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domenica 21 giugno 2020

Bambino autistico sparito da casa, ritrovato nel bosco: i suoi due cani lo hanno seguito e protetto

Prima lo spavento più grande della loro vita, poi la notizia più bella e il massimo sollievo. Hanno passato delle lunghe e terribili ore, i genitori di un bambino di tre anni, affetto da autismo e incapacità di comunicare, che era sparito nel nulla. Il piccolo Marshal Butler, di Ponce de Leon (Florida), è stato ritrovato sano e salvo in un bosco: insieme a lui, a proteggerlo, c'erano infatti i suoi due cani.


I fatti risalgono all'inizio di giugno ma sono stati resi noti dalla polizia e dai familiari solo nei giorni scorsi. Era il 3 giugno quando il bambino, che si trovava in casa, era sparito nel nulla. I genitori, temendo il peggio, avevano subito allertato la polizia ed erano iniziate le ricerche da parte degli agenti e da alcuni vicini di casa della famiglia Butler. A trovare il piccolo Marshal, dopo qualche ora, era stata proprio una donna che vive nello stesso quartiere: lo riporta il New York Post.

Il bambino era stato trovato in un bosco distante quasi due chilometri da casa, in compagnia dei cani di famiglia, Nala e Buckwheat, che lo avevano seguito e protetto nella vegetazione. Lieto fine per la famiglia del bambino, trovato sporco di fango ma in perfetta salute e senza neanche un graffio, anche grazie alla fedeltà dei suoi fratelli a quattro zampe.

mercoledì 6 maggio 2020

Papa Francesco, la battuta infelice al telefono col ragazzo autistico: «Ci rivedremo all'inferno»

Una battuta insolita e forse un po' infelice per Papa Francesco. Il Pontefice, dopo aver chiamato al telefono un ragazzo autistico che gli aveva scritto una lettera, si è congedato infatti così: «Forse ci rivedremo all'inferno». Ecco cosa è successo.


Andrea, affetto da autismo, vive a Caravaggio (Bergamo) insieme alla mamma, al papà e al fratello maggiore. La sua è una famiglia molto religiosa e questo ragazzo non perde mai la messa in streaming di Papa Francesco da Santa Marta. Andrea aveva scritto a Papa Francesco, raccontando le difficoltà della vita al tempo del coronavirus, che influiscono anche sulla messa. Il Pontefice, come scrive anche franca Giansoldati sul Messaggero, ha quindi deciso di inviargli una papalina e ha chiamato la sua famiglia per parlare con lui, invitando tutti in Vaticano a fine emergenza.

«È vero, in questi tempi difficili non è possibile scambiarsi un segno di pace dandosi la mano, ma chi assiste alla messa lo fa con un cenno del capo» - ha rivelato Papa Francesco ad Andrea - «Vi benedico tutti, voi pregate per me». La mamma di Andrea, a quel punto, replica così al Papa: «Grazie Santità, noi preghiamo per lei ma lei non ne ha bisogno, è già un santo». E il Pontefice risponde subito: «Ma Dio mio, forse ci rivedremo all'inferno». Una battuta spiazzante e poco chiara, che potrebbe presto far discutere.

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