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martedì 10 marzo 2020

Coronavirus, l'appello di Alessia l'infermiera con i segni della maschera: «Sono stanca ma faccio la mia parte, voi fate la vostra»

Coronavirus, l'appello di Alessia l'infermiera con i segni della maschera: «Sono stanca ma faccio la mia parte, voi la vostra». Il viso stanco e segnato dalle ore e dalla fatica, un grande messaggio e un esempio di dedizione, lei è Alessia un'infermiera che con questa foto rappresenta i veri eroi dei nostri giorni.


«Sono un'infermiera e in questo momento mi trovo ad affrontare questa emergenza sanitaria. Ho paura anche io, ma non di andare a fare la spesa, ho paura di andare a lavoro. Ho paura perché la mascherina potrebbe non aderire bene al viso, o potrei essermi toccata accidentalmente con i guanti sporchi, o magari le lenti non mi coprono nel tutto gli occhi e qualcosa potrebbe essere passato». Alessia Bonari è un'infermiera, non è famosa ma lo sta diventando con il suo esempio. Sul suo account Instagram ha postato una foto in camice, probabilmente scattata in quei rari momenti di pausa durante il suo turno di lavoro, mostrando tutta la fatica che il personale sanitario sta affrontando per combattere l'emergenza Coronavirus. Il volto è segnato dalla stanchezza ma ha anche dei piccoli lividi a causa della maschera, il suo post sta facendo il giro del web ed è un esempio per tutti noi : «Sono stanca fisicamente perché i dispositivi di protezione fanno male, il camice fa sudare e una volta vestita non posso più andare in bagno o bere per sei ore. Sono stanca psicologicamente, e come me lo sono tutti i miei colleghi che da settimane si trovano nella mia stessa condizione, ma questo non ci impedirà di svolgere il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto. Continuerò a curare e prendermi cura dei miei pazienti, perché sono fiera e innamorata del mio lavoro».

Il suo post ha superano i 100 mila like, lei ke non è un'inflencer di professione ma che ha un messaggio importante da dare : «Quello che chiedo a chiunque stia leggendo questo post è di non vanificare lo sforzo che stiamo facendo, di essere altruisti, di stare in casa e così proteggere chi è più fragile. Noi giovani non siamo immuni al coronavirus, anche noi ci possiamo ammalare, o peggio ancora possiamo far ammalare. Non mi posso permettere il lusso di tornarmene a casa mia in quarantena, devo andare a lavoro e fare la mia parte. Voi fate la vostra, ve lo chiedo per favore».

martedì 7 febbraio 2017

Britney Spears, il post per la nipotina in fin di vita: "Pregate per lei, ne ha bisogno"



Ore di profonda angoscia per Britney Spears: la sua nipotina di appena otto anni è in fin di vita dopo essere rimasta coinvolta in un incidente stradale e le sue condizioni appaiono critiche.  La piccola Maddie, figlia della sorella della cantante, Jamie Lynn, ha rischiato di morire annegata dopo essere caduta nelle acque di un lago, proprio davanti agli occhi della mamma e del patrigno. Lo riporta il Mirror. Ora Britney, su Facebook, lancia un appello ai fan: «C'è bisogno di tutti i vostri auguri e preghiere per la mia nipotina».

sabato 23 novembre 2013

"Soffre di depressione, il carcere non è il suo posto": l'appello della mamma di Fabrizio Corona



La preoccupazione di una mamma per il proprio figlio ."Fabrizio sta veramente male. Soffre di una forma di depressione già diagnosticata prima dell'esperienza carceraria e confermata anche adesso da alcuni specialisti". Queste le parole di Gabriella, madre di Fabrizio Corona, parlando dello stato di salute di suo figlio, detenuto da mesi nel carcere di Opera. Nell'intervista, esclusiva, rilasciata a 'Verissimo' e in onda domani, 23 novembre, Gabriella racconta: "Fabrizio continua a sorprendermi. A volte lo vedo smarrito, ma subito dopo, riesce a tirare fuori una grande forza interiore. Di natura è un vincente, cerca di reagire. Ora ha scritto un libro di grande valore, che sarà pubblicato in gennaio. Nel libro, scritto sotto forma di lettere alle persone care, Fabrizio cerca di fare autoanalisi e racconta di come vorrebbe reinventarsi una volta uscito di prigione".  "IL CARCERE NON È IL SUO POSTO" Qualche giorno fa Fabrizio Corona ha scritto una lettera alla redazione di 'Verissimo', in cui racconta il suo stato d'animo e le sue preoccupazioni. A Silvia Toffanin che le chiede di commentare quello che Fabrizio ha scritto, Gabriella risponde: "Il carcere non è il posto adatto dove uno come Fabrizio possa espiare le sue colpe. E' una persona che ha commesso dei reati a causa di questa patologia di cui soffre e che non è stata curata adeguatamente, anche per un suo rifiuto. Dovrebbe scontare la sua pena in modo alternativo al carcere, perché il carcere non lo può salvare".  DIRITTI E sullo stato delle carceri italiane, dichiara: "Un paese democratico come l'Italia dovrebbe assolutamente provvedere affinché ci sia decoro nelle carceri. I diritti dell'uomo non possono mai essere violati, anche se si sono commessi reati gravi. In carcere i detenuti, come Fabrizio, non hanno la possibilità di recuperare, perché non ci sono i mezzi. Vivono in condizioni precarie e in uno stato di grave sovraffollamento, tema sul quale si è espresso anche il presidente della Repubblica.  L'INCONTRO COL FIGLIO Infine, Gabriella racconta dell'incontro avvenuto tra Fabrizio Corona e suo figlio Carlos, che per la prima volta è potuto andare a trovare suo padre: "E' stato un incontro bellissimo, Carlos saltava dalla gioia. Padre e figlio si sono manifestati a vicenda il loro infinito affetto. All'incontro era presente anche Nina Moric e Fabrizio è stato molto affettuoso anche con lei".

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