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martedì 23 agosto 2016

“C’è una bimba abbandonata in auto”, poliziotto rompe il finestrino e fa una scoperta incredibile



Dopo aver ricevuto l’allarme telefonico di un cittadino, un agente di polizia si è subito recato nel parcheggio all’aperto di un centro commerciale per salvare la vita di una bimba rimasta chiusa dentro un’auto, sotto il sole rovente. Jason Short, questo il nome del poliziotto, che vive e lavora nella cittadina di Keene, nel New Hampshire, aveva raggiunto così la vettura ed aveva notato la bambina avvolta in una coperta con una bottiglietta d’acqua accanto.Dopo aver rotto il vetro del finestrino, l’agente ha notato come la piccola fosse priva di conoscenza e per questo ha tentato di rianimarla. L’agente Short è un esperto di rianimazione, e nel tentativo di salvare la bimba ha subito notato che c’era qualcosa che non andava: «Ho messo il dito nella sua bocca e faceva completamente resistenza. Mi è venuto subito da pensare che fosse una bambola». Il poliziotto aveva visto giusto: si trattava di una bambola estremamente realistica, una cosiddetta ‘life-like doll’, ovvero di riproduzioni molto fedeli di bambini. Il loro prezzo può variare da poche decine di dollari fino ad alcune migliaia. La sua proprietaria è Carolynne Seiffert, una donna che utilizza quella bambola dal 2005, quando suo figlio morì per un male incurabile. Carolynne ha spiegato a Fox8.com: «Ho riso all’inizio, ma ero molto imbarazzata. Mi rendo conto che non tutti possano capire i vari modi in cui una persona può reagire alla perdita di un affetto familiare».  La polizia si è offerta di pagare alla donna le spese per la riparazione del vetro. Il capo della polizia, insieme all’agente Short, ha affermato: «Ogni volta che ci sarà un allarme del genere, non penseremo mai che si possa trattare di una bambola. Finché non ne abbiamo la certezza, interverremo tempestivamente con l’intento di salvare una vita umana».

sabato 23 novembre 2013

Perugia, usa i lacci delle scarpe per impiccarsi: salvato dai pompieri


I vigili del fuoco salvano un uomo dal tentativo di suicidio.
E' successo sabato pomeriggio in un palazzo alle porte di Perugia. A dare l'allarme è stata la moglie: «Correte, mio marito si è chiuso in bagno. Vuole amazzarsi». I pompieri sono arrivati al settimo piano del palazzo, hanno aperto la porta del bagno e sono riusciti a salvare il trentaduenne di origine romena. L'uomo aveva cercato di impiccarsi con i lacci delle scarpe al braccio della doccia. Sul posto anche il 118 e la polizia.

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