù, un chiaro richiamo ai fatti di piazzale Loreto'».

«Subito dopo - continua - Mussolini è andata a sporgere denuncia ai carabinieri di piazza Bologna e sta procedendo per chiedere un risarcimento a Leroy Merlin per quanto accaduto». Contattata da la Repubblica, l'azienda ha fatto sapere che è dispiaciuta per quanto accaduto: «Condanniamo e ci dissociamo da questo increscioso episodio. Abbiamo già avviato un'indagine interna per ricostruire l’accaduto, individuare gli eventuali responsabili (siano interni o nostri partner) e nel caso applicare provvedimenti disciplinari in merito».

venerdì 24 aprile 2020

Palermo, Angela Maria Corona uccisa da due sicari assoldati dalla nipote

E' a una svolta l'inchiesta sull'omicidio di Angela Maria Corona, la donna di 47 anni trovata senza vita in un sacco dell'immondizia nel palermitano. I Carabinieri hanno arrestato all'alba di oggi la nipote e due uomini che, secondo la Procura di Termini Imerese, sarebbero stati assoldati dalla donna "come sicari". Sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere.


"L'attenta attività di indagine - spiega il Procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio - condotta con encomiabile decisione dai militari della Compagnia Carabinieri di Bagheria, ha consentito in tempi rapidi di formare una solida piattaforma probatoria sulla base della quale il gip del Tribunale di Termini Imerese ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre indagati".

Secondo la ricostruzione dei magistrati la nipote della vittima "avrebbe assoldato due sicari - dice il Procuratore - affinché , dietro corresponsione di un prezzo, l'aiutassero a uccidere la donna e occultarne il cadavere". Il corpo di Maria Angela Corona, 47 anni, dilaniato da alcuni animali selvatici, forse cinghiali, era stato trovato dai carabinieri tra le sterpaglie lungo la strada provinciale 16 che collega Bagheria a Casteldaccia. Inizialmente era sembrato un vero rompicapo per i militari coordinati dal sostituto Daniele Di Maggio e dal procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio.

La donna, che era addetta alle pulizie in uno studio professionale, era scomparsa qualche giorno prima da casa a Bagheria. Erano in corso le ricerche quando è stato scoperto il cadavere. A presentare la denuncia di scomparsa era stato il compagno della donna. Sembra che all'origine dell'omicidio ci sia stata una lite in ambito familiare sfociata nel sangue. Oggi gli arresti.

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